Dal rilascio ufficiale di Fallout 4 sono passati ben sei mesi, ovvero metà anno, e dopo l’arrivo di Automatron, prima espansione del titolo Bethesda, siamo tornati ancora una volta nella Zona Contaminata. Abbiamo abbandonato i robot, fedeli compagni d’avventura, per dedicarci pienamente al sistema di crafting, vera e propria punta di diamante del prodotto completo. Con Wasteland Workshop (questo è il nome del DLC uscito lo scorso 12 aprile) ci siamo ritrovati nel Commonwealth alla ricerca del materiale per testare i nuovi oggetti, scoprendo tristemente che non sono state implementate nuove missioni. A questo punto ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo esplorato nuovamente la Zona Contaminata per capire se Wasteland Workshop era quello che serviva a Fallout 4.
https://www.youtube.com/watch?v=rG0sA1jXvNk
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Nuove porte, luci, neon sulle insegne e poco altro, viste le aggiunte ci siamo sentiti all’interno di Minecraft e non su Fallout.
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Non parleremo di ciò che abbiamo trovato, bensì di cosa abbiamo potuto costruire tramite il sistema di crafting ampliato. Una volta aperta l’officina è saltato subito agli occhi qualche segno presente su alcune categorie, così da mostrare le novità portate da Wasteland Workshop, e subito è saltato all’occhio l’esiguo numero di aggiunte effettuate da Bethesda. Con questo DLC le decorazioni messe a disposizione aumentano, ma non c’è nulla che non poteva essere inserito sin da novembre nel titolo o comunque implementato con una patch successiva. Nuove porte, luci, neon sulle insegne e poco altro, viste le aggiunte ci siamo sentiti all’interno di Minecraft e non su Fallout.
Tra le novità nel crafting c’è una sezione in particolare: le gabbie per animali. Abbiamo sfogliato le varie opzioni proposte da Wasteland Workshop per quanto riguarda le celle riservate a tutte le bestie presenti nella Zona Contaminata, dai cani ai temibili Deathclaw. Grazie ad alcuni oggetti implementati, una volta catturati gli animali, abbiamo tranquillamente addestrato le nostre prede a non nuocere ai membri dell’accampamento tramite un emettitore di onde creato appositamente per educare le belve, ritrovandoci così a passeggiare con creature tutt’altro che pericolose. Per chi già sognava battute di caccia per collezionare tutti gli animali, ci dispiace rovinare il vostro sogno rivelandovi che basterà costruire la gabbia apposita, alimentarla a corrente e attendere qualche ora per ritrovare la nostra bestia imprigionata.
Ma una volta addestrate le nostre bestie cosa ci ha offerto Bethesda? Di farle affrontare. Basterà disporre le gabbie degli animali (o selezionare gli abitanti) sulle pedane dell’arena per dare inizio alla battaglia. Come nei combattimenti tra galli, le più pericolose belve della Zona Contaminata si potranno scontrare l’un l’altra emulando i fatti che accadevano nel Colosseo quasi duemila anni fa. Quella che sembrava una novità interessante, già dalla seconda lotta è apparsa parecchio ripetitiva visto che non riusciva a catturare nuovamente la nostra attenzione, oltre a generare un inutile bagno di sangue.
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Come nei combattimenti tra galli, le più pericolose belve della zona Contaminata si potranno scontrare l’un l’altra emulando i fatti che accadevano nel Colosseo quasi duemila anni fa.
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In conclusione, Wasteland Workshop non aggiunge nulla di imperdibile a Fallout 4, visto che le lotte tra le belve non bastano a giustificare il costo di 4,99€ sullo store. Sconsigliamo l’acquisto agli utenti PC, data la presenza degli stessi contenuti in alcune mod, mentre per i possessori di una console questa potrebbe essere l’occasione per riprendere il titolo in mano, anche se i contenuti rimangono comunque scarsi. Rispetto ad Automatron, Wasteland Workshop rappresenta un passo indietro per Bethesda, dunque non ci resta che sperare in Far Harbor, prossimo DLC di Fallout 4.