Uncharted 4: Naughty Dog chiarisce l’importanza delle opzioni di dialogo

Lentamente, per tutti i fan e possessori di PlayStation 4, si avvicina la data d’uscita (26 aprile) di uno dei titoli più attesi dell’anno in corso. Stiamo ovviamente parlando di Uncharted 4: Fine di un Ladro, ultimo titolo sviluppato dalla celeberrima Naughty Dog, che parrebbe essere, dalle recenti dichiarazioni di Neil Druckmann, co-director del gioco, il capitolo finale della storica serie. Nonostante aleggino grandi perplessità sul proseguo della saga, il nuovo Uncharted sembrerebbe essere l’episodio più innovativo dell’intero brand. Infatti, pur mantenendo il medesimo spirito e concept di gioco, il titolo vedrà l’implementazione di feature che, effettivamente, prese singolarmente non appariranno come sinonimo di innovazione, ma che, se adeguatamente introdotte, potrebbero rappresentare un perfetto mix capace di migliorare e al tempo stesso perfezionare il già rodato sistema di base. La prima innovazione riguarda il rampino, già ampiamente utilizzato sia nei vari Arkham che in Just Cause, fornendo un minimo di verticalità alle mappe di gioco, permettendo ai gamers di modificare sensibilmente l’approccio in battaglia. L’altra aggiunta, che tra l’altro è risultata essere la più discussa, riguarda l’inserimento delle opzioni di dialogo, che, in questo caso, sarebbero utili a lasciar spazio al giocatore la scelta della risposta ritenuta più adatta.

Proprio a proposito delle scelte multiple e del tipo di utilizzo, è intervenuto, il nostro amatissimo, Neil Druckmann, chiarendo prontamente che il team sta sviluppando Uncharted e non Mass Effect. Infatti, Neil, ha continuato sostenendo che Uncharted 4 ha una storia molto precisa e un finale ben delineato, che risulta essere davvero definitivo per il franchise. Tutto il team, ha aggiunto Druckmann, ha pensato che delle opzioni di dialogo avrebbero permesso ai giocatori di sentirsi decisamente più partecipi e immersi nella storia del titolo. Infine, il co-director, ha concluso affermando che è particolarmente spassoso osservare Nate, e conseguentemente il giocatore, scegliere quale storia raccontare per prima discutendo con Sam delle sue passate avventure; è in casi come questi, afferma Druckmann, che avere delle opzioni di dialogo può rendere l’esperienza più interattiva e coinvolgente. Voi cosa ne pesate di queste affermazioni? Ritenete che la decisione di implementare le scelte multiple siano un’ottima opportunità per lasciare spazio ai giocatori di stabilire liberamente l’andamento del dialogo? Oppure sostenete che molto probabilmente questa idea non si sposa alla perfezione con lo stile di Uncharted?

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