Drago D’oro 2016: il recap di VMAG

Ieri sera si sono tenute le premiazioni del prestigioso Drago D’oro. Questo riconoscimento viene dato agli studi di sviluppo ed ai giochi che più si sono distinti in una particolare categoria. Di certo qualche assegnazione era prevedibile, ma le sorprese non sono assolutamente mancate. Grazie alla coordinazione di un nostro team sul posto ed uno a seguire la diretta streaming, noi di VMAG siamo riusciti a poter dare una copertura totale all’evento, ma sopratutto live. Come di consueto ecco il nostro recap dell’intera serata, siete pronti a scoprire i vincitori?

Cominciamo con la categoria di miglior applicazione. A trionfare è stato Her Story di Sam Barlow. Nel titolo il giocatore dovrà risolvere un caso di omicidio attraverso la banca dati degli interrogatori della polizia. Il gioco è riuscito a battere la concorrenza di Downwell, Fallout Shelter, Lara Croft GO, Pac-Man 256.

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Il titolo come miglior colonna sonora se lo è aggiudicato Ori and the Blind Forest. Questa, è stata senza ombra di dubbio una grande sorpresa, il gioco si è rivelato essere un piccolo capolavoro ed è riuscito a battere avversari del calibro di Bloodborne, Life Is Strage, Metal Gear Solid V e The Witcher 3.

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Proseguendo tra le categorie, è arrivato il turno di premiare il miglior gameplay. Ad aggiudicarsi questo riconoscimento ci pensa Bloodborne, l’opera di From Software, che grazie alle sue meccaniche veloci ed adrenaliniche è riuscita a trionfare su competitor all’altezza di Metal Gear Solid V, Rocket League, Splatoon, Super Mario Maker.

bloodborne

Il premio per la miglior grafica, sinceramente, anche noi saremmo stati indecisi a chi assegnarlo. Ma la giuria del Drago D’oro ha preso la sua decisione, conferendo l’ambito premio a The Order 1886. La qualità tecnica dell’esclusiva Sony di certo non si discute, ed è riuscita a battere la concorrenza di Assassin’s Creed Syndicate, Batman: Arkham Knight, Star Wars Battlefront ed il mastodontico The Witcher 3.

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La categoria del miglior personaggio se l’aggiudica Maxine Caulfield di Life Is Strange. L’eroina è riuscita a distinguersi ed a portare a casa la vittoria contro lo Strigo Geralt di Rivia, il pazzo Joker, l’intramontabile Lara Croft e la sensuale Quiet di Metal Gear Solid V.

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Come nella categoria precedente è Life Is Strange ha trionfare, in questo caso come miglior sceneggiatura. L’avventura grafica è riuscita ad ottenere il riconoscimento sconfiggendo altri validi candidati quali Batman: Arkham Knight, Her Story, The Witcher 3 ed Until Dawn.

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E’ arrivato il momento di premiare il miglior gioco d’azione/avventura dell’anno. Siete pronti? A vincere ci pensa Batman: Arkham Knight. Però non nascondiamo che anche noi avremmo fatto fatica a scegliere, in quanto, gli altri candidati erano titoli di livello che potevano giocarsela tranquillamente. Tra questi troviamo Assassin’s Creed Syndicate, Dying Light, Metal Gear Solid V e Rise of the Tomb Rider.

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Come miglior gioco di corse vince Forza Motorsport 6. Sicuramente la produzione Microsoft ci è riuscita a stupire per la sua enorme qualità, ed è per questo che è riuscita ad imporsi su titoli come DiRT Rally, FAST Racing Neo, Need for Speed e Project Cars.

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Il premio come miglior videogioco di ruolo se lo aggiudica The Witcher 3: Wild Hunt. Il titolo targato CD Projekt RED ha vinto in questa categoria senza troppe sorprese, anche se i suoi diretti concorrenti non erano certo secondi alle avventure dello Strigo. Gli altri candidati sono stati: Bloodborne, Fallout 4, Pillars of Eternity e Xenoblade Chronicles X.

Si può migliorare graficamente un titolo già eccellente come The Witcher 3? Non conoscete CD Projekt...

Nella categoria come miglior videogioco di strategia ha vinto StarCraft II: Legacy of the Void. L’opera targata Blizzard si è distinta portando a casa la vittoria contro Anno 2205, Cities: Skylines, Might & Magic Heroes VII, Total War: Attila.

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LA categoria di miglior gioco per famiglie se lo aggiudica Disney Infinity 3.0. L’opera sicuramente è stata superiore ai concorrenti, riuscendo ad ottenere consensi da un enorme fetta di pubblico. Gli avversari diretti sono stati: Just Dance: Disney Party 2, LEGO Jurassic World, Skylanders SuperChargers, Yoshi’s Woolly World.

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Ori and the Blind Forest trionfa anche nella categoria come miglior platform. Come detto in precedenza, il titolo firmato Microsoft si è saputo distinguere, grazie soprattutto alla sua qualità grafica, alle sue meccaniche ed alla sua longevità. Gli altri giochi erano Captain Toad: Treasure Tracker, Super Mario Maker, Tembo the Badass Elephant e Yoshi’s Woolly World.

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La categoria miglior sparatutto era molto affollata, tutti titoli ben fatti e con una loro originalità. Ad avere la meglio però è l’opera di Nintendo, Splatoon. I simpatici colori dell’azienda nipponica hanno battuto la concorrenza di Call of Duty: Black Ops III, Halo 5, Star Wars Battlefront e Rainbow Six Siege.

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Nella categoria di miglior gioco sportivo abbiamo una piacevole sorpresa. Infatti a trionfare è stato Rocket League; l’opera di Psyonix è riuscita ad aggiudicarsi il riconoscimento contro titoli più blasonati quali: FIFA 16, NBA 2K16, PES 2016, WWE 2K16.

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Sicuramente una delle categorie più interessanti di tutto l’evento, va a premiare il videogioco più innovativo dell’anno. A trionfare ci ha pensato nuovamente Her Story, che si porta a casa il suo secondo trofeo della serata. Gli altri canditati sono stati: Life Is Strage, Rocket League, Splatoon, Super Mario Maker.
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Il premio di videogioco più venduto dell’anno se lo è aggiudicato FIFA 16, ma su questo avevamo pochi dubbi visto che sono ormai diversi anni che in Italia Fifa raggiunge numeri di vendite pazzesche. D’altronde si sa, in Italia mangiamo pane e calcio.
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Entriamo nelle categorie dedicate agli sviluppatori italiani. N.E.R.O. nothing ever remains obscureha si aggiudica ben due premi: il gioco ottiene il titolo per la miglior direzione artistica italiana, ma soprattutto come miglior videogioco italiano dell’anno. Riconoscimento non da poco per il team di sviluppo, che è riuscito a farsi notare in un paese come il nostro, dove chi produce giochi fa davvero fatica ad emergere.
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Il premio Drago D’oro come miglior game design se lo aggiudica In Verbis Virtus, firmato Indomitus Games, sconfiggendo nomi del calibro di: Doom & Destiny Advanced, N.E.R.O, Ride e Volvox.
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La statuetta per il titolo con la migliore realizzazione tecnica italiana se lo aggiudica Ride Milestone. Gli sviluppatori erano visibilmente emozionati durante il discorso rilasciato alla consegna del trofeo e questo non fa altro che confermare il reale impegno del team.
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Prima di arrivare all’ultima premiazione c’è un altro trofeo che deve essere assegnato: il premio speciale del pubblico. I fortunati presenti all’evento hanno avuto l’occasione di poter votare per assegnare il premio al loro videogioco preferito. A vincere è stata nuovamente l’opera di CD projekt RED, The Witcher 3: Wild Hunt.
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La serata sta per finire, e finalmente si è arrivati al premio più ambito di tutti: il miglior gioco dell’anno. I candidati erano numerosi e tutti di ottimo livello, scegliere dev’essere stata sicuramente una responsabilità. Alla fine un vincitore ci deve essere, e la giuria si è espressa. A trionfare ci pensa nuovamente The Witcher 3: Wild Hunt.
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Questa edizione del Drago D’oro è stata sicuramente ricca di piacevoli sorprese, con molti titoli validi che sono stati in grado di intrattenerci per molte ore davanti alla televisione. Restate connessi con noi per non perdervi nessun’altro tipo di evento.
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