C’è solo un titolo che riesce a far parlare di se a ogni rilascio, facendo circolare la voce, infondata, che verrà tolto dal mercato e, come ogni volta, si farà acquistato da chiunque: Grand Theft Auto. Il quinto capitolo della Rockstar è sugli scaffali da più di due anni per console old gen e poco più di dodici mesi su PlayStation 4 e Xbox One, mentre su PC solamente dal 14 aprile scorso. Come al solito dopo le critiche per alcune scene violente (cercate GTA V torture scene per capire di cosa parliamo) il titolo è comunque rimasto in vendita, con il suo PEGI 18 a consigliare l’età. Se i suoi costi furono da record all’epoca (260 milioni tra sviluppo e marketing, battuti l’anno dopo da Destiny), il successo riscosso ha sicuramente ripagato l’investimento iniziale, con un miliardo di dollari incassato nei tre giorni successivi al lancio, superando ogni rivale. Con i dati relativi all’ultimo trimestre, Take-Two Interactive ha riportato i numeri relativi alle vendita di GTA 5: 60 milioni di copie in totale.
Dal mese di agosto a oggi sono state vendute 1 milione di copie al mese, dimostrando ottime vendite a lungo termine. Ma cosa permette alla creatura Rockstar di continuare a piazzare copie a questi ritmi? Sicuramente le versioni next-gen e PC hanno aiutato a mantenere alti i numeri mensili, ma ci sembra sbagliato non elogiare il continuo supporto della modalità online che, dopo l’aggiunta delle rapine, continua a introdurre novità (vi ricordate l’ultima?) gratuite e, soprattutto, gradite. Tra le gare multiplayer sempre più composte da wallride (corse sui muri fatte solitamente con auto sportive) e la storia davvero ben fatta, l’ultimo capitolo della saga Gran Theft Auto è riuscito a tenersi giovane e divertente. Nonostante i grandi numeri sembra difficile che il colosso riesca a intaccare il record di Tetris, videogioco più venduto di sempre con oltre 100 milioni di copie, ma comunque ha già lasciato un’impronta indelebile nei nostri cuori.