Essere videogiocatori vuol dire essere un po’ una grande famiglia. Vuol dire condividere i propri successi, confrontarsi e aiutarsi, spesso anche al di fuori dello schermo della propria console. Scrivere articoli spesso vuol dire invece guardare con occhio critico e obbiettivo le situazioni, ma in casi come questi, non riesco a negarlo, è incredibilmente difficile.
Bianca non c’è più. Una ragazza con la nostra stessa passione, quella per i videogiochi, se n’è andata troppo presto, a causa di una malattia troppo poco conosciuta, perché non sempre la vita è giusta come vorremmo.
Non conoscevamo Bianca, “Arya” per gli amici, ma oggi conosciamo l’amore che la sua community, quella del suo gioco preferito, Pokémon, vuole continuare a dimostrarle: è un altro di quei casi in cui il videogioco rompe le sue pareti e diventa uno strumento per qualcosa di più grande.
Il gruppo Pokéfreaks, in collaborazione con la pagina Delibird usa regalino, ha indetto un’iniziativa per ricordare la giovane allenatrice, nel modo migliore possibile: Bianca continuerà a vivere non solo nei ricordi di chi l’ha conosciuta, ma anche nei box e nelle squadre di tutti i giocatori del mondo tramite il suo Pokémon preferito, Malamar.
Il suo pokémon più amato verrà infatti clonato e distribuito tramite GTS e Scambio Prodigioso ovunque sia possibile, mantenendo il suo AO originale, quello di Bianca, “Kurama”. La pagina Facebook contribuirà regalandone 50 di questi ai primi che si iscriveranno all’iniziativa Un Malamar per Bianca, sorteggiandone poi altri 10 aggiuntivi e, per chi non riuscirà a rientrare tra questi, il gruppo Pokéfreaks mette a disposizione dei Malamar Shiny con il nome della sorridente fantallenatrice Bianca, come i suoi amici vogliono ricordarla. Non importa se chi riceverà il Pokémon lo utilizzerà nella propria squadra o lo terrà nel box, l’importante è che guardandolo regali un pensiero ad una giovane amante della Distortozona che non c’è più.
Questo ci sembra davvero il modo migliore per ricordare un’amante dei Pokémon e, da videogiocatori, non possiamo che condividere un’iniziativa così particolare. Perché i videogiochi non sono solo litigate sul web o scontri tra fanatici di generi diversi, sono una community, una famiglia.
Salutiamo la giocatrice con le stesse parole del fondatore del gruppo di cui era un attiva partecipante, perché nulla ci sembra più adatto di cosi:
“Buon proseguimento nel DreamWorld, Bianca.”