SUPERHOT: la recensione di VMAG

Negli ultimi anni il mercato dei videogiochi รจ diventato letteralmente saturo di sparatutto in prima persona, con titoli ultrafrenetici e spettacolari graficamente… ma sostanzialmente tutti uguali nelle meccaniche. Nonostante naturalmente alcune differenze, in fin dei conti la base di un Call of Dutyย รจ la stessa di un Battlefield, che รจ la stessa di Star Wars Battlefront, Destiny, Halo e cosรฌ via: spara, ricarica, corri verso un riparo, salta, spara, cambia arma e spara di nuovo. Non che non siano divertenti o altro (anzi), ma รจ innegabile come il genere degli sparatutto sia piuttosto ristagnante e necessiti di un gioco che cambi completamente le carte in tavola. Quel gioco รจ SUPERHOT.


 

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E’ innegabile come il genere degli sparatutto sia piuttosto ristagnante e necessiti di un gioco che cambi completamente le carte in tavola. Quel gioco รจ SUPERHOT.

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SUPERHOT ha avuto uno sviluppo piuttosto particolare: nato come esperimento durante la Game Jam “7 Days Fist Person Shooter” del 2013, il gioco ha catturato talmente tanto l’attenzione della critica da spingere gli sviluppatori ad organizzare una campagna di crowdfunding su Kickstarter per finanziare il progetto. La cifra richiesta era di 100.000 dollari, ma il pubblico era ormai talmente incuriosito che sono stati raccolti oltre 250.000 dollari, dimostrando grande interesse per questo titolo. Dopo diversi mesi di beta testing e accessi anticipati, SUPERHOT รจ finalmente arrivato su Steam nella sua versione definitiva. Ma come mai tutto questo clamore per un esperimento creato in pochi giorni da un gruppo di ragazzi polacchi durante una Game Jam? Quale รจ l’elemento cosรฌ rivoluzionario di SUPERHOT? La risposta รจ piuttosto semplice: il tempo. Questo infatti รจ legato direttamente al movimento del giocatore, per cui rimanendo immobili anche il tempo si fermerร , mentre piรน ci muoviamo velocemente e piรน il tempo riprende a scorrere, stravolgendo completamente tutti i dogmi a cui eravamo abituati negli sparatutto in prima persona. Ma procediamo con ordine.

Muovendosi lentamente รจ possibile schivare le pallottole e vedere la loro traiettoria... Matrix docet
Muovendosi lentamente รจ possibile schivare le pallottole e vedere la loro traiettoria… Matrix docet

Una volta iniziato il gioco, apparirร  una schermata che ogni giocatore degli anni ’80 sarร  familiare, ovvero quella dell’avvio per i titoli MS-DOS. Un anonimo amico ci consiglia tramite la chat di provare un gioco craccato passandoli il file superhot.exe, ย e una volta avviato veniamo trasportati in una stanza bianca ed estremamente minimalista, con alcune figure umanoidi color rosso acceso. Inizialmente le figure sembrano immobili, ma in realtร  รจ solo il tempo che si รจ fermato, e una volta iniziato a muoverci anche loro “prendono vita” e si scagliano contro di noi con intenzioni poco amichevoli. Viene quasi da chiedersi se il concept di SUPERHOT non sia stato in realtร  creato a causa di un bug che lega lo scorrere del tempo ai movimenti del protagonista…ย probabilmente non lo scopriremo mai, ma in ogni caso funziona alla grande. Inizialmente possiamo solo colpire i nemici a mani nude, e dopo pochi colpi ben assestati si esce indenni dalla stanza. A questo punto si passa ad una nuova ambientazione, ma stavolta i nemici sono armati di pistola. Muovendosi lentamente รจ possibile schivare le pallottole in arrivo fino ad avvicinarsi abbastanza da poter colpire l’omino rosso che perde cosรฌ la presa sulla pistola, afferrarla al volo con la pressione di un tasto e mettere a segno un headshot che fa esplodere in mille pezzi il malcapitato come se fosse di cristallo. Wow.

Il menรน di gioco รจ in pieno stile MS-DOS... e contiene diversi extra e qualche sorpresa se esplorato bene
Il menรน di gioco รจ in pieno stile MS-DOS… e contiene diversi extra e qualche sorpresa se esplorato bene

Il gioco torna cosรฌ alla schermata di chat, iniziando cosรฌ anche una trama piuttosto atipica e particolare. Gli sviluppatori “ironizzano” piรน volte sulla natura di SUPERHOT, definendolo attraverso le parole del protagonista “un gioco senza senso e senza uno scopo, dove devi solo uccidere omini rossi”, proseguendo si scopre un vero e proprio metagioco, in cui il Sistema ci parla e interagisce direttamente con noi attraverso delle rapide scritte che sembrano quasi messaggi subliminali durante i livelli oppure interferenze nelle sezioni di chat, con i nostri messaggi che vengono modificati e minacce misteriose che ci vogliono far smettere di giocare. Gli sviluppatori hanno pensato a SUPERHOT come un simulatore che estranea la mente di chi lo utilizza, infatti in alcuni livelli vediamo quello che dovrebbe essere il nostro alter ego mentre gioca con un visore simile ad Oculus Rift completamente estraniato dalla “realtร ”, creando un loop infinito che ricorda quasi gli intrecci mentali di Inception (il gioco inoltre sarร  compatibile con la realtร  virtuale tramite un futuro aggiornamento, per cui se avete intenzione di comprare un Oculus Rift provatelo assolutamente come ci consigliano anche i colleghi di Oculus Rift Italia). La trama risulta quindi piuttosto ย confusa e a tratti inquietante, con queste misteriose entitร  che ad esempio ci minacciano che potrebbero costringerci a giocare per sempre disattivando il tasto per andare nel menรน, oppure obbligandoci ad eseguire determinate azioni schernendoci con frasi tipo “Bravo cagnolino”… fino ad arrivare addirittura a farci chiudere forzatamente il gioco tornando al desktop. Una serie di espedienti piuttosto interessanti, ma che ho trovato leggermente forzati, poco chiari a volte e soprattutto poco attinenti con il cuore del gioco, ovvero l’azione.

I nemici sono tutti uguali, ma fa parte del particolare stile grafico minimalista del gioco
I nemici sono tutti uguali, ma fa parte del particolare stile grafico minimalista del gioco

Tornati nel mondo virtuale di SUPERHOT, si prosegue in una serie di livelli con difficoltร  sempre crescente, e diventa fondamentale imparare a gestire i movimenti e soprattutto studiare quelli dei nemici. Il gioco infatti ha una curva di difficoltร  molto alta, e basta un singolo colpo per dover ricominciare il livello: se affrontato come un classico sparatutto, SUPERHOT รจ semplicemente impossibile da completare, e richiede un approccio molto piรน tattico e ragionato, quasi da puzzle game. Per riuscire a superare le minacce, oltre ai pugni si possono utilizzare armi da fuoco come pistole, fucili a pompa e mitragliatori, armi da mischia come katane e mazze da baseball e tutta una serie di oggetti da lancio come palle da biliardo, vasi e telefoni riconoscibili dal colore nero. Le armi da fuoco inoltre hanno un tempo di ricarica automatico e soprattutto non รจ possibile sapere quante munizioni mancano, ma una volta esaurite รจ possibile lanciarle contro i nemici per danneggiarli e fargli perdere la presa sulle loro armi e utilizzarle contro di loro. Piรน avanti inoltre si sblocca l’abilitร  di trasferire la propria “anima”all’interno del corpo di un nemico, utile per sfuggire a situazioni in cui si รจ accerchiati o in difficoltร , anche se non se ne puรฒ abusare avendo un tempo di ricarica piuttosto lungo. Uno scenario tipico quindi puรฒ essere il seguente: si inizia sparando ad un primo nemico, si lancia la pistola scarica contro un altro e si prende al volo il suo fucile a pompa, si schivano alcuni proiettili muovendosi lentamente, si spara contro qualcuno alle nostre spalle e si lancia l’arma, si raccoglie un vaso scagliandolo contro un altro e prendendo al volo la sua katana si fa a fette, poi ci si accorge di essere sulla traiettoria di una raffica di mitragliatrice, si trasferisce la nostra anima nel corpo del nemico che spara e si guarda il nostro vecchio corpo crivellato di colpi mentre noi siamo in salvo. Stupendo.

Affettare due nemici con un singolo colpo di Katana รจ sempre una grande soddisfazione
Affettare due nemici con un singolo colpo di Katana รจ sempre una grande soddisfazione

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Se affrontato come un classico sparatutto, SUPERHOT รจ semplicemente impossibile da completare, e richiede un approccio molto piรน tattico e ragionato, quasi da puzzle game

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Le sensazione รจ quella di essere in un film d’azione degli anni ’80 in cui il protagonista riesce a fare tutta una serie di azioni al limite dell’impossibile e uscire illeso da situazioni assurde, e al termine di ogni livello compare una registrazione della nostra giocata a velocitร  normale senza rallentamenti, con la possibilitร  di condividere la nostra impresa su KILLSTAGRAM, un social network fittizio parodia di Instagram dove i giocatori possono mostrare le loro abilitร  e magari aiutare chi non riesce a superare un livello. Come giร  detto la difficoltร  di SUPERHOT รจ piuttosto elevata, e non sempre si riesce a capire l’ordine migliore con cui eliminare le minacce senza venire accerchiati o sopraffatti, specialmente perchรฉ i nemici spesso compaiono alle nostre spalle o in punti ciechi cogliendoci di sorpresa con un fuoco incrociato. Peccato solo per la breve durata della Storia, infatti si puรฒ arrivare ai titoli di coda in appena 3 ore a seconda di quanti tentativi si fanno, ma una volta completata per aumentare la longevitร  si sbloccano le Sfide e la Modalitร  Infinita. Come suggeriscono i nomi, nella prima dobbiamo completare alcune sfide particolari, come completare alcuni livelli della Storia utilizzando solo la Katana o i pugni, mentre nella seconda dobbiamo uccidere piรน nemici possibili e totalizzare il punteggio maggiore prima di essere colpiti.

Ouch. Questo deve fare veramente male...
Ouch. Questo deve fare veramente male…

Se siete in cerca di un titolo particolare e che stimoli le vostre capacitร  di ragionamento lasciandovi un enorme senso di soddisfazione nel concatenare le giuste azioni il mio consiglio รจ di acquistarlo senza pensarci due volte, ma in ogni caso SUPERHOT รจ un piccola perla che ogni giocatore dovrebbe assolutamente provare, e che dimostra come anche un piccolo studio con le giuste idee possa rivoluzionare un genere che sembrava impossibile da innovare ulteriormente. E ricordate: LORO CI OSSERVANO! (Giocate e capirete…)

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