DanDaDan Recensione: una surreale baraonda

Disponibile su ben tre piattaforme streaming la prima stagione del nuovo anime tratto dal manga di Yokinobu Tatso

DANnatamente estroso, DAllo spiccato tocco pop, DANzante sui confini dellโ€™occultoโ€ฆ รจ DanDaDan! Bizzarro sin dal suo titolo, questo nuovo anime รจ realizzato dallo studio Science Saru con la regia di Fลซga Yamashiro. La serie รจ la trasposizione audiovisiva dellโ€™omonimo manga di Yukinobu Tatsu, pubblicato settimanalmente sulla rivista digitale Shonen Jump +, dove ha riscosso notevole successo. Proprio in virtรน della sua popolaritร  che in Asia, precedentemente alla messa in onda televisiva, i primi tre episodi sono stati distribuiti nei cinema con il titolo DanDaDan: First Encounter. Tale evento รจ stato replicato anche in Italia ad opera di Pom Anime che ha proiettato il tris di puntate in alcune sale selezionate. In controtendenza alla prassi, questa prima stagione รจ stata rilasciata in simulcast su ben tre piattaforme streaming: Netflix, Crunchyroll ed il canale ANiME GENERATION di Amazon Prime Video. Sulle prime due รจ disponibile anche in versione doppiata, con direzione e cast vocali differenti, mentre la terza lo pubblica in versione originale sottotitolata, curata da Yamato Video. Sebbene il primo cour sia appena terminato, รจ stata giร  annunciata la seconda stagione, prevista per il 2025.


Ken Takakura e Momo Ayase sono due liceali agli antipodi. Lui, nerd appassionato di UFO e teorie complottiste, รจ scettico nei confronti del sovrannaturale. Lei ragazza popolare, crede che esistano i fantasmi, ma non gli alieni. Uno strampalato incontro – scontro porterร  i due a scoprire cheโ€ฆ hanno entrambi ragione! Iniziano cosรฌ le loro rocambolesche e bislacche (dis)avventure tra spiriti, extraterrestri ed amori adolescenziali.

DanDaDan
Rocambolesche fughe e situazioni improbabili sono all’ordine del giorno in DanDaDan.

Una fusione occulta

Una serie dal titolo singolare ed enigmatico, che racchiude in sรฉ un fascino strampalato e plurivalente, sintesi ideale per questo poliedrico anime. Il vero significato di โ€œDanDaDanโ€ รจ ancora avvolto nel mistero, sul quale lo stesso autore, Yukinobu Tatsu, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Ciรฒ nonostante, da un passaggio del manga, sembrerebbe che il termine sia connesso a vari elementi culturali e mitologici che fanno da dovizioso background alle avventure di Ken e Momo. Le teorie, comunque sono molteplici, tra queste in particolare merita menzione il fatto che tale parola derivi da un’onomatopea giapponese utilizzata per evocare immagini di movimento rapido e dinamismo, aspetto che ben descrive la vivacitร  turbinosa che caratterizza il prodotto. Altrettanto quotata lโ€™ipotesi che si riferisca ai concetti di dualitร  e confronto, rispecchiando non solo lโ€™oggetto centrale della serie, la duplice lotta contro alieni e yokai, ma anche lโ€™amichevole contrapposizione trai due protagonisti. Proprio come gli spiriti ed gli extra-terrestri il senso del titolo รจ a suo modo occulto, anzi per rimanere in tema โ€œOkarunโ€, ma non รจ cosรฌ peregrina la possibilitร  che sia volutamente polivalente, un eclettico gioco di parole e di accezioni, riflesso della sua polimorfa struttura. DanDaDan, infatti, coniuga brillantemente diversi generi in una miscela originale ed esplosiva. Commedia, Azione, Horror e Fantascienza si combinano con un tocco di romanticismo, regalandoci unโ€™accattivante opera che esula dai consueti schemi. Lโ€™elemento innovativo non consiste negli argomenti trattati, ma nella loro commistione, che risulta al contempo insolita, opulenta e ben orchestrata. In questo universo caleidoscopico e stravagante non manca, tuttavia, una nota di realismo. Una verosimiglianza discreta, nascosta nei meandri dellโ€™assurdo, che si manifesta primariamente nel ritratto degli adolescenti. Il loro linguaggio, i comportamenti e le modalitร  con cui interagiscono sono uno spaccato abbastanza fedele dei liceali giapponesi. Di contro sono spesso gli adulti ad apparire piรน eccentrici e caricaturali, un paradosso che contribuisce al particolare equilibrio narrativo della serie, che oscilla ambivalente sul filo della sospensione dellโ€™incredulitร . I personaggi, in ogni modo, non risultano mai eccessivamente stereotipati, pur rimanendo conformi a determinati modelli e clichรฉ. I protagonisti ed i loro principali comprimari sono ben caratterizzati, ognuno con una propria personalitร  distintiva e complessa, impreziosita da alcune stramberie che ne esaltano il lato comico.

Negli ultimi anni, gli studi di animazione hanno prestato sempre maggiore attenzione nel proporre adattamenti audiovisivi che rispettino fedelmente l’opera originaria. La serie DanDaDan segue questa filosofia, pur presentando alcune differenze rispetto al manga di Tatsu. Le modifiche apportate comprendono principalmente l’eliminazione o l’alterazione di alcuni riferimenti culturali, in particolare pop- nipponici, e la semplificazione o mitigazione di certe scene. Queste revisioni, che in alcuni casi rasentano piccole censure, sono in buona parte giustificate da diverse ragioni. In primo luogo, le regole di trasmissione televisiva vigenti in Giappone, che sono piuttosto restrittive riguardo a certi contenuti, nondimeno la necessitร  di adattarsi a un diverso medium, conferendo un taglio piรน comico ed internazionale, rendendo la serie piรน accessibile. In ultimo entrano in gioco persino questioni politico-legali. Il cambiamento delle fattezze della navicella aliena, originariamente copia del Millennium Falcon di Star Wars, e la modifica del volto di Barack Obama in un politico anonimo sulla rivista di Ken, infatti, possono essere ricondotti a tali motivi. Nonostante ciรฒ lโ€™essenza di DanDaDan permane nel complesso inalterata, come lo รจ il suo vorticoso ritmo. La narrazione รจ dinamica e scorrevole, capace di mantenere una fluiditร  coinvolgente anche negli episodi di transizione per merito della sua struttura ben definita e dei dialoghi vivaci. Il suo brioso intreccio bilancia plasticamente azione, umorismo e dramma in modo naturale creando un ottimo equilibrio tra momenti di alta tensione e sequenze piรน leggere ed umoristiche. Questa prima stagione termina interrompendo lโ€™arco narrativo da poco iniziato, lasciandoci con un misterioso cliffhanger ad alta tensione. Una scelta inusuale, poichรฉ solitamente, si tende a concludere un cour limitandosi ad introdurre nebulosamente la saga successiva, seppur sovente utilizzando lโ€™espediente del colpo di scena.

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Il variegato cast di protagonisti.

ย DanDaDan: pluridimensionalitร  animate

Science Saru ci regala un anime dallโ€™estetica accurata e vibrante, con un inconfondibile tocco pop. Un prodotto di alta qualitร , realizzato, come da prassi per le opere nipponiche, combinando sapientemente tecniche di animazione digitale e classica. Pur mantenendo il peculiare stile artistico di Yukinobu Tatsu, i disegni presentano linee piรน levigate e maggiori dettagli, con un risultato leggermente piรน raffinato e morbido rispetto al manga. Colori vividi, il taglio delle inquadrature e la fluiditร  dei movimenti convergono in una dimensione audiovisiva esuberante, dalla viscerale espressivitร . Spettacolari le sequenze dโ€™azione, caratterizzate da un superbo dinamismo e da una coreografia che esalta abilmente la tensione narrativa. Non meno coinvolgenti le scene drammatiche, come le storie della Turbo Nonna e dell’Acrobata dai Capelli Setosi, cariche al contempo pathos, intensitร , ma anche di delicatezza, aspetti che ne amplificano la potenza e lโ€™impatto emotivo. Un apprezzabile contributo spetta alla colonna sonora, curata da Kensuke Ushio, la quale oltre ad essere coinvolgente, si distingue per la sua notevole versatilitร  che le permette di passare da toni drammatici a quelli piรน leggeri e umoristici, fin talvolta a sovrapporsi. La versione remixata della celebre “William Tell Overture” di Gioachino Rossini, nellโ€™undicesimo episodio, รจ un esempio di questa sua duttilitร , regalandoci un entusiasmante ed incalzante inseguimento. Interessanti i due doppiaggi, poichรฉ entrambi nelle loro differenze, vantano un ottimo livello delle performance interpretative ed una buona fedeltร  alle voci originali.

Dissimulato dalla sua apparente semplicitร  ed ironia, DanDaDan racchiude significati profondi e pluridimensionali, offrendo una riflessione sulle complessitร  dell’esistenza umana e delle relazioni interpersonali. Lโ€™esplorazione tematica si dirama in un elaborato reticolo, che attraversa principalmente il concetto dโ€™identitร , sia individuale che collettiva, la crescita personale, amicizia ed amore, nonchรฉ redenzione e sopravvivenza. Il tutto arricchito e contestualizzato dallโ€™elemento soprannaturale/fantascientifico, specchio di paure e di desideri reconditi dell’animo, ma soprattutto metafora per i piรน oscuri misteri della condizione umana. Le entitร  e gli eventi paranormali presenti nella storia costringono i personaggi ad indagare nei meandri dell’ignoto, mettendo in discussione le loro percezioni e prospettive. I protagonisti sono costantemente in bilico tra il mondo reale e quello sovrannaturale, tra la loro โ€œnormalitร โ€ di liceali ed i loro poteri, un duplice dualismo che riflette i loro conflitti interiori e il desiderio di trovare stabilitร  tra le due dimensioni della loro esistenza. Anche gli spiriti e gli alieni, nella loro alteritร , si misurano su un piano fondamentalmente antropico in una feroce ed al contempo assurda lotta per la sopravvivenza. Una battaglia che in alcuni casi, come le giร  citate Turbo Nonna ed Acrobata dai capelli setosi, intreccia il dolore allโ€™espiazione, conferendo all’opera una profonditร  emotiva inaspettata, che si dipana sulle dinamiche dell’empatia e della redenzione. Ciรฒ รจ conseguenza del fatto che i sentimenti, in special modo amore ed amicizia, rivestono un ruolo di primโ€™ordine in questa, analizzati in modo discreto, ma diretto ed esplicito. In questo contesto l’ironia che permea l’intera narrazione, oltrepassa la sua funzione comica di genere, trasfigurandosi in un estroso contrappunto alle tematiche piรน serie, sottolineando la capacitร  della serie di riflettere sulle contraddizioni e assurditร  della condizione umana. Sebbene non sia il focus primario dellโ€™opera, DanDaDan affronta anche il tema del confronto tra tradizione e modernitร . Attraverso i suoi riferimenti culturali, nonostante le modifiche applicate nellโ€™anime, Dandadan riesce comunque a mantenere un legame con le radici culturali giapponesi, pur proiettandosi in un contesto piรน globale. Questa dicotomia viene approfondita non solo attraverso richiami e citazione, ma anche nella contrapposizione tra gli yokai, gli spiriti popolari nipponici, e gli alieni, emblema del futuro e della tecnologia avanzata.


Stravagante come il suo nome, lโ€™anime DanDanDan si presenta come un estroso caleidoscopio di generi e tematiche, dallโ€™attrattiva tanto bizzarra, quanto irresistibile. Trasposizione nel complesso fedele del manga di Tatsu, riesce a mantenere la sua essenza originaria pur adattandosi alle esigenze di un medium differente, che le ha richiesto diverse โ€œpiccoleโ€ modifiche. Valorizzata da unโ€™alta qualitร  tecnica lโ€™opera รจ una fusion strampalata, ma equilibrata, caratterizzata da una narrazione dinamica ed una vivace comicitร , che ci regala una serie appassionante e ricca di sfumature. Attraverso la lente del soprannaturale e del fantastico, infatti, DanDaDan intesse dualitร  e confronto, realismo ed assurdo, in un raffinato gioco di opposti dai significati sottesi che esplora gli abissi dell’animo. Un titolo indiscutibilmente interessante nellโ€™attuale panorama dellโ€™animazione giapponese.


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