Baldur’s Gate 3 alla Milan GamesWeek 2024: quattro Chiacchiere con Devora Wilde

Il grande successo di Baldur’s Gate 3 su PC e soprattutto su console ci ha dimostrato due cose: la prima è che il grande pubblico è ancora alla ricerca di esperienze di tipo CRPG coinvolgenti e con una narrativa di forte impatto; la seconda è che un cast carismatico e vario può contribuire alla popolarizzazione di un titolo. E nel caso del cast del titolo di Larian Studio, Astarion, Shadowheart ma anche Lae’zel, Wyll e Karlach hanno trasmesso questa proprietà anche ai propri doppiatori che negli ultimi due anni hanno espanso l’esperienza dei giocatori con siparietti, sessioni di roleplay live e interviste varie che ci hanno permesso di conoscere questi artisti e il loro rapporto con la serie e il mondo di Dungeons & Dragons. E all’interno della cornice della Milan GamesWeek & Cartoomics 2024, abbiamo avuto modo di assistere a un breve Meet & Greet tra i membri della stampa e Devora Wilde, la voce dietro la combattente githyanki Lae’zel, oltre che una piccola parte di Q&A dedicati non solo al suo modo di vivere Baldur’s Gate, ma anche per parlare in generale del mondo del doppiaggio dal suo punto di vista personale.


Dalla TV al Motion Capture per i videogiochi

Ma partiamo con una piccola introduzione del profilo professionale di Devora Wilde, iniziata tra le tende del teatro londinese e le ambientazioni true crime della serie 999: Killer on the Line, arrivando persino sul grande schermo in corti come The Misdirect e un Heavy Rain completamente diverso dall’omonimo gioco firmato da David Cage. Ma è con il corto Little French Fish che il suo profilo inizia ad ottenere i primi riconoscimenti, come per esempio il premio di Miglior Attrice sia ai World Music and Independent Film Festiva che ai Hollywood Women’s Film Festival. Ovviamente con Baldur’s Gate 3, Devora entra anche all’interno del mondo del doppiaggio dei videogiochi affrontando nuove sfide sia nel campo della recitazione, sia per quanto riguarda la sua prima esperienza con il Motion Capture, un processo che ha catturato molto il suo interesse.

“Questa è stata la mia prima audizione con il motion capture, e all’inizio ero molto ingenua a riguardo. Pensavo fossero dei semplici puntini e la stanza in cui eravamo era esattamente come questa (la Media Lounge della GamesWeek ndr.) Però credo che questo sia stato davvero un punto importante per la mia performance, perché mi ha aiutato ad evolvere il personaggio.
Di solito nel mondo dei videogiochi si pensa solo alla voce dell’attore, ma usare solo la voce è molto più complicato e quindi l’aiutarmi con il mio corpo ha reso tutto più semplice.”

Successivamente a Baldur’s Gate 3, Devora Wilde mostrerà la propria flessibilità in termini di ruoli e performance attoriali prendendo parte alle produzioni videoludiche più disparate: la ritroviamo infatti in titoli come Cyberpunk 2077: Phantom Liberty, nel quale dà la voce alla scavenger Nika Yankovich; ma anche Battlefield 2042, Total War: Warhammer III oltre che a piccole parti di sfondo su Dragon’s Dogma 2, Silent Hill 2 Remake e Metaphor ReFantazio. Ma il ruolo più particolare è senza dubbio quello di Monica Rosen in Chicken Police, una bizzarra avventura noire che ha come interpreti vari animali antropomorfi (più inclini allo stile di Bojack Horseman che altro), ricca di mistero, suspence e un pizzico di ironia.

Baldur's Gate 3 Devora Wilde
Impulsiva, sincera e dritta al punto. Ed è proprio per questo che ci piace!

Il suo rapporto con Dungeons & Dragons

Parlando nello specifico di Baldur’s Gate 3, durante la chiacchierata Devora si è aperta da un punto di vista emotivo parlando prima di tutto del suo rapporto con il personaggio di Lae’zel e il modo in cui la scrittura di un personaggio così esplosivo le abbia lasciato particolari ricordi e insegnamenti.

“Da lei ho imparato che anche se sei una donna puoi essere una stronza ed è ok. Infatti le reazioni che il pubblico ha avuto con Lae’zel mi hanno scioccato , rispetto ad altri personaggi maschili che agiscono in maniera simile e che hanno ottenuto reazioni diverse.
Ho imparato che si può dire no, ad essere onesta e che si può dire qualsiasi cosa si voglia e che anche se alla gente non piace fa niente. All’inizio non ammettevo questa cosa, ma col tempo ho notato che noi due siamo simili, soprattutto per quanto riguarda aspetti caratteriali tipici dell’Europa dell’est. Quindi non ho nemmeno dovuto pensare a come interpretarla, è risultato tutto naturale.”

Una caratteristica, quella dell’improvvisazione che si è rivelata fondamentale per quanto riguarda l’approccio vero e proprio con il funzionamento delle meccaniche del gioco da tavolo di Dungeons & Dragons, gioco che per quanto riguarda l’approccio da parte dei giocatori alle prime armi con il genere può rivelare particolari ostacoli e muri.

“All’inizio ero molto nervosa, perché non sapevo come funzionasse e mi sono ritrovata davanti a un sacco di statistiche, fogli, dadi, come se fosse un esame di matematica. Adesso ho capito che in realtà è molto facile, perché semplicemente è una questione di improvvisazione e come attrice io amo improvvisare. Dopo quella volta ho giocato un altro paio di volte e chiedo al Dungeon Master di tener conto della parte matematica, mentre io tengo conto dell’azione.”

A volte la matematica sembra addirittura più comprensibile di una scheda personaggio

Salutare il mondo di Baldur’s Gate 3 e il futuro

La parte finale della chiacchierata non poteva che affrontare il futuro della sua carriera, soprattutto nel momento in cui il mercato, Hasbro e Larian andranno oltre Baldur’s Gate 3, che sia per lavorare ad un potenziale sequel o a un titolo completamente diverso. Nel parlare dell’argomento, Devora è risultata particolarmente dispiaciuta non solo per l’eventuale addio a Lae’zel, personaggio al quale come abbiamo visto è particolarmente affezionata, ma anche all’intero mondo costruito da Larian. Una stima verso il loro lavoro autoriale che è stata rimarcata durante la risposta alla nostra domanda.

Domanda: “Baldur’s Gate 3 è un gioco con una quantità di dialoghi enorme e che probabilmente ha portato a tempi strettissimi durante le sessioni in sala di registrazione. Ma ci sono stati momenti in cui hai pensato di aggiungere alla performance un pizzico di personalità in più?”

Risposta: “No, in realtà non avrei voluto aggiungere niente. È un personaggio ben scritto tutto quello che era scritto sulla carta bastava, semplicemente dovevo interpretare il tutto.”

E parlando infine di futuro, Devora non ha nascosto che tra le varie serie alle quali vorrebbe offrire la propria voce, Tomb Raider è in assoluto una delle sue preferite, ma sarebbe anche aperta ad altre serie basate sull’immaginario fantasy.

“Io adoro Tomb Raider e Lara Croft, so che c’è già stato un live action e non sono stata presa ma mi piace interpretare delle donne forti. Se invece parliamo di cose al di fuori dei videogiochi, il Signore degli Anelli sarebbe molto divertente per me. Se ci fosse tipo un Tomb Raider con i draghi sarebbe perfetto.”

Insomma, la nostra mezz’oretta con Devora Wilde può essere riassunta in questo modo: tanta passione, voglia di crescere professionalmente e un amore incredibile per il mondo attoriale. E chissà cosa le sue prossime performance potranno regalarci in futuro. Noi non vediamo l’ora di saperne di più a riguardo.

V MENSILE
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Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedetegli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!