Originariamente pubblicato nel 2009, Tales of Graces f Remastered, che ora torna in una forma migliorata, è da sempre considerato uno dei migliori videogiochi del franchise di Namco Bandai Entertainment. Pensata per essere una sorta di risposta a Final Fantasy, in Giappone Tales of è un franchise ben più considerato di quello del concorrente. D’altronde, non è semplice legare la propria storia proporzionalmente a quella dell’altro team nipponico più famoso del Sol Levante, come non è insolito vedere una riproposizione, ora, di un caposaldo del genere. Accade, dunque, qualcosa di ovviamente speciale, ovvero l’arrivo di un videogioco che, al tempo, piacque molto perché seguiva una storia matura ma, al tempo stesso, fanciullesca e beata. Si potrebbe dire, pensate un po’, che Tales of Arise deve tantissimo a Tales of Graces sotto ogni sfumatura.
Come mai affermo questo? Beh, semplicemente perché entrambi raccontano di storie complesse, intricate, in cui tutto è appeso sul filo del rasoio e c’è poco da fare per chi cerca qualcosa di bello, dal mondo. Ma soprattutto, perché Tales of Graces f Remastered aggiunge due epiloghi aggiuntivi alla storia base, rimpinguando a dovere un finale che ricordiamo assolutamente perfetto e dal grande impatto. A distanza di così tanto tempo dall’ultima volta, quindi, si ha una pubblicazione decisamente più curata. Nelle oltre cinquanta ore necessarie per giungere ai titoli di coda, Tales of Graces f Remastered risulta speciale, esulando dai problemi giù arcinoti paventati all’epoca.
Cosa rende speciale questa versione, dunque? Un sistema di combattimento rinnovato e più fluido? C’è. Una storia sempre bella con aggiunte speciali? I fan, considerando il prezzo davvero basso per un’operazione del genere, dovrebbero farci un pensierino? La risposta è affermativa. Come già raccontato nella nostra recensione di Tales of Symphonia, altra grande pubblicazione del franchise di Tales of, queste operazioni fungono per preservare adeguatamente cosa è uscito in passato e si è perso tanto della sua magnificenza. Ora che questa problematica è rientrata, e sottolineerei finalmente, soprattutto per merito di operazioni di questo tipo, ritornare a toccare con mano Tales of Graces è un po’ come tornare al 2009 e immobilizzare il tempo e attendere.
Attendere che il tempo, tuttavia, porti cose nuove. Ed è ciò che fa esattamente questo nuovo, ricco, speciale ritorno. Non potevamo aspettarci di meglio da un nuovo corso simile, né tanto meno energie così ben spese per un capitolo che non serve soltanto da nuovo punto di arrivo, ma da un nuovo inizio anche in vista dei prossimi progetti dedicati a Tales of da parte di Namco Bandai Entertainment.
La grande epopea di Tales of Graces
Ad averci sempre colpito molto di questo capitolo della serie è la storia. In un modo o nell’altro, in qualsiasi modo la si potesse vedere, parlava anche di noi e non lo sapevamo, per via della sua profondità e di quanto ha trasmesso al prossimo. In un pianeta lontano e rigoglioso, Ephinea, tre giovani si ritrovano a crescere troppo in fretta e a non godersi la loro gioventù. Stiamo parlando di Richard, Asbel e Sophia, costretti a lasciare la loro casa a causa di una minaccia brutale che, però, li insegue fino al confine del mondo, e che ora minaccia di annientarli.
Non potendo spoilerare completamente il racconto, Tales of Graces f Remastered, esattamente come il capitolo originale, non cambia la storia in nessun modo ma la riempie positivamente, arricchendola e dandole lo spessore giusto. Quindi, ora assume un altro tipo di significato grazie ai due epiloghi che rappresentano in modo significativo una maturazione totale del racconto. Sebbene siano passati molti anni, il tipo di narrazione non è mutato e non si è in qualche modo frastagliato; è rimasto ancora piacevolissimo e godibile per gran parte delle sue vicende, riuscendo a colmare una storia che necessitava comunque di un qualche ritocco maggiore senza tuttavia influire negativamente sulla sua potenza emotiva.
Il rapporto tra Richard, Asbel e Sophia è certamente il piatto migliore del prodotto in ogni sua forma. Lo si comprende sin dall’inizio per via della potenza che viene messa in campo, appunto, e dal racconto che si fa sempre più maturo e di grande impatto via via che si rafforza e cambia. Adeguato a un contesto che riesce nel complesso tentativo di risultare armonioso, Tales of Graces f Remastered rappresenta una gran bella prova del lavoro finale del titolo in ogni sua sfaccettatura.
Migliorare un gameplay dal… sistema di combattimento
Come altri esponenti del franchise, Tales of Graces è un JRPG vecchio stampo. Però, se pensaste di impersonare anche gli altri membri del party, potreste restarne delusi, perché qua la palla è interamente data ad Asbel, che è un po’ il personaggio principale delle vicende al pari dei suoi amici. Cosa migliora dal passato, non cambiando diametralmente come invece mi sarei aspettato, è il sistema di combattimento, che sorregge in modo significativo la prosecuzione dell’avventura. In questa occasione, infatti, la proposta è arricchita da un gioco immediato in cui si combatte a viso aperto: niente turni, solo dinamismo e tanta praticità. Crescendo, i giovani accumulano maggiore praticità, che possono adoperare in seguito per abbattere i boss. Nel sistema di combattimento, la parte migliore del pacchetto offerto da Namco Bandai Entertainment, c’è la possibilità di attaccare e di difendersi, per poi usare simultaneamente delle abilità speciali e, infine, parare. È sempre bene avere qualche gelatina di mela in più nell’inventario, proprio per ovviare a problematiche legate al mantenimento della sfida e la perdita di salute.
Certo, serve un po’ di tempo prima di apprendere adeguatamente il tutto, di capire in che maniera arrivare a un obiettivo che appare insormontabile, ma la produzione esorta a prendersi il tempo necessario per arrivare alle situazioni senza fretta e con coscienziosità. Difficilmente esistono pubblicazioni che riescono ad accontentare chiunque, ma Tales of Graces f Remastered, grazie ai miglioramenti apportati nel gameplay per quanto concerne il sistema di combattimento, attualmente assume un ruolo specialissimo sotto il versante ludico in ogni sua componente.
In tal senso, la progressione è ben focalizzata sul miglioramento dei personaggi, che avviene autonomamente. Ciò che è bene comunque osservare con attenzione, è il cambiamento radicale che si riflette nel miglioramento completo della progressione, ora decisamente maggiormente fluida. C’era il rischio di rendere la pubblicazione piuttosto piatta, ma da questo punto di vista, tuttavia, si riesce a trovare un ottimo ammodernamento tra il passato e il presente. Da segnalare, in tal senso, l’inserimento della pausa durante i combattimenti, che riesce a organizzare in modo efficace anche l’utilizzo degli elementi all’interno dell’inventario.
Un videogioco ricco ed enorme sotto ogni punto di vista
Anche se l’ho trovato poco elegante, avere un obiettivo sempre fisso sullo schermo aiuta a non perdersi nel vasto mondo proposto dall’avventura. In questo caso, Tales of Graces f Remastered riempie il giocatore di tanta esplorazione da usare a suo piacimento e di una moltitudine di situazioni casuali che è impossibile ignorare, tra cui i combattimenti utili per accrescere l’esperienza.
Si tratta, tuttavia, di un mondo assolutamente vivo ed enorme, composto da aree portuali e tanto altro. Il viaggio si può continuare quando si preferisce e muta ogniqualvolta non ce li aspetta. Nel lasciare qualcosa al giocatore, questo capitolo del franchise regala momenti intensi tra i vari personaggi. Nelle tante località proposte, dunque, è facile lasciarci il cuore anche per via dell’incontro con dei nuovi protagonisti, con cui si possono legare rapporti sinceri. Complice una delle più belle composizioni musicali della serie, questa magia diventa ancora più d’impatto. E ciò che riesce a coinvolgere ulteriormente, inoltre, è la composizione di elementi insiti all’interno del progetto.
Tales of Graces f Remastered, anche dal punto di vista visivo, regala scorci incredibili, arricchiti da un art direction di primissima fattura, capace di avvolgere quanto di colpire in modo improvviso il giocatore. È questo genere di approccio che adoriamo, perché esalta anche gli ottimi elementi mostrati durante l’avventura, una delle migliori del franchise sotto tutti i punti di vista.
Tales of Graces f Remastered è la versione migliore attualmente disponibile del titolo del 2009. L’esperienza, arricchita da una storia intensa e particolareggiata, riesce nel complesso compito di esaltare i personaggi principali e di portarli là dove non si aspetterebbe nessuno. Oltre a risultare maturo, il racconto è capace di esaltare in modo significativo il rapporto tra i personaggi e le loro crescita. Un videogioco che, sicuramente, potrebbe piacere molto a coloro che cercano una produzione analoga a Tales of Arise e a componimenti ludici simili.
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