Secondo quanto annunciato nel corso delle recenti ore, Mark Zuckerberg si è trovato al centro di una polemica per i cambiamenti apportati al sistema di fact-checking di Facebook, che prima si affidava a verificatori professionisti, ma ora è passato a un approccio più orientato alla comunità, suscitando un dibattito sull’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni. La svolta di Zuckerberg in questa direzione sarebbe stata dettata dalla necessità di sostenere gli interessi politici e di favorire il presidente eletto Donald Trump. Per chiarire la situazione, l’amministratore delegato dell’azienda ha recentemente partecipato a un popolare podcast e, parlando della recente mossa, non ha esitato a criticare Apple e la sua mancanza di innovazione.
L’ossessione per Apple sembra non placarsi: recentemente Mark Zuckerberg ha partecipato al podcast di Joe Rogan e ha parlato della sua decisione di optare per informazioni gestite dal pubblico e del contraccolpo che ha ricevuto per questo. Se da un lato ha giustificato e condiviso la fiducia nel suo approccio, dall’altro ha espresso la sua opinione sul fatto che Apple non abbia fatto nulla di grande o significativo negli ultimi anni e l’ha attaccata per la sua mancanza di motivazione. Secondo la dichiarazione di Zuckerberg:
È da un po’ che non inventano nulla di grandioso. È come se Steve Jobs avesse inventato l’iPhone e ora, 20 anni dopo, se ne stessero seduti. E in realtà, credo che anno dopo anno, non sono nemmeno sicuro che stiano vendendo più iPhone a questo punto. Credo che le vendite siano in calo.
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