La giustizia viene forgiata tra le ombre. Questo il motto – uno dei primi, almeno – richiamati da Ubisoft nei nuovissimi filmati promozionali di Assassin’s Creed Shadows. Perché sì, nelle ultime ore la software house francese ha reso disponibile per il pubblico di tutto il mondo una mole significativa di nuovi contenuti dedicati all’ultimo capitolo del celeberrimo franchise, Assassin’s Creed. A essere diffuso innanzitutto è stato uno story trailer inedito – con tutte le ovvie informazioni aggiuntive sulla storia – e poi molto altro materiale dedicato, invece, al gameplay vero e proprio. Insomma, di Assassin’s Creed Shadows abbiamo ricevuto un filmato digitalizzato sulla trama e poi registrazioni vere e proprie su sessioni di gioco in sé. Dato che al lancio ormai manca poco meno di due mesi (è previsto per il 20 marzo 2025, dopo alcuni rinvii dei quali vi abbiamo spiegato le motivazioni) siamo qui per l’ultima anteprima, pronti a illustrarvi tutte le novità che dovete conoscere.
Le ombre e la luce, la shinobi e il samurai, Naoe e Yasuke
Come già saprete, Assassin’s Creed Shadows segna per alcune meccaniche un ritorno al capitolo di Assassin’s Creed Syndicate, apprezzato da una ristretta cerchia di fedelissimi non solo per l’ambientazione (vittoriana) ma soprattutto per la presenza di una doppia figura protagonista. Era il primo titolo in cui a conti fatti il personaggio principale era intercambiabile con una controparte, grazie ai fratelli Evie e Frye. Ebbene, per Assassin’s Creed Shadows si tornerà ad adottare una soluzione di questo tipo, grazie alla possibilità di “scambiare” tra loro (ma le modalità dello “switch” devono ancora essere confermate con precisione) tra Naoe e Yasuke. Ora, non sappiamo davvero tutto sui protagonisti, ma lo story trailer rilasciato da Ubisoft ha confermato alcuni dettagli degni di nota.
È, per il Giappone di Assassin’s Creed Shadows, un periodo storico di apertura al mondo Occidentale. Con tutti i pericoli, le potenzialità e le insidie che ne derivano: su tutte, l’arrivo della polvere da sparo, se non ignota comunque del tutto inutilizzata, per tradizione storico-culturale, nel Giappone del XVI secolo. Ora, il trailer della storia ha riconfermato che Yasuke, il samurai nero coprotagonista dell’ultimo Assassin’s Creed, arriverà in Giappone proprio dall’esterno, come del resto lasciava intendere la specifica etnia. Ma con lui arriverà, appunto, tutta la pericolosità del mondo esterno, che si introdurrà con violenza in un contesto culturale da sempre chiuso, geloso delle proprie tradizioni e protezionistico, almeno per il periodo storico di riferimento. Pensate all’urto dell’Occidente nella recente serie anime di Netlifx, Blue Eye Samurai, e alla presenza devastante delle armi da fuoco, così avrete capito che cosa intendiamo.
Di interessante, dicevamo, c’è però la riconferma del doppio protagonista. Yasuke il samurai è uno dei due, e lui combatte in piena luce: nel senso che sia il trailer della storia che quello del gameplay ce l’hanno mostrato in azione alla luce del sole, armi gigantesche in pugno, contro orde di nemici. Per qualche motivo la sua presenza entrerà in contrasto con una delle fazioni principali della storia, dunque Yasuke – assieme a Naoe – farà ufficialmente parte dei buoni, anche se sospettiamo un’iniziale affiliazione templare, forse per certi versi “inconsapevole”. La presenza di Naoe sarà tuttavia necessaria a mantenere l’anima di Assassin’s Creed e dell’intera serie, e stiamo per spiegarvi perché.
Il gameplay di Assassin’s Creed Shadows sembra variegato, ma sarà anche profondo?
Assassin’s Creed Shadows, essendo un capitolo ufficiale del franchise, deve rispettare determinate caratteristiche per non risolversi in un semplice open world identico a tutti gli altri. Yasuke è dunque solo una parte del pacchetto – e ricorda, in verità, la potenza ma anche la “singolarità” del tutto specifica dell’Eivor di Assassin’s Creed Valhalla. Che sì, era un protagonista carismatico: ma era un assassino? Si comportava come un assassino, nel senso di un membro degli Occulti? Ecco allora che la presenza di Naoe in Assassin’s Creed Shadows sarà fondamentale, perché lei si comporterà, agirà e ragionerà precisamente come uno dei membri della tanto amata confraternita che vive nell’ombra per servire la luce.
C’è anche un’altra ragione che giustifica la presenza di un doppio protagonista. Per ammissione degli stessi sviluppatori, questa volta un eroe singolo, del quale cambiare sesso a piacimento tramite editor, non sarebbe stato sufficiente per dipingere in modo fedele le potenzialità belliche dell’epoca. Se ci pensate lo stile di Eivor in Valhalla era personalizzabile (almeno fino a un certo punto) ma comunque lo stile di combattimento era “violento”, benché si potessero aggiungere fasi stealth. Lo stile di Yasuke e Naoe è invece completamente diverso: l’uno agisce con violenza, alla luce del sole, con armi pesanti e affilate; l’altra è più simile alle assassine vere e proprie – è una shinobi! – dunque agisce di notte, si nasconde tra le ombre, attacca senza essere vista, e incarna così lo spirito che immediatamente associamo alla saga. Secondo gli sviluppatori, questi due stili di gioco non sarebbero stati credibili ed efficaci in un unico personaggio: ecco la ragione per le due presenze, tra le quali Assassin’s Creed Shadows ci chiamerà a “saltare continuamente” proseguendo nella trama. Il che promette di offrire più varietà, almeno potenzialmente, e dunque potrebbe funzionare.
Il gameplay in sé, stando ai video dedicati, sembra in effetti più che variegato rispetto alle ultime interazioni della serie. Ma è chiaro che sempre di video stiamo parlando. Qualcuno ha già iniziato a lamentarsi perché il modo in cui combatte Yasuke non è credibile, perché c’è squilibrio tra le sue offensive e i difensori, per le animazioni dei combattimenti, perché è maggiormente armato rispetto ai nemici; siamo sinceri, questi non sono aspetti che possano essere giudicati attraverso filmati, e in verità neppure con due o tre ore di gameplay diretto a disposizione. Qui c’è bisogno del gioco completo, e di trascorrerci almeno dieci ore: poi si potrà dire se in effetti Assassin’s Creed Shadows è un passo in avanti nella serie o se, piuttosto, cerca di mantenere in vita quello che ormai a tutti gli effetti giudicano (e noi crediamo ingiustamente) un cadavere.
Un aspetto però è giusto: sarà profondo, questo gameplay di Assassin’s Creed Shadows? Non possiamo saperlo, ma ad una prima occhiata sembra che Ubisoft abbia sì svolto il compito senza particolare brio. Naturalmente ci saranno segreti, miglioramenti, personalizzazioni di cui ora non possiamo sapere nulla; la speranza è che Assassin’s Creed Shadows abbia una sua anima, una sua direzione chiaramente definita e riconoscibile. Qualcosa di buono sembra arrivare dalla gestione stessa dell’open world, così come è stato mostrato nel gameplay e nella storia: basta punti di interesse ogni dieci metri, e predilezione per mappe ampie e curate dal punto di vista naturalistico. Meno cose da fare, quindi; ma più memorabili. E questo dovrebbe bilanciare il sovraffollamento fine a se stesso dell’Inghilterra di Eivor. Forse.
Assassin’s Creed Shadows arriverà tra due mesi. Per ora il materiale fornito da Ubisoft ha riconfermato alcune certezze, ma anche diversi dubbi. Sappiamo che il nuovissimo Assassin’s Creed avrà due personaggi, e che questi due personaggi avranno il compito (delicato, fragile) di incarnare due modalità di gioco diversissime, l’una all’arma bianca, coraggiosa, a tratti esagerata (il samurai); l’altra delicata, stealth, furtiva, notturna (la ninja/shinobi). Su tutto questo aleggia il dubbio che si tratti dell’ennesimo Assassin’s Creed identico ai precedenti, fatta salva l’ambientazione Giapponese, che negli ultimi anni del resto è diventata una vera e propria moda nel mondo videoludico, o comunque è tornata con particolare insistenza (questo potrebbe decretare un ulteriore valore di Assassin’s Creed Shadows, come anche il suo tallone di Achille). Per quanto ci riguarda, restiamo fiduciosi e anche un po’ incuriositi circa le possibilità dell’ultimo capitolo del franchise. Abbiamo però anche dei dubbi, circa l’interesse generale della trama e la gestione dell’open world – siamo disposti a soprassedere, infatti, su un gameplay conservativo, se tutto il resto però funzionale, divertente e degno dei tempi moderni. Staremo a vedere: restate sulle nostre pagine!
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