Quelli al ridosso degli anni 2000 furono anni storici per la console Sony, soprattutto grazie alle pubblicazioni di titoli che rivoluzionarono totalmente il videogioco dal punto di vista grafico. Quando uscì il primo Ratchet & Clank per Playstation 2 correva l’anno 2002. Personalmente frequentavo ancora le elementari, ma ricordo con chiarezza che la cosa che più mi colpì fu la copertina accattivante che possedeva il gioco. Spesso le aspettative non sono all’altezza della realtà ma fortunatamente quello non fu il caso. La serie, fin dall’inizio, si è sempre distinta grazie all’unione di diversi generi, mescolando meccaniche da sparatutto in terza persona ad elementi dei platform più classici. Insomniac Games ha creato forse l’unica vera opera multimediale in grado di resistere all’evoluzione della tecnologia, senza dover cambiare obbligatoriamente quello spirito che l’ha resa grande. Da allora è passato più di un decennio e la serie dedicata al coraggioso Lombax ed il suo piccolo amico robotico non sembra destinata a concludersi, poiché il finale della saga è ancora ignoto. In dieci anni sono cambiate tantissime cose, eppure eccomi qui a recensire uno dei giochi che ha segnato la mia infanzia, completamente rivisitato in chiave moderna. Al momento dell’annuncio i numerosi fan sono stati colti alla sprovvista, poiché tutto ci si poteva aspettare tranne che un reboot. Sarà riuscita Insomniac Games a rendere omaggio ad uno dei suoi capolavori più riusciti, oppure si è trattato di un semplice contorno per il film in prossima uscita nelle sale? Scopriamolo immediatamente.

Per fare chiarezza tra il vecchio ed il nuovo, il team di sviluppo ha utilizzato la versione dei fatti raccontata dal mitico Capitano Qwark. Quest’ultimo lo troverete all’interno di una prigione e sarà la voce narrante di tutta la vicenda, impegnato a raccontare al suo compagno di cella come si è svolta, a suo dire, l’avventura. La casa di sviluppo ha usato questo geniale stratagemma per poter giustificare i numerosi cambiamenti riportati nell’opera. Ratchet e Clank mostra subito sostanziali novità rispetto il suo predecessore, non solo riguardo all’intero comparto tecnico e grafico, ma anche ad un leggero ingrandimento di alcune aree di gioco, che tornano più belle che mai, con ambientazioni davvero originali e caratterizzate in ogni dettaglio.

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Insomniac Games ha colto l’occasione per strutturare meglio la trama, colmando alcune vecchie lacune e imprecisioni.

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Il titolo non  inizia come i vecchi fan ricorderanno, poiché vedrete il piccolo Lombax dover superare un provino per entrare a far parte dei leggendari Rangers Galattici. Solo dopo l’esito negativo della prova farete la conoscenza di Clank, impegnato a scappare dagli inseguitori nemici. Una volta portato il vostro amico al sicuro, potrete dire di aver cominciato veramente l’avventura, e la premessa è la più classica di tutte: i due eroi saranno impegnati a salvare la galassia dal cattivo di turno, il malvagio presidente Drek. Insomniac Games ha colto l’occasione per strutturare meglio la trama, colmando alcune vecchie lacune e imprecisioni, riuscendo a fare collegamenti anche tra i personaggi secondari della storia. In questo modo la casa di sviluppo è riuscita a sfruttare l’universo di gioco nella sua interezza senza lasciare nulla al caso, mettendo all’interno dell’opera delle sorprese, che non vi sveleremo e, che faranno innamorare nuovamente gli appassionati del fantastico duo.

Durante l’avventura potrete ritrovare alcuni dei personaggi più iconici che hanno fatto la storia del gioco, ovviamente con uno stile grafico al passo coi tempi. Troverete dei cambiamenti che, ai puristi della saga salteranno immediatamente all’occhio, e strabilianti sorprese che vi lasceranno a bocca aperta. I Rangers Galattici sono sicuramente una delle aggiunte introdotte di maggior successo, perché donano alla trama quel pizzico di novità in più senza farli risultare banali, in quanto gli sviluppatori sono riusciti a dare un tratto distintivo ad ogni personaggio presente nel gioco. I cambiamenti riportati nell’opera non hanno intaccato minimamente l’essenza che, durante questi lunghi anni, ha accompagnato l’intera saga.

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Dopo pochissimi minuti i giocatori si ritroveranno nuovamente a casa, per un’avventura di gioco diversa ma che rispecchia in pieno tutte le peculiarità della serie.

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Nel corso dell’esperienza vi accorgerete che quell’umorismo così sottile, in grado di regalare un sorriso anche nelle scene più coinvolgenti, non è assolutamente immutato ma torna più fresco che mai, segno che la casa di sviluppo ha lavorato con molta attenzione per poter contemporaneamente sia soddisfare il palato dei fan storici, che allargare la sua fetta di pubblico. I vecchi giocatori resteranno inizialmente spiazzati da quello che vedranno, ma dopo pochissimi minuti si ritroveranno nuovamente a casa, per un’avventura di gioco diversa ma che rispecchia in pieno tutte le peculiarità che la serie di Rachet e Clank è riuscita a trasmettere.

 

Il sistema di combattimento è rimasto pressoché invariato. Ratchet ha completa libertà di movimento, può saltare in tutte le direzioni per schivare o lanciare colpi. Potrete decidere di sfruttare la potenza dell’Onnichiave o accedere all’armeria con il tasto triangolo, il gioco entrerà in pausa per poter permettere all’utente di ponderare le proprie scelte su quale strategia sfruttare. Gli sviluppatori hanno pensato di usare i tasti direzionali per permettere al giocatore di scegliere le armi più velocemente, una per ogni tasto, in maniera tale da non interrompere il ritmo della battaglia. I momenti in cui il videogame si trasforma in uno sparatutto in terza persona sono divertenti e impegnativi, soprattutto alle difficoltà più elevate. Il ritmo è sempre ben dosato e l’arsenale è ancora una volta uno dei fiori all’occhiello dell’intera produzione. Questa volta i ragazzi di Insomniac Games non solo hanno riproposto in una nuova veste le armi più famose come il Lanciafiamme o il Negoziatore,  ma hanno implementato nuovi equipaggiamenti come il Pixelator HD.

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 I momenti in cui il videogame si trasforma in uno sparatutto in terza persona sono divertenti e impegnativi, soprattutto alle difficoltà più elevate.

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Le armi non solo, come di consueto, saliranno di livello, ma sarà possibile potenziarle presso il rivenditore Gadgetron più vicino, spendendo del Raritanium facilmente reperibile in alcuni punti di raccolta o sconfiggendo i nemici. Aumentando le caratteristiche della vostra arma potrete aggiungere munizioni, modifiche illegali e molto altro. Come nel primo capitolo non potrete migliorare le statistiche del vostro personaggio, ma potrete comunque lavorarci sopra. La casa di sviluppo ha pensato di inserire un simpatico sistema di raccolta carte collezionabili. Completando i vari assortimenti disponibili potrete ottenere bonus, utili ad incrementare oggetti raccolti, Bolt o potenziare ulteriormente le armi a vostra disposizione. Oltre alla novità delle Olocarte tornano anche i già noti Bolt D’Oro. Ottenerli significherà poter sbloccare alcune maschere speciali per Ratchet o colori diversi per la tuta da combattimento.

 

Le fasi più spettacolari sono arrivate grazie all’aggiunta del jet pack completamente rivisitato, permettendo di utilizzarlo liberamente in alcune zone all’interno del gioco. Tenendo sotto controllo il carburante nel serbatoio, sarà possibile dare vita ad esplosive battaglie aeree, dove il giocatore sarà messo davvero a dura prova nel cercare di evitare colpi e contemporaneamente distruggere nemici. Il capitolo uscito su PlayStation 2 era privo delle esplorazioni spaziali e dei combattimenti aerei, ma la casa di sviluppo ha voluto rimediare a queste mancanze. Infatti, all’interno dell’avventura, quando vi sarà richiesto di entrare nella vostra navicella e fare a pezzi qualche flotta nemica, il controllo della nave risulterà immediatamente fluido, semplice ed intuitivo.

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Ritornano in grande spolvero anche alcuni oggetti storici di Ratchet, come i Magnescarponi ed i Grindscarponi.

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Il lavoro che è stato fatto su questa variante è evidente, peccato che non dia nessun apporto aggiuntivo all’esperienza, poiché risultano essere sequenze di gioco a se stanti. Sicuramente, considerate le capacità pregresse dello studio, si poteva osare qualcosa in più. Ritornano in grande spolvero anche alcuni oggetti storici di Ratchet, come i Magnescarponi ed i Grindscarponi, che fin dall’inizio danno vita a delle sessioni platform tra le più divertenti e riuscite. Sulle rotaie il piccolo Lombax da il meglio di se in termini di velocità e spettacolarità delle sequenze. All’utente sembrerà di stare su delle vere e proprie montagne russe, però senza bombe che tentano di farvi saltare in aria. Ritornano anche le corse degli overboard, dove gareggiando potrete vincere numerosi gadget e soldi per potenziare le armi.

Purtroppo le sequenze di Clank sono rimaste molto simili a come le abbiamo lasciate negli ultimi anni. L’uso dei Gadgebot poteva essere senz’altro rivisto, anche se le modifiche apportate dal punto di vista estetico sicuramente hanno aggiunto un tocco un più. Il piccolo eroe metallico utilizzerà questi mini-robot per farsi strada durante le sue fasi in solitaria. Potrà farsi costruire ponti, aprire porte chiuse tramite un flusso di corrente o sfruttare le loro molle per scoprire luoghi dove normalmente non potrebbe arrivare. Sfortunatamente le sequenze saranno le medesime per tutta la partita, tranne alcune semplici fasi d’azione quando vi sarà richiesto di uccidere qualche nemico o schivare missili. I momenti in cui utilizzerete il simpatico robodifetto saranno tutti piccoli puzzle ambientali, dove dovrete attivare interruttori o recuperare oggetti per gli alleati. Un altro punto debole dell’intera produzione è la durata complessiva del gioco, che va dalle 8 alle 12 ore. La longevità potrà aumentare a seconda delle difficoltà e se completerete tutti gli obiettivi secondari e i collezionabili.

Nonostante si tratti un reboot, per i veterani della serie alcune scene risulteranno un vero e proprio tripudio per i tempi che furono. La cosa bella di Ratchet & Clank non è solo il fatto che sia riuscito ad integrare perfettamente il vecchio con il nuovo, ma si tratta di un gioco con un’anima propria in grado di sopravvivere nel corso degli anni indipendentemente dalla potenza della piattaforma. Questo titolo segna un nuovo inizio per l’intera saga, i cambiamenti apportati sono significativi e non passano assolutamente in secondo piano. Perciò, chi pensa che questo gioco serva solo da traino per il film sbaglia completamente. Le avventure dei due piccoli eroi hanno sempre regalato spettacolo e divertimento, riescono anche questa volta ad entrare nel cuore di tantissimi appassionati, che davanti a questo nuovo e sorprendente titolo non potranno rimanere indifferenti. Adesso non ci resta che osservare quale direzione prenderà l’intera saga ed attendere il suo finale con joypad e pop-corn in mano.