Vi ricordate le enormi polemiche sorte ad inizio gennaio sul prezzo dell’Oculus Rift? Bene, incredibile ma vero, Palmer Luckey, fondatore di Oculus VR e inventore del visore per la realttà virtuale, è ancora molto attivo per giustificare, e convincere, i consumatori che il prezzo indicato sia quello indispensabile al fine di fornire un’esperienza adatta. Infatti, come tutti sappiamo, il costo per portarsi a casa un Oculus è di circa 699€, che, per noi italiani, grazie alle spese di spedizione, magicamente lievita a 740€, una cifra più che considerevole soprattutto se ci fermiamo a pensare alla natura dell’oggetto: ovvero di semplice periferica, bisognosa, quindi, di un supporto che permetta di sfruttare a pieno la tecnologia a disposizione. Palmer, per chiarire nuovamente la propria posizione, ha concesso un’intervista a ShackNews, nella quale spiega ancora una volta le motivazioni che lo hanno spinto a definire quel prezzo.
Egli, alla domanda sull’eccessivo costo del visore, ha risposto che prima di giudicare bisognerebbe testarlo con mano, identificando, nella prova del visore, l’unico metodo per capire effettivamente se la realtà virtuale possa interessare o meno. Palmer ha continuato dicendo che, secondo lui, la maggior parte delle persone saranno incuriosite dal dispositivo dopo averlo sperimentato per la prima volta, sottolineando che anche chi non è interessato al momento nell’investimento di denaro sul visore, magari perché troppo costoso e impossibilitati da un PC poco potente, prima o poi comprenderanno l’immerso potenziale dello strumento. Infine, Luckey, ha concluso affermando che la propria missione è proprio quella di riuscire a convincere le persone dell’incredibile importanza che la realtà virtuale rivestirà nella vita degli individui, sottolineando come in pochi, dopo aver testato l’Oculus, sono tornati a casa pensandola diversamente. Voi cosa ne pensate delle parole del fondatore di Oculus VR? Ritenete che sia giusto testare il visore prima di giudicarlo come troppo costoso?
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