Qualche mese fa vi raccontavamo Rainbow Six Siege al momento del lancio, avvenuto il primo dicembre 2015. Purtroppo per Ubisoft, il titolo non ha venduto quanto previsto, costringendo ad un price drop piuttosto repentino, già nelle prime settimane pre-natalizie. Parzialmente influenzato dal pessimo andamento delle open beta, Rainbow Six Siege non si è rivelato essere quello sparatutto tattico definitivo che Ubisoft aveva promesso di produrre. Tuttavia, nonostante qualche inciampo lungo il tragitto dovuto a patch alquanto frettolose, il gioco funziona molto bene e diverte moltissimo se giocato in team. Il primo pacchetto aggiuntivo, chiamato Operation Black Ice, è arrivato in sordina, ma costituisce una contenuta ventata d’aria fresca per lo sparatutto di Ubisoft. I due operatori canadesi, Frost e Buck rivoluzionano in parte i match, portando i giocatori a riflettere e pianificare circa le loro abilità, applicabili nelle maniere più originali, soprattutto quella di Frost.
Ci è capitato spesso di dimenticarci e morire spesso e volentieri per la trappola per gli orsi piazzata dall’operatrice canadese. Frost è munita di armi piuttosto impegnative da padroneggiare, paradossalmente meno avvezze per la difesa e poco maneggevoli. Decisamente più classica invece l’arsenale della controparte offensiva costituita da Buck. Il rozzo operatore barbuto imbraccerà un fucile d’assalto, di nome C8, piuttosto potente con un shotgun annesso sottocanna. La scelta della stragrande maggioranza della community ricadrà con ogni probabilità su questa bocca da fuoco, più semplice da governare e di duttilità superiore rispetto al CAMRS. Frost risponde al concorrente con un fucile a pompa piuttosto classico e un C1 9mm, fucile d’assalto che ricorda moltissimo i vecchi fucili con il caricatore posto di lato che si usavano nella seconda guerra mondiale. Entrambi gli operatori inseriti con l’aggiornamento di febbraio sono estremamente duttili e versatili, vantando di due punti agilità e due punti resistenza, che vanno ad arricchire i motivi per cui ha veramente senso avere un Buck nel team d’attacco e una Frost nella squadra della difesa. Perché? La risposta è semplice: si tratta di personaggi che, in mano ad un giocatore abile nei movimenti, sapranno ribaltarvi l’andamento della partita, essendo agili ma al contempo resistenti. Due ottime scelte, per bilanciare un team, magari composto da Tatchanka da una parte e Blitz dall’altra.
Chiusa la panoramica sulle aggiunte degli operatori, passiamo in rassegna le problematiche che hanno a conti fatti allontanato i giocatori dal prodotto di Ubisoft. Febbraio è stato un mese controverso, perché lo stesso aggiornamento propedeutico l’arrivo del pacchetto aggiuntivo ha farcito il gioco di glitch e bug game-breaking. Si trattava, per fortuna (parliamo al passato poiché risolti con una patch), di ombre nere che venivano proiettate in maniera totalmente casuale dal modello 3D del giocatore, che risultava essere sempre in piedi agli occhi di alleati e nemici. Un bug mica da ridere in una produzione che punta tutto sulla tattica e sul timing. Le hitbox sono state repentinamente riviste e limate dopo questo febbraio da dimenticare che, purtroppo, ha sancito l’addio definitivo di alcuni fedelissimi giocatori che costituivano il cuore pulsante della community di Rainbow Six Siege. Ciò che ci auguriamo è che il prossimo pacchetto scaricabile faccia tornare la voglia ai giocatori che hanno precocemente abbandonato lo sparatutto tattico.
Per concludere, ricordiamo che gli operatori inseriti sono completamente acquistabili con valuta in-game, quindi “gratuitamente”. Basteranno quindi 25.000 crediti per aggiungere al vostro roster Frost e altri 25.000 per Buck. Qualora abbiate comprato il Season Pass, potrete accedere ai due operatori 7 giorni prima degli altri. Attendiamo con ansia l’arrivo dei prossimi operatori per tornare a fare irruzione, con immenso piacere.