Secondo quanto svelato recentemente, quest’anno T-Mobile ha subito un’immensa pressione ed รจ stata sporadicamente coinvolta in controversie. Che si tratti di un ripetitore che l’azienda sta cercando di costruire, di tattiche di vendita poco trasparenti o di gravi violazioni dovute a negligenza da parte dell’azienda, il fornitore di servizi di telecomunicazione ha avuto difficoltร a sostenere la sua reputazione costruita da tempo. Ora, l’azienda starebbe affrontando un’altra causa in cui un cliente sostiene che l’azienda ha addebitato all’utente tariffe ingannevoli e non ha rivelato completamente i costi dell’operatore. I querelanti sostengono che la tassa viene presentata dall’azienda come un onere obbligatorio mentre, in realtร , si tratta di un aumento di prezzo presentato come un onere imposto dal governo a causa della sua denominazione ingannevole. Questa falsa rappresentazione ha suscitato un dibattito in cui l’azienda รจ stata accusata di aver messo in atto pratiche di fatturazione ingannevoli che violano le leggi sulla protezione dei consumatori.
L’accusa sottolinea come gli addebiti servano a incrementare le entrate di T-Mobile ma vengano presentati come tasse e importi richiesti dal governo sulle bollette quando, in realtร , la tassa รจ puramente discrezionale. T-Mobile, a sua difesa, ha fatto notare che sul sito web la tassa RPTR รจ specificamente menzionata come costi operativi, spese legate all’infrastruttura di rete e non come oneri imposti dal governo.
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