Freedom Wars Remastered Recensione: il ritorno della hit PlayStation Vita

Freedom-Wars-Remastered

Acclamato alla sua uscita, circa 10 anni fa, il gioco sviluppato da Dimps e Japan Studio rappresenta – per molti – uno dei punti piรน alti toccati da PlayStation Vita tanto da diventare uno dei migliori esordi di un gioco first party sulla console portatile di Sony (quasi 200 mila copie nella prima settimana di uscita in Giappone). Ora, Freedom Wars si appresta a fare il suo ritorno sotto etichetta Bandai Namco su PC, PlayStation 5, PlayStation 4 e Nintendo Swich in un’edizione rimasterizzata che promette di offrire prestazioni e risoluzione migliorate (fino a 4K e 60fps su PC e ammiraglia Sony). Abbiamo avuto modo di mettere alla prova la Remastered e di verificare con mano se le promesse sono state mantenute. Quindi, mentre attendiamo lโ€™uscita ufficiale – fissata al 10 gennaio – ecco per voi la nostra recensione.


freedom wars
Un “rapitore” in azione

Per il bene comune…

Lโ€™anno รจ il 102013. Dopo una misteriosa catastrofe che ha decimato la popolazione mondiale, lโ€™umanitร  si รจ riorganizzata per vivere in societร  piรน piccole definite Panopticon.ย  Queste sono in costante lotta tra loro per accaparrarsi risorse: cibo, minerali eโ€ฆ cittadini. Data la scarsitร  di risorse disponibili, i vari panopticon si sono riorganizzati secondo i dettami di un socialismo particolarmente radicale. Tutti devono contribuire alla sopravvivenza e al benessere collettivo e alla supremazia sugli altri.

In un mondo cosรฌ organizzato, dove ogni minima risorsa รจ pesata al millesimo, il solo fatto di venire al mondo costituisce un reato. Lo si puรฒ espiare servendo il proprio Panopticon per lโ€™equivalente di un milione di anni di prigionia. Una pena riducibile di pochi decenni alla volta partecipando a operazioni di sabotaggio contro i panopticon rivali, o di salvataggio dei cittadini alleati rapiti dalle enormi bestie biomeccaniche note come โ€œabductorsโ€.

Dato che ogni cosa viene considerata una risorsa, e dato che lโ€™organizzazione statale non perde occasione di presentare il conto, quando allโ€™inizio della storia il nostro personaggio colpito a sorpresa perde la memoria (espediente narrativo per rimetterci nei panni del novellino), veniamo puniti con la degradazione a un ordine inferiore e al reset degli anni di prigionia da scontare: di nuovo un milione.

freedom wars remastered bandai namco 10
La pena per aver perduto la memoria: 1.000.000 di anni

Chiaro che il team di sviluppo abbia svergognatamente saccheggiato dagli scritti del filosofo Jeremy Bentham, colui che per primo formulรฒ nel 1791 il concetto di Panopticon, e in parte da 1984 di Geroge Orwell o da Battle Royale di Koushun Takami.

Per quanto personalmente trovi interessante lโ€™idea di analizzare piรน approfonditamente le implicazioni di una societร  cosรฌ costituita e piรน nel dettaglio delle contraddizioni logiche che ivi si celano, non รจ ahimรจ questa la sede adatta per poterne parlare. Ad esempio: cosa succede se un condannato non riesce a espiare abbastanza anni di servizio prima di tornare in libertร ? Come puรฒ il nostro panopticon pretendere i servigi dei condannati se li priva letteralmente anche dei diritti di camminare, correre, sdraiarsi o interagire? Sono domande destinate a restare senza risposta. Almeno in questa sede.

freedom wars remastered bandai namco 1
L’anno รจ il 102013, รจ il centoduesimo secolo

Freedom Wars Remastered: combatti per la tua libertร 

Dopo aver illustrato per sommi capi le premesse narrative (che ben poche sorprese riservano a coloro che abbiano una minima dimestichezza con opere letterarie, cinematografiche o manga di vario genere), possiamo concentrarci sul succo della faccenda: il gameplay. Dโ€™altronde, se Freedom Wars ha riscosso una certa attenzione nel 2014 su PlayStation Vita un motivo deve pur esserci, no? Subito una premessa: il gioco rimane del tutto immutato rispetto alla controparte originale e ne rappresenta un upgrade squisitamente grafico con texture piรน dettagliate e risoluzione migliorata.

Moltissime delle recensioni dellโ€™epoca lo hanno raccontato come un Monster Hunter-Like. In effetti, con i capitoli della serie Capcom usciti fino a quel momento qualche punto lo condivide anche. Di certo lo spirito da โ€œcaccia al mostro piรน grossoโ€ non gli manca. In questo caso, a fare da bestioni colossali ci pensano i โ€œrapitoriโ€ o โ€œabductorsโ€ giร  menzionati prima: speciali macchine messe a punto dai vari panopticon che hanno lo scopo di rastrellare cittadini le cui capacitร  sono ambite. Compito nostro – quasi sempre – abbattere le biomacchine e recuperare i superstiti.

Perchรฉ lโ€™impresa riesca, in Freedom Wars ci verranno forniti due gadget essenziali: un automa personale che ci seguirร  ovunque sia per offrire supporto in battaglia che per riferire alle autoritร  eventuali nostre infrazioni al codice penale (punite con un incremento di pena). A tal proposito, gli anni di galera funzionano come una barra exp โ€œal rovescioโ€, piรน ridurremo la quantitร  di anni di carcere sulle nostre spalle piรน ci avvicineremo al soddisfacimento dei requisiti di accesso al livello superiore col quale ottenere il diritto (parleremo di questo dopo), di utilizzare armi migliori, di avere al nostro fianco companion meglio attrezzati e via dicendo.ย 

freedom wars remastered bandai namco 27
Una delle battaglie piรน impegnative nelle prime ore di gioco

Il secondo gadget essenziale per ogni peccatore รจ il โ€œrovoโ€, un rampino che ci permette di agganciarci alle superfici e proiettarci verso di esse per acquisire una migliore posizione strategica. Non solo, esistono tre tipi di rovi: catturanti, difensivi e curanti. Il rovo catturante ci permette di agganciare il nemico e trascinarlo a terra (innescando una breve fase di stun durante la quale infliggere danni gratis); il rovo curante puรฒ essere utilizzato per ricaricare la barra salute dei compagni (che altrimenti puรฒ ricaricarsi lentamente col tempo), e il rovo difensivo ci permette di erigere barriere dietro le quali riparare per preparare la prossima mossa. Insomma, il rovo definisce il playstile. รˆ sullโ€™utilitร  del rovo che i dev vollero porre lโ€™accento al lancio nel 2014.

Da questo punto di vista, dunque, lโ€™approccio al gioco รจ tutto sommato basilare e adatto anche a neofiti non proprio avvezzi al genere. Le cose si fanno piรน interessanti – o almeno, danno questa impressione – quando entrano in gioco le โ€œstruttureโ€ e la personalizzazione delle armi.

freedom wars remastered bandai namco 20
Il “giardino cella”, giร  il nome mette angoscia

Ogni risorsa conta

Come giร  anticipato qualche paragrafo addietro, in Freedom Wars Remastered bisognerร  lottare per riconquistarsi da subito i diritti piรน elementari: sedersi, sdraiarsi, camminare o accedere a determinate aree della cittร  fortificata sono tutte azioni non consentite e anzi sanzionate se non prima ne viene rivendicato il permesso dallโ€™autoritร  centrale.

Unโ€™autorizzazione che i piani alti ci concedono in cambio dei nostri โ€œpunti dirittoโ€, la valuta di gioco. Ottenere specifici diritti, inoltre, rientra – insieme allโ€™abbassamento della pena – tra i requisiti da soddisfare per il passaggio da un livello al successivo. Lโ€™accesso a livelli superiori (denominati C.O.D.) ci permetterร  di accedere ad equipaggiamento migliore da utilizzare in battaglia. Anche il comportamento degli NPC nei nostri confronti sarร  leggermente migliore a ogni passaggio di livello.

freedom wars remastered bandai namco 13
Automi guardiani: il panopticon ha occhi e orecchie ovunque

Nei paragrafi precedenti abbiamo accennato ad alcune informazioni di base circa il gameplay. Qui รจ il caso di approfondire meglio prima di passare a ulteriori spiegazioni. Come abbiamo detto, avremo il compito di contribuire al benessere del nostro panopticon offrendoci โ€œvolontariโ€ per alcune operazioni pericolose. La struttura di Freedom Wars funziona dunque per โ€œmissioniโ€.

Il comando centrale dirama un ordine, noi lo accettiamo e veniamo spediti sul campo di battaglia (unโ€™arena chiusa). Sul posto, con lโ€™ausilio di 3 companion nel party, dovremo far a pezzi gli abductor e recuperare cittadini. Nel farlo, riusciremo anche a raccogliere determinate risorse. Al termine dellโ€™operazione, nel debriefing, verremo ricompensati con uno sconto di pena e un carico di punti diritto. Potremo anche decidere di trattenere parte delle risorse collezionate, mentre altre – quelle di livello superiore a quello a noi consentito – verranno donate alla collettivitร  in modo coatto. Risorse e cittadini saranno poi indispensabili in specifiche strutture accessibili dai menรน di gioco nella nostra cella. Fornendo le risorse adeguate, e affidando il compito al cittadino giusto, potremo potenziare il nostro equipaggiamento aggiungendo effetti come danni aumentati, maggiore velocitร  di movimento, effetti secondari e via dicendo.

freedom wars remastered bandai namco 9
Perry Propa: la sua voce diventerร  presto insopportabile

Carino, ma…

Lโ€™idea dellโ€™originale (e quindi di Freedom Wars Remastered) รจ quella di offrire unโ€™esperienza che si divida equamente tra narrazione e azione ponderata. La componente strategica, almeno in modalitร  single-player, risulta parecchio modesta se paragonata al resto. Nel giro di pochissime ore le novitร  lato gameplay si sono giร  esaurite, mentre la trama procede a spizzichi e bocconi.

Anche se gli obiettivi missione risultano diversi, sul campo di battaglia ci si ritrova a fare sempre le solite cose: mira, spara, aggancia, salta, ripeti. Certo, bisognerร  aggiustare la strategia sulla base delle creature da abbattere, ma il core system rimane invariato. Poche anche le arene: deserto, distretti urbani in rovina, sotterranei eccetera, sono stati pensati per offrire un minimo di varietร  soprattutto agli scontri in multigiocatore.

freedom wars remastered bandai namco 11
Il nostro automa: supporto in battaglia e spia per le autoritร 

Anzi, proprio allโ€™esperienza multiplayer sembra votata lโ€™intera opera. Fin dal primo momento – quando cioรจ ci viene chiesto di scegliere di quale Panopticon facciamo parte – si capisce giร  che Dimps e Japan Studio avessero in mente di sfruttare le stesse meccaniche viste in (ad esempio) Ingress o Pokรฉmon Go (Niantic, 2012 e 2016).

I gamer di origine giapponese finiranno con lo scegliere il panopticon corrispondente alla loro prefettura, tutti gli altri andranno โ€œa simpatiaโ€ (io ho scelto Miyagi perchรฉ mi ricordava il personaggio di Pat Morita in The Karate Kid). La dinamica che questi meccanismi vorrebbero innescare รจ quella del senso di appartenenza. Infatti: maggiori le risorse donate al proprio panopticon, maggiore la posizione in classifica generale dello stesso. Il sistema risulta perรฒ intrinsecamente impari dato che, se per caso la distribuzione dei gamer tra le fazioni fosse iniqua, a trarne vantaggio sarebbero inevitabilmente i distretti con il maggior numero di abitanti.

Dal punto di vista squisitamente tecnico, invece, cโ€™รจ ben poco da appuntare. Freedom Wars Remastered restituisce su postazione fissa unโ€™esperienza nata per la portabilitร  (le missioni sono anche piuttosto brevi). La qualitร  delle texture e la fluiditร  dellโ€™azione risultano decisamente di livello superiore che in passato. Fanno eccezione – purtroppo – alcune fasi piรน concitate dove poi si finisce pure con lโ€™ingarbugliare lโ€™inquadratura.

La trama รจ chiaramente ispirata da ben piรน famose opere che hanno per oggetto mondi distopici (lโ€™abusato romanzo Battle Royale di Koushun Takami รจ un esempio) rappresentando dunque una variazione sul tema i cui punti originali sono perรฒ insufficienti a coprire il ricorso a un numero spropositato di clichรฉ (spoiler senza contesto: la ricerca del padre, il personaggio crudele che si rivela cuore dโ€™oro, lo sbruffoncello con un passato difficileโ€ฆ) il ritmo piuttosto lento poi non puรฒ certo migliorare troppo la situazione. Anche l’assenza del multiplayer – al lancio – potrebbe essere un grosso disincentivo per qualcuno.


L’originale di oltre 10 anni fa รจ stato apprezzato ai tempi della sua uscita. Freedom Wars Remastered, oggi, paga lo scotto di essere la riproposizione 1,5:1 di quello stesso gioco. Un’ottimo lavoro di restyling puรฒ forse bastare per richiamare all’appello gli appassionati della primissima ora, ma non certo a coprire alcuni difetti piccoli e grandi. Trama poco ispirata e gameplay presto stantio rappresentano i due piedi d’argilla dell’intera impalcatura. Tiene bene invece la struttura delle missioni. Avendo in mente una fruizione in portabilitร , i dev hanno pensato di mantenere cicli tutti sommato brevi e completabili – durante le fasi impegnative – al massimo in mezz’oretta. Peccato che perรฒ al lancio della remastered mancherร  uno dei punti focali dell’originale: il multiplayer arriverร  solo in un secondo momento.


 

V MENSILE
Clicca sulla copertina per leggere
V008 Mensile