Solo Leveling 2 First Look: Sung Jinwoo è tornato più spietato, più cattivo…più forte!

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La seconda stagione di Solo Leveling è uno degli appuntamenti più importanti e attesi della stagione anime invernale e, in generale, di tutto il 2025. Dopo il successo clamoroso, forse anche inaspettato, della prima stagione, disponibile su Crunchyroll con tanto di doppiaggio Italiano, l’anime, basato sulla serie di light novel sonyon sudcoreana scritta e illustrata da Chugong, è pronto a fare il suo trionfale e attesissimo ritorno. I ragazzi di A-1 Pictures sono chiamati alla prova di forza, alla consacrazione, con una seconda stagione che promette a dir poco scintille, grazie all’introduzione di tanti nuovi personaggi e, soprattutto, perché porta su schermo alcune delle tematiche narrative più intriganti della storia.


Inutile dirvi che, da grande estimatore del progetto, mi sono fiondato subito alla visione del primo episodio, disponibile con sottotitoli (la versione doppiata arriverà in un secondo momento) dallo scorso 4 gennaio e, seppur con qualche giorno di “ritardo”, sono pronto a tirare le somme su questo graditissimo e attesissimo ritorno. Vi faccio subito uno spoiler? Mamma mia! Ho pensato esattamente questo al termine della visione della prima puntata di questa nuova stagione. Non potrebbe essere diversamente. La seconda stagione di Solo Leveling, Arise From the Shadows, è partita decisamente col botto, per ritmi e tematiche, e sono veramente curioso di scoprire come il tutto verrà gestito nei prossimo appuntamenti.

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Il “nuovo” Sung Jinwoo piace a tutti (e a tutte)

Solo Leveling 2: risorto dall’oscurità

La seconda stagione di Solo Leveling si colloca, narrativamente parlando, molto vicino agli episodi della prima. Sung Jinwoo è ormai sempre più forte, ma l’eco delle sue gesta sta iniziando a rimbombare in tutta la comunità. Come può un “misero” classe E compiere imprese simili? Il focus di questo primo episodio è ancora una volta questo, con il protagonista, ormai cambiato parecchio anche nell’aspetto (per la gioia delle compagne di classe della sorella del giovane), chiamato – ancora una volta – a mettere in gioco la sua verità per poter portare a casa la pelle. Le grosse gilde sono, ormai, all’erta. I top “player” di grado S iniziano ad affacciarsi all’orizzonte e la missione di Sung Jinwoo, quella di diventare sempre più forte al fine di ottenere per completare uno dei Gate più pericolosi e difficili in circolazione e ottenere la pozione di guarigione per curare la madre, molto malata, prosegue spedita.

La nuova stagione parte, così, subito col botto: Sung Jinwoo si appresta a completare un Gate di basso livello, di ordinaria amministrazione, ma in realtà si ritrova coinvolto in una situazione drammatica. Il Gate di classe D, infatti, si trasforma a sorpresa in un Red Gate, un minacciosissimo dungeon in cui l’unica speranza di uscire dalla missione è quella di trovare e uccidere il boss di zona. Il vero problema è che, sin da subito, gli Hunter si accorgono che la missione sembra essere di grado altissimo. Sulla scena, infatti, fanno la loro apparizione i minacciosi Ice Elves, alcuni dei nemici più forti e spietati mai visti in giro. Inutile dirvelo: la situazione, da qui in avanti, degenera non poco e Sung Jinwoo, che come al solito decide di stare dalla parte dei più deboli prendendosi “cura” dei giocatori più scarsi del gruppo, è costretto ancora una volta a mettere in gioco la propria verità pur di poter portare a casa la missione.

Il temibile leader degli Ice Elves fa la sua comparsa?

Un inizio scoppiettante

Come avrete già capito, la seconda stagione parte subito col botto. Durante la visione di questi primi minuti in compagnia con le nuove fatiche di Sung Jinwoo sono letteralmente schizzato dalla sedia, varie volte, e non soltanto per la spettacolarità audiovisiva dello show. Solo Leveling 2 si mostra subito realizzato in maniera più cosciente e con maggiore convinzione rispetto alla prima stagione, e lo si capisce subito, anche e soprattutto grazie a una regia strepitosa e una direzione tecnica di primissimo livello. A rubare la scena, infatti, è anche un ritmo scoppiettante, che caratterizza un primo episodio in cui, lo ribadisco, gli argomenti e gli eventi si susseguono con una velocità impressionante, dando vita a un episodio che sembra che si e si chiude in un battito di ciglia. Il ritmo incalzante, però, non sacrifica i contenuti. Durante questo assaggio, infatti, viene fatto un buon lavoro di riassunto e vengono anche gettate le basi per un futuro potenzialmente radioso, reso tale anche dall’introduzione di nuovi personaggi potenzialmente interessanti e che non vediamo l’ora di osservarli in azione.

Il vero epicentro della storia, però, rimane Sung Jinwoo. Questo primo episodio ha ribadito e sottolineato, ancora una volta, la potenza autoriale di un personaggio sulla carta “dozzinale”, un protagonista se vogliamo canonico degli “isekai” più moderni, ma la realtà è che dietro alla spietata maschera che indossa, Sung Jinwoo rimane uno dei personaggi meglio scritti e concepiti degli ultimi tempi nella sfera degli anime. Questi primi minuti in compagnia di Solo Leveling 2 hanno infatti sottolineato l’importanza narrativa del personaggio, che continua a crescere, migliorare, diventare quasi una sorta di “bug” nel mondo, una vera e propria arma letale, in modo silenzioso, quasi spaventoso. Il focus della narrazione è dunque ancora lì, intorno a quello che è il simbolo di una produzione che non nasconde la sua voglia di essere volutamente esagerata a violenta, senza filtri, ampliando, anzi, a dismisura la dimensione di questo tratto, portandola su standard ancora più in sù, su un’asticella che continua a impennarsi anche sotto il profilo della durezza anche dei temi affrontati.

Qual è il vero “livello” di forza del protagonista?

Red… Blood!

In questo pezzo ho usato la parola “scoppiettante”, non a caso, diverse volte. L’ho pensato spesso anche durante la visione, e gran parte della provenienza di questa idea è dovuta anche dalla potenza cromatica e audiovisiva che accompagna questi nuovi episodi. I ragazzi di A-1 Pictures sembrano veramente essersi superati, sotto tantissimi aspetti. Il primo aspetto su cui voglio soffermarmi è quello delle animazioni. Lo studio di animazione ha saputo ripartire dall’ottimo materiale della prima stagione migliorandone in toto l’esperienza, con animazioni fluidissime e spettacolari che rendono i tanti scontri ancor più belli da vedere e, soprattutto, “crudi”, trasmettendo così allo spettatore tutta la violenza e la potenza di combattimenti che stanno salendo lentamente, ma inesorabilmente, di intensità.

Anche sul piano meramente visivo il lavoro svolto risulta di ottimo livello. Lo studio A-1 Pictures ha deciso di puntare su una palette cromatica più accesa, con colori tipo il rosso e il blu che risultano violentissimi, accesi, che rendono il quadro generale quasi contrastante rispetto alla natura dei temi trattati. In particolare, durante lo scontro con gli Ice Elves, il contrasto tra il bianco delle neve della location del Gate e il rosso del (tanto) sangue versato è il simbolo di questa scelta, che trovo a dir poco azzeccata. Due parole anche sulla soundtrack: l’opening di LiSA è, come sempre, un vero e proprio treno in corsa e, in generale, le tracce selezionate per questo nuovo viaggio sembrano essere disegnate apposta per dare all’anime una marcia in più sul piano della spettacolarità.


In definitiva, il primo episodio della seconda stagione di Solo Leveling è un vero e fiume in piena. La nuova stagione è partita decisamente col botto, con il protagonista (e i nuovi comprimari) chiamati subito all’azione, in un episodio a dir poco spettacolare, che getta le basi per una nuova tornata di appuntamenti che si preannunciano a dir poco scoppiettanti, chiaramente riuscendo a tenere l’asticella della qualità sempre su questi livelli. Per il momento, comunque, livello completato a pieni voti per A-1 Pictures e tutta la produzione.


 

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