“Chi mai fermera’ la follia che nelle strade va, Chi mai spezzera’ le nostre catene, Chi da quest’incubo nero ci risvegliera’, chi mai potrà?” Sono queste le prime parole che mi sono venute in mente una volta partita la cut-scene iniziale della demo di The First Berserker Khazan. So bene cosa state pensando, e lasciate che vi legga nel pensiero: no tranquilli non siamo davanti ad un nuovo gioco basato sul celebre manga di “Hokuto No Ken” (noto qui da noi col nome di Ken il guerriero NdR), anche se alcune scelte stilistiche fatte dal team, richiamano molto quell’iconografia. Dopo l’ottimo Lies of P, ecco arrivare dalla Corea del Sud, un’altra nuova proprietà intellettuale, basata questa volta non su di una celebre favola, ma su uno dei franchise più famosi nel mercato asiatico, chiamato Dungeon Fighter Online.
The First Berseker Khazan è uno spin-off single player, ambientato 8 secoli prima degli eventi di DFO, nel misterioso continente di Arad e racconta la storia di Khazan, il primo Berserker. La demo da noi provata inizia col protagonista gravemente ferito, che procede lungo uno stretto passaggio montuoso incatenato ed esangue dentro ad un calesse. D’un tratto da uno degli alti picchi che circondano la strada, si stacca un pezzo di parete che franando travolge Khazan e i soldati che lo stavano scortando. A primo impatto, sembra che gli sceneggiatori abbiano studiato molto bene la letteratura di genere, sacrificio, redenzione, pietà, rapporto dell’uomo con l’inevitabilità della morte, son solo alcune delle tematiche su cui si poggia lo script. Nulla di particolarmente nuovo intendiamoci, ma sarà molto interessante capire da quale prospettiva avranno scelto di approcciarle. Per quanto riguarda la narrativa, ci fermiamo qui, dato che non vogliamo spoilerarvi troppo l’intreccio messo in piedi dal team di sviluppo. Ad ogni modo, non preoccupatevi, perché non vi servirà avere una conoscenza approfondita della serie principale, per comprendere la storia scritta per questo prequel/spin-off.
The First Berserker Khazan: dalla Corea del Sud arriva un nuovo souls-like
Nonostante gli sviluppatori abbiano più volte ribadito nel corso dei mesi passati, che il gioco non è per nulla un nuovo souls-like ma bensì un action-GDR hardcore, purtroppo va detto, che hanno preso in prestito dal genere talmente tante di quelle idee, che risulta davvero difficile non classificarlo come tale. Intendiamoci, chi vi scrive apprezza questa categoria di giochi, ma va sottolineato come arrivati al 2025, quest’ultima inizi ad essere piena di esperienze interattive e quindi praticamente satura. Giusto per fare un’esempio delle meccaniche prese in prestito, la spada che dovrete trovare e ricomporre sparsa in giro, per la mappa, ha la stessa funzione dei falò presenti nei souls. Riposandovici infatti, il giocatore potrà potenziare i parametri di Khazan, oltre a recuperare vita. Purtroppo però così facendo, farete tornare anche in vita tutti i nemici uccisi in precedenza nell’area. Ogni volta che morirete, inoltre, perdere tutte le lacrime di sangue (alias le anime) accumulate dai nemici e dovrete tornare sul posto in cui siete morti per recuperarle, dato che vi serviranno per potenziare poi il vostro personaggio. E a proposito di sangue, preparatevi perché in questo gioco, ne scorrerà parecchio! Il livello di gore infatti è piuttosto alto anche se lo stile grafico scelto, un po’ smorza l’impatto a livello visivo.
Il combat-system prevede tre tipologie di attacco e due di difesa: nello specifico leggero, pesante e caricato, con quest’ultimo potrete spezzare la guardia dei nemici più corazzati e se siete fortunati riuscirete anche a stordirli per qualche secondo. Le mosse difensive invece consistono, nella classica parata e nella schivata laterale. Proprio come avviene nei vari souls-like, anche qui dovrete fare molta attenzione alla barra della stamina, in quanto una volta giunta a zero non sarete in grado di attaccare né tantomeno di difendervi per alcuni secondi. Inoltre nel gioco potrete combattere utilizzando un’ampia gamma di strumenti di morte, tra cui citiamo armi doppie, lance e spadoni. Ovviamente tutte ampiamente potenziabili!
Discorso analogo vale anche per le numerose corazze reperibili nel corso dell’avventura. Ciascuna delle armi che userete dispone di svariate abilità che possono essere combinate fra di loro, in modo da personalizzare il proprio stile di combattimento ed adeguarlo alle sfide che sarete chiamati ad affrontare. A differenza di altri esponenti del genere creato da FromSoftware, qui la storia è molto più evidente ed esplicita, rispetto a quanto siamo stati abituati in passato. Da questo punto di vista infatti, The First Berserker Khazan si discosta molto da qualsiasi altra opera giocata prima di lui in questo particolare sottogenere. La direzione artistica scelta dagli autori mette in mostra un mondo oscuro e sull’orlo del collasso, invaso da potenti demoni, e dove sembra quasi non esserci più un posto per la razza umana. Lo sguardo quasi assente del protagonista, che sembra non aver più nulla da perdere, se non la propria stessa vita, tende a rafforzare ulteriormente il senso di urgenza e pericolo a cui ci si trova davanti.
Combattimenti all’arma bianca in un mondo distopico
Il design dei mostri e dei nemici non ci ha particolarmente colpito durante il nostro provato in quanto risultano tutti abbastanza anonimi e piatti, ma trattandosi di una demo, è facile che molte cose nel gioco completo potrebbero essere diverse. D’altronde quest’ultima è una cosa che capita abbastanza spesso! Sempre parlando del lato artistico, va detto come la scelta del cel-shading risulti molto azzeccata per il tipo di storia che gli autori hanno scelto di raccontare. Graficamente parlando il gioco si difende molto bene, grazie ad un motore grafico capace di portare su schermo un’ottima quantità di dettagli: in particolare ci hanno molto colpito le ambientazioni che abbiamo avuto modo di esplorare.
Ottimo anche il comparto dell’effettistica particellare, con esplosioni, scintillii e bagliori davvero ben realizzati. Molto bella e realistica da vedere anche la neve che ricopre la prima area del gioco presente nella demo. Discorso a parte lo merita il design del protagonista, letteralmente incastonato a metà strada fra Gatsu (il protagonista del manga Berserk NdR) e Ken il guerriero: lo stile scelto per tratteggiare Khazan è davvero ottimo, e assolutamente in linea con il tipo di atmosfera che permea l’opera. Il livello di sfida offerto dal gioco non risulta particolarmente settato verso l’alto, ma comunque dovrete fare attenzione perché gli errori vi verranno fatti pagare caro.
Come accade in altri giochi appartenenti a questo filone, anche qui, dovrete memorizzare molto bene i pattern di attacco dei vostri avversari o il Game Over sarà inevitabile. La mappa di gioco invece non è piena di scorciatoie o bivi come ci si potrebbe aspettare, anche se ovviamente non mancano all’appello nemmeno loro. In generale il design dei livelli, si alterna fra zone più complesse ed altre che son semplicemente dei corridoi o almeno così son strutturate nella porzione di gioco provata da noi. L’esplorazione non risulta mai noiosa e le scorciatoie accorciano davvero la strada che effettivamente poi si andrà a percorrere. Ottimo anche il comparto sonoro, con musiche che accompagnano egregiamente l’azione su schermo. Buono anche il doppiaggio inglese, con voci perfettamente coerenti coi rispettivi personaggi.
In definitiva la nostra prova ci ha convinto solo in parte, perché purtroppo l’opera prima di questa software house vive di luci e ombre. Da un lato abbiamo un’ottima direzione artistica e un buon comparto tecnico, dall’altro abbiamo un’esperienza che non risulta così fresca e nuova come dovrebbe accadere quando si sta giocando ad una nuova proprietà intellettuale. Restano poi, molti dubbi sulla qualità finale dell’intreccio narrativo di The First Berserker Khazan, visto e considerato che l’incipit non parte esattamente da premesse originalissime ma per dare un giudizio più approfondito in merito, dovremmo necessariamente attendere che il titolo arrivi sul mercato. Ad ogni modo, se stavate cercando un’opera interattiva che in qualche modo richiamasse l’iconografia del manga di Berserk, allora dovrete sicuramente dargli una possibilità. Al contrario, se il dark fantasy non vi è mai piaciuto e se mal sopportate i personaggi presenti in questo tipo di opere allora, forse dovreste orientare altrove il vostro sguardo. Senza contare poi che Neople è la prima volta che si cimenta con un gioco single-player e soprattutto fortemente story-driven, fattori quest’ultimi che potrebbero incidere non poco sulla qualità finale sia della sceneggiatura, che dell’intero videogioco. Ultima cosa, ma non per importanza, ci ha lasciato molto perplessi la scelta di realizzare uno spin-off prequel, di un franchise non solo che già esiste ma che appartiene ad un genere completamente diverso da quello scelto per questa nuova iterazione della saga. Anche perché un conto è realizzare giochi pensati per il multiplayer online, un altro è realizzare dei giochi single-player, fortemente incentrati sul raccontare una storia. Nonostante le perplessità espresse sin qui, non vediamo l’ora di poter mettere le mani sul gioco, quando uscirà su PC e console current-gen il prossimo 27 marzo 2025, salvo ovviamente rinvii dell’ultimo minuto. Nel frattempo, preparate l’armatura e affilate le spade è quasi ora di andare a caccia di demoni.
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