Le sconfinate lande tecnologiche della realtà virtuale sono diventate, negli ultimi tempi, una nuova America che aspetta solo di essere colonizzata, e gli esploratori stanno letteralmente arrivando da ogni dove. Come ha già affermato Palmer Luckey, il creatore di Oculus Rift e fondatore dell’omonima azienda, le possibilità sono davvero infinite, e l’industria dell’intrattenimento lo sa decisamente bene: i mercati inesplorati offrono da sempre terreno fertilissimo per far crescere i propri guadagni. Al momento, il videogioco sta ancora testando i suoi limiti, cercando di ovviare a problemi quali la mancanza di feedback tattile e il motion sickness, quel senso di nausea dovuto al contrasto sensoriale di cui è vittima il nostro cervello nel momento che non riesce ad identificare la realtà con quella virtuale, e anche gli altri settori stanno provando a sperimentare, come ad esempio i The Rogue Initiative. Questo team è composto da una vera e propria élite di professionisti proveniente dai più svariati ambiti del settore, e condividono lo stesso obiettivo, ovvero quello di rendere la realtà virtuale una forma di intrattenimento completa e funzionante, puntando alla creazione di videogiochi, film e telefilm. Troviamo nomi del calibro di Pete Blumel, ovvero il producer dietro il mastodontico Call of Duty, il quale ha contribuito enormemente a trasformarlo in un fenomeno di massa, Cathy Twigg, che ha lavorato per la realizzazione dei capolavori DreamWorks quali Kung Fu Panda e Madagascar, e tanti altri professionisti da Activision, Amblin Entertainment, Pixar, Disney, Sony Pictures, ed MTV Films: insomma, un vero squadrone di veterani.
Il progetto nasce con un’estrema polivalenza di fondo, puntando a realizzare prodotti per svariate piattaforme, quali Sony PlayStation, Oculus, HTC Vive, Samsung GearVR, Netflix ed Hulu, che, attualmente, alcune di loro, si sono dimostrate essere tra le forme più popolari di intrattenimento, e grazie al personale che può vantare The Rogue Initiative, sono riusciti ad ottenere ingenti fondi da diversi investitori della Silicon Valley e non solo. Al momento si sa ancora poco sul loro lavoro, ma pare stiano allestendo le basi per la realizzazione di un action ad episodi, un thriller psicologico e un’avventura animata stilizzata. Il già citato Pete Blumel ha affermato di aver sempre amato l’idea di unire Hollywood e il videogioco tripla A, e ritiene che la realtà virtuale sia un’occasione perfetta per coronare questo sogno. Inoltre si sente sicuro del loro potenziale, grazie alle esperienze del suo team nella realizzazione di film e storytelling, e considera un nuovo traguardo poter includere ai loro strumenti l’uso dell’Unreal Engine 4. Più tempo passa, più velocemente l’idea della realtà virtuale, nuovissima e sempre sognata piattaforma per l’intrattenimento, assume una forma concreta e distinta. Non ci resta che augurare buona fortuna al neonato team dei The Rogue Initiative e sperare che il futuro che stanno sognando sia più vicino di quanto immaginassimo.
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