Il punto di forza dell’industria indie risiede nella varietà e nella creatività dei suoi artisti e sviluppatori. E’ possibile trovare davvero di tutto, e sotto molti aspetti, alcune opere sono state persino capaci di essere un centro d’attenzione che non ha nulla da invidiare ad un tripla A, come Undertale, ad esempio. Di conseguenza, sono tante le storie, personali e non, che popolano questa faccia dell’industria videoludica, ma per quante possiamo averne sentite, quando scopriamo che una casa di sviluppo come Team17, celeberrima creatrice di Worms, ha rivolto le sue attenzioni su uno sviluppatore indipendente di appena 16 anni, diventa davvero difficile rimanere del tutto indifferenti. Questo ragazzo si chiama Anthony Tan, vive in Australia, a Melbourne, ed è la mente dietro a Way To The Woods, un gioco realizzato con l’aiuto dei suoi amici Jarad Baker e Jeremy Warmsley, rispettivamente programmatore il primo e compositore delle musiche l’altro, dove impersoneremo un cervo, accompagnato dal suo piccolo cerbiatto, ed esploreremo un’ambientazione con una impronta a tratti surreale e tutti i pericoli che troveremo in esso. In origine era tutto partito da un disegno realizzato dallo stesso Anthony, che ha impressionato molto non solo l’autore stesso, il quale ha iniziato a fantasticare e a sfornare idee sul mondo che ha rappresentato in quell’immagine, ma persino il fondatore della Hello Games, nonché direttore e programmatore dell’atteso No Man’s Sky, Sean Murray, che ha tweettato alcuni screenshot del gioco senza nascondere un fortissimo entusiasmo per questo progetto. Tra le influenze citate da Anthony troviamo opere quali The Last Of Us oltre che film d’animazione come La città incantata e la Principessa Mononoke, entrambi del famoso Hayao Miyazaki.
Il tweet è arrivato persino alla casa di sviluppo Team17, rimasta così affascinata dal potenziale di questo progetto, che ha deciso di prendere la squadra di giovani ragazzi sotto la sua ala, permettendo loro di unirsi nel nome di Happy Bee, ed aiutarli a pubblicare il gioco: è un rischio accettare di supportare un gioco ancora così acerbo e giovane (in tutti i sensi) come Way to the Woods, ma è un rischio che hanno deciso di prendersi comunque, riponendo molta fiducia sul loro lavoro. E’ interessante scoprire lo spirito con cui questo ragazzo ha affrontato la propria sfida personale: egli ha ammesso di aver imparato praticamente tutto quello che sa grazie ai tutorial che ha trovato in giro per internet, dimostrando che se hai un’idea in cui credi e la volontà , puoi davvero fare qualsiasi cosa grazie al web, e tutto questo a soli 16 anni, un’età dove è difficile giostrarsela in un mondo così frenetico come quello del mercato videoludico e nel mentre lavorare sulla propria educazione e formazione scolastica; ma Anthony non sembra scoraggiato, anzi, è piuttosto entusiasta di lavorare con Team17, e si sta impegnando molto per realizzare il suo progetto, che vorrebbe portare sia su PC che console, anche se ancora lontano dall’essere maturo e pronto alla pubblicazione. Non ci resta che augurare buona fortuna a questi ragazzi: e pensare che molti di noi, a 16 anni, si sentivano grandiosi solo per aver installato Windows sul PC di mamma!
Clicca sulla copertina per leggere