Ci sono molti modi di giocare a Starcraft II: c’è chi preferisce usare l’ingegno, chi tattiche spericolate e chi tenta di sfiancare l’avversario in lunghi match senza fine; lo sanno bene Steffen “Lillekanin” Hovmand, ragazzo danese, e Wenlei “ZhuGeLiang” Dai, finlandese, che insieme hanno dato vita alla partita in assoluto più lunga nella storia di StarCraft II: oltre 4 ore di match!
http://www.twitch.tv/pughydude/c/5875090
La tattica adoperata ci viene spiegata dal sito The Daily Dot :
“Hovmand ha adottato una tattica difensiva mirando ad avere quanto prima i Raven, usandoli per la loro efficacia in difesa, andando a rallentare la partita. Torrette Automatiche combinate con Droni di Difesa Puntuale, che hanno reso le sue altre unità e torri difficili da abbattere, hanno reso praticamente impossibile per un giocatore degli Zerg sfondare senza prima una lunga guerra di logoramento. Dai ha quindi adoperato questa tattica, un’orda di Ospite dello Sciame per abbattere lentamente Hovmand, arrivando ad uno scontro noiosamente lungo.”
La partita continua lentamente, troppo lentamente, fino a quando, tre ore e venti minuti dopo, Dai decide che è tempo di passare all’attacco! La sua strategia? Superare l’avversario mediante Infestatori e Terran Infestati. Hovmand però si chiude a riccio, puntando tutto sulla difensiva; decide che è meglio far galleggiare via le proprie strutture, lontano dai pericoli, complice del fatto che, a quel punto della partita, la mappa era pressoché priva di risorse. Difeso da un numero spropositato di Raven, che possono generare a loro volta altre unità, Hovmand è stato ancora una volta in grado di sopravvivere e riportare la situazione in stallo, mentre il povero Dai era a corto di risorse.
Fatto sta che dopo 50 minuti di arrancare e di ulteriore interminabile attesa, Hovmand, annoiato, scrive “I’M A TERRORIST!” lanciando tutte le sue unità al massacro contro le armate di Dai, andando così a concludere un match della durata di oltre quattro ore.
Non aspettatevi di vedere la rivincita tra i due; Hovmand avrà perso lo scontro, ma ha vinto una ricca sospensione, che lo va a squalificare anche dal resto dell’intera prima stagione 2015 del World Championship Series.
Chiaramente, la spiacevole uscita in chat, non è il solo motivo di tale provvedimento; vista la quasi inverosimile durata del match, ad un certo punto Hovmand ha abbassato la finestra di gioco per controllare i social media e dare un’occhiata alla chat di Twitch, cosa più che comprensibile, anche io avrei cercato un passatempo in una partita da oltre 4 ore di durata, ma il problema è che le persone in chat stavano discutendo proprio della strategia di Dai, quindi venivano nominate anche le sue risorse attuali. Informazioni che, volente o nolente, Hovmand poteva utilizzare a proprio vantaggio, imbrogliando. Ora Hovmand è in “libertà vigilata” fino alla fine del corrente anno.
Ciò che ci auguriamo, comunque, è che la Blizzard si renda conto che situazioni simili, seppur riescono a strappare un sorriso a noi che non le viviamo in prima persona, non sono certo di buon esempio.