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Tencent afferma che essere finiti nella lista nera degli USA è stato un “malinteso”

Tencent, uno dei principali conglomerati tech al mondo, che investe fortemente anche nei videogiochi, è recentemente finito nella black list del governo statunitense, ritenuto collegato all’esercito cinese.


Questa designazione de parte del Pentagono non comporta sanzioni specifiche, ma scoraggia le aziende americane dal trattare con i suoi membri.
La “lista nera” trae origine da un ordine esecutivo del 2020, che impediva alle aziende statunitensi di investire in società con legami con l’esercito cinese. Le azioni di Tencent sono scese fino al 7% in seguito alla notizia. Tencent ha investito in più di 800 aziende: tra queste, una partecipazione in Epic Games e azioni di Activision Blizzard, Ubisoft e non solo. Ricordiamo che di recente aveva acquisito la quota di maggioranza di Kuro Games, team di Wuthering Waves.

Oltre a Tencent, anche un’altra azienda, CATL (produttore di batterie), è stata aggiunta all’elenco delle società che si ritiene abbiano legami con l’esercito cinese.

Parlando con The Verge, un portavoce di Tencent ha detto che intendeva rispondere alle designazioni.

Ha dichiarato Danny Marti, portavoce di Tencent in un comunicato, che si tratta di un malinteso e l’azienda cinese non è un fornitore militare:

“Non siamo un’azienda o un fornitore militare. A differenza delle sanzioni o dei controlli sulle esportazioni, questo elenco non ha alcun impatto sulla nostra attività. Lavoreremo comunque con il Dipartimento della Difesa per risolvere qualsiasi malinteso”.

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