Che i grandi titoli videoludici siano di ispirazione ad altre successive creazioni, è cosa ben nota, e non avviene solo in questo settore dell’entertainment. Il team Polaris Quest, interno al colosso Tencent, ha infatti appena annunciato Light of Motiram, un nuovo survival-open-world che sembra arrivare da una produzione di grosso calibro da parte del colosso cinese, ma ha un aspetto ben più che familiare. Al primo approccio che abbiamo avuto con il lancio del trailer ufficiale appena rilasciato, questo titolo ci è sembrato decisamente un incrocio tra il mondo di Guerrilla Games, Horizon, Monster Hunter e Palworld, in quanto i fondali della serie di Sony PlayStation sono stati uniti a elementi tratti dal secondo e terzo titolo menzionato, e simili, con un mondo dominato da creature mech. Ma scopriamo passo dopo passo cosa abbiamo visto in questo breve trailer, e quali sono state le nostre reazioni.
Light of Motiram: niente di nuovo sotto il sole (e tra i mech)
Cosa sappiamo finora di questo nuovo open world? Light of Motiram si presenta come un action-adventure in terza persona, che include anche elementi survival, di cui però non abbiamo alcuna informazione sul protagonista o i protagonisti principali. Nessun personaggio ha ricoperto una posizione focalizzante in questo primo trailer, che comunque si pone come primissimo incipit al gioco, una semplice infarinatura di quanto ci attende nel titolo che, al momento, non ha alcuna data di uscita definita. Tornando al titolo in questione, in queste brevissime immagini abbiamo visto come i personaggi si muovono tra diverse tipologie di panorami: da lande desertiche ad ampi spazi innevati, fino a foreste selvagge e rigogliose, panorami che ci hanno ricordato parecchio quelli delle vaste terre che Aloy ha attraversato nei due capitoli della saga di Horizon. A differenza di Aloy però, qui non sembra esserci una forte presenza di protagonismo, forse perché potremo personalizzare il nostro personaggio, senza che sia il team di sviluppo a determinarlo?
Non lo sappiamo ancora, ma possiamo dedurre che anche in questo caso gli abitanti del mondo di Light of Motiram appartengano a una tribù, che deve affrontare i pericoli di mostri mech incredibilmente grossi e simili alle Macchine di Horizon. Il gioco tra l’altro ricorda molto la produzione di Guerrilla Games non solo nelle meccaniche di gioco, ma anche e soprattutto nell’estetica di queste enormi minacce meccaniche, e nelle ambientazioni lussureggianti. Difficile dire di più al momento, ma di sicuro dopo aver visto questo primo trailer la sensazione di ripresa netta del calco lasciato dal lavoro di Guerrilla Games è evidente e innegabile. Sappiamo anche che uscirà su Steam, dove ha già una pagina ufficiale, mobile e console Sony (come annunciato qui nella nostra news), ma senza data di uscita. Scopriremo anche questo dettaglio più avanti.
Macchine antagoniste e comprimarie
Un aspetto diverso rispetto alle avventure di Aloy sta nella presenza del supporto per la co-op fino a 10 giocatori, facendo sì che diversi amici possano collaborare per sconfiggere le macchine ribelli e le minacce che ci attendono. Sarà previsto anche il cross-play, consentendo ai giocatori di collaborare indipendentemente dalla piattaforma utilizzata, molto utile e funzionale. Non sappiamo se l’avventura che ci verrà proposta si potrà basare anche sulla risoluzione di enigmi, o se presenterà marcate componenti survival che dovremo tenere d’occhio, ma di sicuro ci sarà tanta azione e combattimento, oltre che interazione con le creature più docili e che saranno dalla nostra parte. Differentemente da Horizon, e in maniera più simile alle meccaniche di gameplay proposte da Palworld, anche qui i personaggi potranno interagire in maniera diretta con macchine innocue e creature che potranno darci una mano nel corso delle nostre missioni, facendoci sorvolare deserti e aiutandoci negli scontri con macchine molto più grandi.
A proposito di scontri, non sappiamo quanto potrà essere vario il mondo delle armi e dell’equipaggiamento che avremo a disposizione, ma di sicuro abbiamo intravisto sia armi per scontri corpo a corpo, sia a lunga distanza, come archi in quest’ultimo caso, e lance e coltelli nel primo. Sappiamo però che ci saranno parecchi momenti di crafting e l’interfaccia sembra abbastanza completa, ma in maniera ordinata al contempo. Teoricamente, da quanto abbiamo compreso dal video di gameplay trailer, rilasciato nella lingua madre del team, prendersi cura del proprio avatar sarà importante, quindi anche le stats vitali saranno importanti e dovremo prenderci cura dell’ambiente circostante, per modificarlo e migliorarlo, al contrario di quanto avviene in Horizon, ma in maniera più vicina a Palworld e Monster Hunter. Anche l’esplorazione dunque sarà importante, così come il recupero di risorse e l’interazione con le creature mech a nostro supporto.
Umani e mech in costante relazione
Quest’ultimo aspetto citato, ossia l’interazione con le creature che popolano il nostro mondo in Light of Motiram, è molto importante, in quanto viene sottolineato come siano di fondamentale importanza sia nei momenti esplorativi e di attraversamento del territorio, per via terrestre e aerea, sia in fase di combattimento. Di questa seconda fase del gameplay abbiamo visto pochi sprazzi di gioco, nel corso dei circa 16 minuti di gameplay trailer, tra cui un solo scontro vero e proprio contro un mech nello specifico: ci è sembrato piuttosto interessante, a livello di ritmo di scontro, ma non ci è ancora chiara l’azione effettiva di aiuto da parte delle macchine comprimarie in queste fasi. Abbiamo osservato in particolare il nostro avatar mentre si batte contro il suo nemico, ma la durata è stata troppo esigua per poter dare un giudizio più completo ed esteso, avendo esteso molto più il contenuto alla fase di esplorazione, crafting e spostamenti nel mondo di gioco.
In questa prima visione del gameplay di Light of Motiram ci ha colpito in particolare anche il comparto estetico e il tasso di dettaglio del mondo in cui ci troviamo: sì le somiglianze con grandi titoli videoludici già lanciati nel mondo dell’intrattenimento, ma non possiamo negare che anche questa produzione sotto l’ala di Tencent non sia dettagliata e meritevole di attenzione. ICome già anticipato, l’ambientazione spazia dalle foreste tropicali ai deserti aridi, fino alle cime innevate, offrendo una vasta gamma di scenari da esplorare. Una caratteristica distintiva del gioco è anche il sistema di costruzione basato su fisica realistica e verosimile, che permette ai giocatori di creare strutture complesse soggette a forze fisiche simulate; questo aggiunge un livello di sfida e creatività alla costruzione di rifugi e fortificazioni, una delle attività che rientrano sotto il sopracitato “cappello” di crafting.
Light of Motiram mostra delle evidenti somiglianze forti con giochi molto famosi e con ampio riconoscimento del pubblico, e anche il genere non si allontana da titoli del calibro di Horizon, Palworld e Monster Hunter, con le stesse idee di base e la sensazione che per certi aspetti il calco ripreso sia piuttosto forte. Che sia la classica strategia per cercare di ottenere consensi da parte del pubblico di giocatori e vendere più facilmente il prodotto, facile, ma non l’unica risposta: Light of Motiram unisce diverse caratteristiche dei tre titoli sopracitati in maniera ampia, per mostrarci in questo primo gameplay trailer la sensazione di avere per le mani, in futuro, un’avventura open world con tratti rubati dal genere survival e gestionale, attività di crafting, e le immancabili interazioni di incontro-scontro (a seconda che siano antagonisti o comprimari) con tanti mech di diversa tipologia e forma. Il comparto grafico e il tasso di dettaglio del mondo di gioco sembra davvero buono, ma solo con ulteriori dettagli in futuro e concrete dimostrazioni di restituire contenuti di alto livello, potremo valutare se si tratta di qualcosa di nuovo e fresco, in realtà, o se sarà un’esperienza troppo simile a sentieri videoludici già tracciati nel corso del tempo.
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