Phil Spencer attende particolarmente Uncharted 4

In un panorama videoludico falcidiato dall’odio generato dalla console war, che vede rispettivamente protagoniste della stessa il colosso nipponico Sony e la multimilionaria Microsoft, non sorprendono minimamente scontri verbali, e non, nati proprio col fine di mostrare a tutti quanto l’hardware acquistato sia migliore rispetto alla concorrenza. Purtroppo questa tipologia di pratica è tristemente all’ordine del giorno, coinvolgendo la maggior parte degli utenti, di tutte le età, ardentemente mossi nel difendere la propria scelta di vita e particolarmente propensi ad insulti nei confronti di chiunque spalleggi la causa opposta. Fortunatamente, di frequente, esponenti di rilievo delle due multinazionali hanno dato il buon esempio elogiando titoli first party particolarmente riusciti, tentando, almeno, di far apparire serena la competizione esistente. Proprio in queste ore è accaduta una situazione simile, in cui Phil Spencer, capo della divisione Xbox, ha elogiato Unchartend 4: A Thief’s End, definendolo, su Twitter, come uno dei propri titoli maggiormente attesi, ricevendo, però, accuse da parte di un fan Xbox di essersi già arreso alla sconfitta e di aver sventolato bandiera bianca. Ecco il tweet:

Phil Spancer, tra l’altro, aveva inserito nella propria lista dei titoli maggiormente attesi anche Gears of War 4 e The Division, sostenendo, appunto, di aspettarli con particolare impazienza. Ovviamente alla risposta del fan deluso dalle sue affermazioni, Spencer, come potete notare dal tweet, ha risposto affermando che tutti noi dovremmo applaudire un team in grado di eseguire qualcosa di speciale, identificando le persone, che sperano ardentemente nel fallimento di una casa di sviluppo, come non veri giocatori. Sempre in merito alla questione, è intervenuto Adam BoyesPublisher e Developer Relations presso Sony, in difesa di Phil Spencer, sostenendo che molti team first party realizzano grandi titoli, e noi tutti li dovremmo celebrare indipendentemente dalla piattaforma d’appartenenza, non tifare per il fallimento. Voi cosa ne pensate delle affermazioni degli esponenti delle due aziende? Siete d’accordo nel sostenere che, giustamente, qualsiasi titolo di valore deve essere positivamente considerato indipendentemente da quale console venga pubblicato?