Shadow Complex Remastered: la recensione di VMAG

Epic Games è, senza ombra di dubbio, una delle software house più importanti che il panorama videoludico abbia mai posseduto: infatti, grazie allo straordinario lavoro compiuto dagli sviluppatori capitanati da Cliff Bleszinski, la casa di sviluppo americana è riuscita a sconvolgere totalmente il panorama degli sparatutto in terza persona, ideando e portando al massimo splendore alcune meccaniche di gameplay tutt’ora imprescindibili per il genere. Tutto ciò è stato fattibile sia grazie al supporto di Microsoft, che dall’incredibile colpo di genio nella realizzazione di Gears of War, una delle saghe videoludiche più amate per la piattaforma Xbox (insieme ad Halo), e tutt’ora attesissima con il ritorno in grande stile mediante il quarto capitolo. Grazie all’eccezionale successo di Gears of War, Epic Games riuscì ad acquisire Chair Entertainment, promettente studio americano dalla cui collaborazione nacque Shadow Complex: interessante sparattutto a scorrimento laterale su piattaforme in esclusiva Xbox 360. Ciò avvenne nel lontano 2009, e, a distanza di ben 7 anni dall’originale pubblicazione, il titolo torna sul mercato in versione rimasterizzata, questa volta su entrambe le console: PlayStation 4 e Xbox One. Siete curiosi di scoprire il risultato? Continuate a leggere.

Shadow Compelx, come riferito dagli stessi sviluppatori, è chiaramente basato sul romanzo Empire dello scrittore Orson Scott Card, la cui trama è stata riadattata e modificata dal fumettista Peter David particolarmente celebre per la scrittura di alcuni racconti su Star Trek. Pad alla mano, dopo un breve scorcio in cui impersonificheremo un soldato dotato di una potente tuta tecnologicamente avanzata, faremo finalmente la conoscenza di Jason Flaming, vero protagonista della storia, e della propria fidanzata Claire, impegnati in una scampagnata nei pressi delle zone montuose locali. Desiderosi di indagare sul particolare luogo, i due si separeranno accidentalmente, e ben presto Jason dovrà fare i conti con il rapimento della propria metà ad opera di una sospetta organizzazione misteriosamente nascosta in una base segreta. Nel tentativo di recuperare Claire, il protagonista si armerà fino ai denti, uccidendo chiunque tenti di ostacolare il proprio cammino, rischiando, inoltre, innumerevoli volte la vita pur di salvarla. Nonostante la trama sia tutto sommato godibile, impreziosita da scenari e intrighi fanta politici, risulta essere comunque palesemente forzata in ogni singolo aspetto, oltre che piuttosto banale. Infatti, il carisma dei personaggi è assolutamente inesistente, caratterizzati tanto da elementi esageratamente riproposti nel panorama videoludico e non solo, quanto incredibilmente stereotipati, incapaci, quindi, di instaurare un legame significativo col giocatore. Inoltre, malgrado qualche lieve accenno alle esperienze militari del personaggio principale, la storia non giustifica in alcun modo la strabiliante capacità bellica di Jason, rendendo poco credibile quanto narrato.

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Shadow Complex rivela tutte le proprie potenzialità mediante la presenza di un gameplay incredibilmente divertente e appagante.

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Nonostante il titolo sia single player e quindi, almeno in teoria, basato su una forte componente narrativa, Shadow Complex rivela tutte le proprie potenzialità mediante la presenza di un gameplay incredibilmente divertente e di un level design ottimamente realizzato. Il gioco è uno sparatutto in terza persona a scorrimento laterale su piattaforme, capace di sorprendere attraverso un’incredibile mobilità del personaggio ed un armamentario che, seppur abbastanza risicato, è in grado di soddisfare a pieno. Infatti, inizialmente, il personaggio potrà correre, saltare, accovacciarsi e usufruire di uno strumento dalla fondamentale importanza: la torcia elettrica. Essa, oltre ad illuminare le zone buie, si rivelerà perfetta per scoprire ignoti segreti mediante lo strumento apposito, o semplicemente proseguire l’avventura. Difatti grazie ad un intelligente sistema cromatico, evidenziato appunto dalla luminosità della pila, il giocatore sarà in grado di intuire perfettamente l’azione da intraprendere: nel caso appaia il colore arancione su una botola, ad esempio, l’utente dovrà sparare mediante un’arma da fuoco, se verde lanciare una granata ed, infine, in caso lampeggi il rosso sarà costretto a utilizzare un missile.

Qui possiamo ammirare il protagonista disintegrare i nemici con una torretta.
Qui possiamo ammirare il protagonista disintegrare i nemici con una torretta.

Tutto ciò, come anticipato in precedenza, non si rivelerà utile soltanto ai fini del proseguo della storia, ma anche per rivelare il grandissimo numero di oggetti nascosti che popoleranno la produzione. Non troveremo, quindi, solamente dei semplici collezionabili, ma dei veri e propri potenziamenti in grado di migliorare significativamente le capacità del personaggio. Scrutando in ogni singolo angolo dell’intricata mappa di gioco, i gamers potranno scovare: miglioramenti alla vitalità, perfezionamenti per le varie armi e accessori posseduti o preziosi lingotti d’oro. Per quel che concerne gli strumenti della morte in possesso da Jason, quantomeno nelle battute iniziali, saranno davvero in quantità minime, salvo poi aumentare e crescere esponenzialmente in base al completamento degli obbiettivi della trama. Infatti, in origine, saremo in possesso di una sola pistola che non potrà essere modificata in alcun modo, ma semplicemente sostituita automaticamente nel caso venga scovata un’arma più potente, impossibile da perdere in quanto indissolubilmente legata alla storia. Inoltre, in aggiunta alle semplici bocche da fuoco, il protagonista potrà sia usufruire delle abilità del fucile schiumogeno, che accrescere il proprio potenziale mediate una speciale armatura: il primo in grado di rallentare l’avanzata di un nemico, mentre la seconda perfetta per compiere doppi salti, scatti maggiori e schianti letali.

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Jason sarà capace anche di ingaggiare uno scontro mediante uno striminzito combat system, contraddistinto da combo eseguite in automatico premendo semplicemente un pulsante del pad.

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Per quel che concerne il sistema di shooting, il giocatore potrà, tramite lo spostamento della levetta destra, mirare attraverso l’ausilio di un laser, il quale sarà utilissimo per eliminare rapidamente gli antagonisti  con un colpo alla testa. Purtroppo è d’obbligo segnalare che puntare i nemici in questo modo si rivelerà a tratti davvero complesso, in quanto, di frequente, il personaggio non riuscirà ad ingaggiare perfettamente lo scontro a fuoco, gettando al vento quantità esorbitanti di proiettili a causa di una scarsa precisione del sistema stesso. Ciò nonostante, nella maggior parte dei casi sarà un vero spasso abbattere gli avversari freneticamente e nel modo ritenuto più opportuno. Oltre ad uccidere i nemici a suon di colpi, Jason sarà capace anche di ingaggiare uno scontro mediante uno striminzito combat system, contraddistinto da combo eseguite in automatico premendo semplicemente un pulsante del pad. L’utilità di scegliere di attaccare corpo a corpo invece di sparare all’impazzata è riscontrabile nel fatto che, in questo modo, sarà possibile passare inosservati, permettendo, in sostanza, di eseguire kill in modalità stealth; sicuramente non simboleggerà l’opzione di combattimento prediletta dalla maggioranza dei gamers, ma rappresenta comunque una valida alternativa per sconfiggere avversari silenziosamente e nella maniera più veloce possibile.

Ecco un potete attacco corpo a corpo eseguito dal personaggio principale.
Ecco un potete attacco corpo a corpo eseguito dal personaggio principale.

Tutta l’anima platform del titolo si manifesta palesemente nella struttura delle mappe di gioco: infatti esse saranno realizzate mediante la successione di piattaforme che non si estenderanno soltanto orizzontalmente, ma anche, e sopratutto, verticalmente, costruite proprio sull’eccezionale mobilità del personaggio. Inoltre, in perfetto stile rètro, la campagna sarà contraddistinta dalla presenza di potenti boss, i quali potranno essere sconfitti sia mediante l’uso della strategia, colpendo ad esempio i punti deboli, che scagliandogli addosso qualsiasi tipo attacco. In questo caso è segnalabile una scarsa diversificazione per quel che concerne i temibili avversari finali, distinti in appena quattro o cinque tipologie differenti che si riproporranno a intervalli regolari.

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In Shadow Complex il level design è curato in maniera certosina e costruito appositamente per invogliare i giocatori ad esplorare la grande base sotterranea in cui il titolo è ambientato

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Inoltre, è doveroso spendere delle parole per quanto riguarda il level design, curato in maniera certosina e costruito appositamente per invogliare i giocatori ad esplorare la grande base sotterranea in cui il titolo è ambientato. Infatti non tutto sarà immediatamente visitabile: nella maggior parte dei casi gli utenti dovranno tornare in una determinata porzione di gioco soltanto dopo aver ottenuto lo strumento necessario ad aprire un particolare condotto. Questo spingerà il giocatore ad essere sempre attento a ciò che incontra e a memorizzare i luoghi già visitati in modo tale da non perdere preziosi segreti. Infine, ultimo aspetto particolarmente gradito, è riscontrabile nell’esistenza di stanze di salvataggio, nelle quali i player potranno sia archiviare la partita, unico punto in cui la produzione salvaguardia i progressi effettuati, che rifornirsi di qualsiasi tipo di munizione. La scelta effettuata non può che essere apprezzata, in quanto, essa, aumenta sensibilmente tanto il livello di sfida quanto la profondità dell’esplorazione.

In questo caso possiamo osservare uno dei temibili boss presenti nella produzione.
In questo caso possiamo osservare uno dei temibili boss presenti nella produzione.

Per quanto riguarda il comparto tecnico (la nostra prova è stata effettuata su Ps4), Shadow Complex Remastered presenta, senza ombra di dubbio, un miglioramento netto di tutta la componente estetica: dai modelli poligonali dei personaggi e degli ambienti, alle texture che compongono la produzione, tutti ricreati in maniera più dettagliata e realistica; in modo particolare l’erba ci è sembrata enormemente perfezionata rispetto al passato. Nonostante vi siano stati dei marcati affinamenti generali, la grafica risulta essere comunque parecchio arretrata, non paragonabile, molto probabilmente, a nessun titolo presente attualmente su PlayStation 4. Il sonoro, invece, non risulta essere eccezionalmente curato, soprattutto i dialoghi, decisamente poco allineati con il labiale dei personaggi. Anche il doppiaggio non convince, realizzato, sicuramente, in maniera poco brillate.

In conclusione, Shadow Complex Remastered rappresenta un’ottima fusione tra generi differenti e apparentemente poco conciliabili tra loro: infatti l’anima platform della produzione si lega alla perfezione con il genere degli sparatutto, garantendo enorme mobilità, grazie ai power up del personaggio, e frenesia negli scontri a fuoco. Il level design è enormemente soddisfacente, in grado di spingere il giocatore ad esplorare compulsivamente ogni singolo angolo della mappa di gioco nel tentativo di ottenere tesori e potenziamenti. Il problema principale riscontrabile deriva, essenzialmente, da una trama esageratamente banale, orfana di veri colpi di scena e personaggi dal forte impatto emotivo: difatti, essi, purtroppo si riveleranno piatti oltre che terribilmente stereotipati. Per gli amanti dell’azione pura il titolo è assolutamente consigliato; per chi, invece, predilige, oltre al gameplay, una profonda cura nello sviluppo dei personaggi e una trama avvincente, allora forse il titolo non fa totalmente al caso vostro.