Animatore usa il Power Glove per lavorare

Vi ricordate il Power Glove? Per chi non fosse nato nei mitici anni ’90, si tratta di uno sfortunato accessorio per il NES. L’idea alla base non era troppo diversa dai sistemi di controllo attuali, come Leap Motion: si trattava infatti di un guanto che, sulla carta, consentiva di gestire i giochi con i gesti delle mani. All’atto pratico? Era pessimo. Ciononostante, è entrato di diritto nella cultura pop, grazie al film Il piccolo grande mago dei videogames.


Che ricordi, eh? Ma forse non sapevate che il Power Glove, in qualche modo, sopravvive anche nei tempi moderni. Vi presentiamo Dillon Markey, un animatore stop-motion che lavora sulla serie Robot Chicken. Si tratta di un irriverente show televisivo americano che prende in giro film, anime, videogiochi…

In un recente cortometraggio dal titolo Playing with Power scopriamo che il metodo di lavorazione di Dillon è piuttosto… atipico. Eh sì, perché ad aiutarlo in un compito certosino come la stop-motion ci pensa proprio il caro vecchio Power Glove.

Naturalmente è stato hackato per adattarsi ai suoi scopi: il tastierino numerico ha quindi ora un nuovo circuito, che permette di catturare le singole riprese e riprodurre i diversi frame, e si può connettere al computer via Bluetooth. Non solo, ha anche delle pinzette grazie alle quale può manipolare le sopracciglia dei personaggi. E, come se non bastasse, ha un altoparlante che dice “fottutamente figo” quando ci si saluta con il pugno.

Ora ne vogliamo uno anche noi per scrivere su VMAG.

 

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