I Was a Teenage Lobot: Ron Gilbert e la sua incompiuta opera prima

Doveva chiamarsi I Was a Teenage Lobot e, se i vertici della Lucasfilm non avessero preferito puntare sullo script di Maniac Mansion,  oggi ne parleremmo come il primo videogame mai diretto dal grande Ron Gilbert. La rivelazione non giunge da un qualsiasi fan site legato alla sfera punta & clicca né tanto meno da un improvviso leak dell’ultim’ora, bensì dallo stesso sito ufficiale del game desinger statunitese che, evidentemente colto da una nostalgica epifania, ha scelto la giornata di ieri per rivelarne artwork originali e bozze di sceneggiatura.

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Punk dall’abbigliamento futuribile, risibili criminali lobotomizzati e una pianta di nome Chuck: il cast di I Was a Teenage Lobot trasudava del tipico humor dissacrante proprio del suo eclettico autore.

 

Come suggeriscono il curioso look dei suoi eventuali protagonisti e le prime battute dello script, il gioco avrebbe ricalcato soluzioni stilistiche e trame narrative care al dissacrante immaginario del suo autore, andando magari ad anticipare il brioso concept di classici quali Zak McCracken and The Aliens Mindbenders e Maniac Mansion. Lo stesso Gilbert ha d’altronde ammesso di aver nutrito grosse aspettative al riguardo per diverso tempo, salvo rimanere estremamente deluso dal successivo accantonamento del progetto.

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“In un futuro non lontano, un cervello umano verrà impiantato in un Robot. Non un cervello umano qualsiasi, ma quello di un criminale. Non quello di un criminale qualsiasi, ma quello di un particolare criminale… TU!” L’introduzione di I Was a Teenage Lobot lasciava già presagire il demenziale tono dell’avventura.

 

Sebbene colpiti dalla proposta, i dirigenti della compagnia optarono infatti per rimandare ogni decisione legata allo sviluppo di I was a Teenage Lobot ai giorni in cui Ron sarebbe diventato un membro effettivo della stessa, ma quando ciò avvenne essi preferirono affidargli lo sviluppo dello stesso Maniac Mansion, ritenuto da tutti molto più promettente e vendibile. Le rivelazioni di Gilbert hanno chiaramente suscitato un vespaio, tanto che in giro c’è già chi s’affretta ad organizzare petizioni volte alla riesumazione del progetto. L’ultima suggestione appare in tal senso legata a una futuribile raccolta fondi su Kickstarter da mettere prontamente a disposizione del designer.

Attivamente Impegnato nel settore editoriale dal 2003, ha scritto per le più note riviste videoludiche italiane, concentrandosi spesso nell'area Retrogaming. Dopo aver pubblicato il saggio Storia delle Avventure Grafiche: l’Eredità Sierra, svolge ruolo di docente presso l’Università degli Studi Link Campus di Roma in collaborazione con la Vigamus Academy rivestendo, in parallelo, la carica di Vice Direttore del mensile multipiattaforma V.