Il Motocross è uno sport che richiede l’unione di molte abilità differenti ai piloti che partecipano nei campionati. Abilità di guida della moto, grande preparazione fisica, capacità di calcolo delle distanze di salto e intelligenza nello sfruttare le modificazioni del percorso sterrato giro dopo giro. Milestone prova a farci immedesimare e divertire, nuovamente, nei panni di un pilota di MX 2 e MX GP per tentare di diventare campioni di Motocross, con MXGP 2.
I ragazzi di Milestone hanno una vera passione viscerale e tantissima esperienza nei videogiochi delle due ruote ed è sempre buona l’occasione che con Superbike 2000 e 2001 crearono probabilmente i migliori giochi di motociclismo di sempre. Genere in cui, secondo me, si sono espressi in ogni caso meglio delle controparti a quattro ruote. Il Motocross era stato affrontato con il primo MX GP con scarsi risultati, mostrando però un modello di guida interessante. Ci risiamo ora con buone aspettative. MXGP 2 è un’esperienza personalizzabile fin da subito, con la creazione del nostro pilota e della nostra scuderia, in cui sceglieremo numero, simbolo e componenti del team, per poi tuffarci nella modalità carriera in cui le opzioni da scegliere saranno molte di più. Nel gioco ci si muove in un’interfaccia decisamente ben curata e rifinita, molto accattivante, una caratteristica che Milestone ultimamente cura molto, lo stesso avevamo notato in Sebastien Loeb Rally Evo. Stessa cura che è riposta nel aspetto visivo di piloti e piste. Finalmente è bello giocare ad un titolo della software house milanese dove correre non più tra paesaggi vuoti e spogli di particolari, in MXGP 2 i tracciati sono ben realizzati sia nella modellazione dello sterrato sia nella ricchezza di dettagli ed elementi a bordo pista. Spettatori, stand, sponsors ecc. costituiscono un quadro colorato e piacevole da osservare, sicuramente un valore aggiunto. Le moto ovviamente fanno la loro bella figura, di proporzioni realistiche e ottime texture, ma questo era più facile aspettarselo, gli sviluppatori ci hanno abituato bene nella realizzazione di qualsiasi veicolo. Ignorando le ragazze che danno il via alle gare, brutte come aliene, MXGP 2 non sfigura dal punto di vista grafico.
Il modello di guida di MXGP 2 non è stato rivoluzionato rispetto al primo capitolo ma il feeling è completamente diverso grazie a molte modifiche, prima tra tutte la frizione, che ci permette di sfruttarla in diversi modi per cercare di ottenere vantaggi in gara in ogni momento, già prima della partenza, dove si può approfittare di una partenza sprint se rilasciata al momento giusto. Non solo, nelle curve è possibile usarla per ottenere una ripartenza più veloce e magari cercare di sorpassare nello stretto. Lo stesso discorso vale per le altre abilità che nel motocross sono fondamentali da saper gestire: il peso del corpo del pilota, il freno posteriore e anteriore, e l’utilizzo dello Scrub prima dei salti. Quest’ultimo consiste nella tecnica di portare su un fianco la ruota anteriore per cercare di spostare il peso verso il basso e non perdere tempo in volo. Bisogna essere molto abili e ci vorrà tempo prima di padroneggiare tutte queste tecniche al momento giusto. Pur non essendo una simulazione totale, MXGP 2 presenta controlli impegnativi che andranno perfezionati gara dopo gara. Scegliendo di correre con la nostra scuderia personale sarà possibile investire i crediti guadagnati in personalizzazioni e miglioramenti per la moto, con davvero molte opzioni tra cui scegliere e tutte con effetti sensibili sulla manovrabilità e la potenza a disposizione, per competere sempre al meglio con i rivali ufficiali del campionato 2015 della MX 2 prima e della MXGP in seguito. Vincere non è facile, prima di tutto bisogna esser capaci di tenere la moto sulla terra e non volare fuori dalla pista, e poi anche per via di una IA avversaria piuttosto carente, che non si fa troppi problemi ad ostacolarvi in modo goffo e con impatti violenti. Certamente un punto da rivedere.
Sia in singolo che online di corse ce ne sono tante a cui prendere parte. La Carriera comprende tutti i tracciati, scuderie e piloti ufficiali del campionato in corso, il campionato è lungo e (volendo) realistico tra qualifiche e le due gare ufficiali, ed è presente anche l’MXoN, il Motocross of Nations, ovvero gare in cui i piloti corrono per la propria nazione, accumulando punti rispetto alla posizione di arrivo come squadre. A completare il quadro gli eventi ambientati negli stadi dove tutto è più votato alla spettacolarità . Quando invece dovremo provare la nostra modo, magari con le ultime parti installate, possiamo correre nel free riding, da soli su pista e fare tutti i test del caso.
I limiti di MXGP 2 vengono fuori dopo aver assaggiato per qualche giro l’impervio fango sotto le ruote. Seppur la simulazione fisica sia ben realizzata, ci si perde a volte in errori banali, come ripartenze troppo veloci dopo una curva che ci fanno ritrovare tra il pubblico in pochi istanti, bravi o meno che siate nel gestire frizione ed acceleratore. Essere riposizionati in pista è immediato ma il sistema va in errore in alcune uscite dal tracciato dove potremmo tornarci da soli, attivandosi inutilmente e facendoci ripartire da fermi, così come in altri casi non ci riposiziona subito, bloccandoci. In un paio di occasioni sono finito tra il pubblico senza possibilità di rientrare. L’effetto di pista modificata dopo qualche giro, soprattutto nelle curve, è avvertibile, ma ci sarebbe piaciuto che fosse ancor più impattante sulla guida. Forse lo vedremo in un probabile terzo capitolo. L’IA rischia sempre di frustrarci: cadute e collisioni facilmente evitabili, ad esempio dopo una curva o prima di un salto, sono risultate un autoscontro per via di un avversario finitoci addosso, come se non ci avesse visto. Non è tutto da buttare, anzi, ma una maggiore reattività durante i sorpassi con una patch quanto prima sarebbe una manna per la godibilità di tutto il titolo. Dopotutto MXGP 2 riesce a divertire gli appassionati di Motocross con un modello di guida all’altezza ed essendo completo nell’offerta. Gli altri faranno un po’ più fatica.