Stalker 2 Heart of Chernobyl S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl

In fuga dalla guerra

Il 3 ottobre scorso CSG Game World e Xbox hanno pubblicato un lungo documentario dal titolo War Game – The Making of S.T.A.L.K.E.R. 2. L’intenzione delle due aziende è quella di offrire al pubblico una sorta di viaggio emotivo e storico che mostri le difficoltà incontrate durante lo sviluppo di Heart of Chornobyl, previsto per il 20 novembre di quest’anno su PC e Xbox Series X/S. L’opera del team ucraino, che conta circa 500 dipendenti, è il capitolo più recente di una saga iniziata nel 2007, che con il tempo si è incrociata con le vicende della reale guerra in Ucraina. Alcuni degli stessi sviluppatori sono stati coinvolti in prima persona in queste vicende. Il documentario è un ulteriore ed efficace mezzo per narrare le vicende di persone realmente coinvolte nel conflitto, approfondendo in particolare temi come la resilienza personale e collettiva, l’indipendenza culturale e le difficoltà nel portare avanti il proprio lavoro in una società al collasso. Il mezzo videoludico, che già in molte altre occasioni ha affrontato importanti temi di attualità e sociali, diventa così per l’azienda ucraina (che, tra l’altro, sostiene in vari modi il proprio paese) una finestra per mostrare al pubblico i danni causati dalla guerra. Intenzione, quella degli sviluppatori, confermata anche dalla realizzazione di questo documentario, il cui messaggio si unisce a quello della saga videoludica creando un interessante incrocio tra videogioco divulgazione, grazie anche alla direzione di Andrew Stephan, già autore delle sei puntate di Power On: The Story of Xbox (disponibile su YouTube). 

S.T.A.L.K.E.R.

Come migliorare una formula collaudata

A seguito della pubblicazione dei video, Slava Lukyanenka, creative director e producer di Heart of Chornobyl, ha descritto più in dettaglio la road map di Stalker 2. I protagonisti (alcuni nuovi, altri ripresi dalla saga) non sono più gli idealisti scanzonati visti nel primo episodio. Anni di esposizione alle radiazioni li hanno profondamente cambiati, sia nel fisico che nel carattere. Anche nella zona di esclusione, che, almeno a un’occhiata superficiale, sembra più o meno la stessa, le varie strutture sono state modificate dalle fazioni locali. La scelta degli sviluppatori, quindi, è quella di mostrare un realistico cambiamento degli scenari e dei protagonisti. Lukyanenka, tra l’altro, ha confermato che Heart of Chornobyl sarà in futuro ulteriormente arricchito da vari DLC, sia gratuiti che a pagamento.

Leggilo gratis in versione impaginata e sfogliabile sul numero 7 di V – il mensile di critica videoludica
V MENSILE
Clicca sulla copertina per leggere
V008 Mensile