Il mese di novembre avrebbe dovuto regalarci una nuova iterazione di una delle serie videoludiche piรน amate di sempre. Assassinโs Creed Shadows, atteso capitolo che porterร finalmente i videogiocatori nellโagognato Giappone feudale dei Samurai sarebbe dovuto arrivare il 15 novembre. Sarebbe, perchรฉ con un colpo di reni Ubisoft ha deciso di posticipare lโuscita del titolo di qualche mese e mandarlo direttamente a inizio 2025: 14 febbraio, il giorno di San Valentino. Giusto in tempo per mandare allโaria qualche cena romantica. Una decisione sofferta quella presa dallโazienda francese che รจ costretta a chiudere un anno altalenante con un โabbiamo scherzatoโ che ha tanto il retrogusto di sconfitta.
Allora, dato che non lo ha ancora fatto nessuno, abbiamo deciso di immolarci noi per primi ripercorrendo le tappe di un anno che per l’azienda francese รจ stato tutto in salita e caratterizzato dalla scarsitร di momenti buoni per esultare. E abbiamo deciso di ripartire proprio dalle ultime, rumorosissime polemiche.
Assassinโs Creed Shadows. Perchรฉ Ubisoft lo ha rinviato?
Cโรจ da dire che il prossimo gioco della saga non ha certo ottenuto lโaccoglienza piรน calorosa possibile. Il pubblico non ha fatto mistero di cosa non sia piaciuto: Yasuke. Per essere piรน precisi: il colore della pelle di Yasuke. Il co-protagonista del gioco (ci sarebbe anche Naoeh, la Kunoichi di cui tutti paiono essersi dimenticati) รจ infatti ispirato al personaggio storico che porta lo stesso nome e che รจ stato uno dei servitori di Oda Nobunaga durante il periodo Sengoku. Yasuke รจ (era) di origini Africane. Insomma, ha la pelle nera.
Secondo le rumorose voci di protesta che si sono levate copiose, Ubisoft avrebbe sbagliato nello scegliere Yasuke come protagonista per il primo gioco della serie ambientato in Giappone poichรฉ le fonti storiche circa il suo status di Samurai sarebbero non del tutto certissime e ancora oggetto di dibattito tra gli storici. Pare comunque confermato che Yasuke condividesse coi guerrieri nobili alcuni privilegi, ma circa il resto permangono dubbi che – non avendo io le corrette competenze in materia – non dibatteremo oltre. Mi preme solo puntualizzare che le stesse voci non si levarono quando lo stesso personaggio venne inserito – con lo stesso rango – in Nioh e Nioh 2. Nel primo dei due giochi editi da Koei Tecmo, tra lโaltro, interpretiamo un Samurai di origini Irlandesi. Anche lรฌ nessuna protesta, stranamenteโฆย
Resta il fatto che dopo le numerose critiche, forse nel disperato tentativo di attendere che gli animi si placassero, Ubisoft sโรจ convinta che il rinvio fosse la scelta piรน cauta. Difficile immaginare che dietro possa esserci la volontร di assecondare la fanbase, sarebbe comunque impossibile apportare modifiche cosรฌ imponenti ad un gioco che – a meno di grossi errori di valutazione da parte del team – era oramai pronto alla release. Se quello di Assassinโs Creed Shadows รจ stato il momento piรน rumoroso nel passato prossimo di Ubisoft, non bisogna tornare poi troppo indietro per trovare altri episodi che hanno caratterizzato un anno che, tirando le somme, si puรฒ definire niente affatto positivo.
Esperimento quasi riuscito: Prince of Persia The Lost Crown
E dire che il 2024 non era poi cominciato cosรฌ male per lโazienda. Ubisoft aveva infatti inaugurato lโanno col botto. Sugli scaffali, a gennaio, fa capolino Prince of Persia The Lost Crown. Sebbene non direttamente collegato con altri capitoli principali del franchise (non quelli con protagonista quello che al cinema รจ diventato Dastan), The Lost Crown rappresenta un tentativo di โritorno alle originiโ per gli autori di Montpellier. Esattamente come i primissimi capitoli della serie, siamo di fronte a un gioco dalla struttura platform e con una forte connotazione action e metroidvania.
Folgorati sulla via di Damasco, esponenti della critica specializzata non risparmiano voti prossimi al perfect score. Anche la community risponde bene. Cโรจ solo un problema, il numero di copie in circolazione รจ inferiore – circa – agli abitanti di Milano: poco piรน di un milione secondo i dati di ottobre. Siamo parecchio al di sotto delle stime – ottimistiche – della casa madre.
E la prima maglia nera di questo giro arriva subito.
Skull and Bones: ma non doveva essere il primo Quadrupla A?
Skull and Bones una fase di sviluppo tanto travagliata quanto lunga. Annunciato nel lontano 2017 (e con giร un certo periodo di sviluppo alle spalle), era atteso sulla scorsa generazione console. Nato prima come spin-off di Black Flag, il gioco ha cambiato pelle piรน volte fino a quando non sโรจ deciso di farne una sorta di rivale spirituale di Sea of Thieves. Opera prima dello studio Ubisoft di Singapore, il gioco arriva sul mercato e non entusiasma nessuno. Sebbene la cura che i dev hanno riposto in tutta una serie di dettagli รจ evidente, la componente ludica non รจ nulla di particolarmente interessante. La natura Live Service e la necessitร di essere sempre connessi ai server di gioco (e quindi di essere abbonati ai servizi Xbox Live o PlayStation Plus su console) mal si sono sposate con lโambientazione marinaresca.
Dโaltronde anche le aspettative dei videogiocatori erano parecchio alte e, soprattutto, parecchio diverse da quella che รจ stata la realtร dei fatti. Considerato che nei piani iniziali doveva essere una specie di spin-off di Black Flag, erano tanti ad aspettarsi – legittimamente – si procedesse in quella direzione.
I dati di vendita sono stati allarmanti: a stento si รจ raggiunto il milione di copie vendute nel primo mese dallโuscita. Se si tiene conto del fatto che questo doveva essere il primo Quadrupla A della storia e che, soprattutto, sono passati sette anni dallโannuncio allโuscita (con tutte le difficoltร in mezzo), le speranze per gli altri progetti in cantiere in Ubisoft sono andate sotto le scarpe. Al momento i server PC sono pressochรฉ deserti con picchi di appena 250 giocatori contemporaneamente nelle ultime settimane su Steam. Anche il picco massimo assoluto รจ paragonabile piรน a titoili di seconda fascia: meno di 2500. Ci sono contenuti stagionali live service programmati per il primo anno, ma se ricordiamo che Ubisoft ha chiuso i rubinetti allo studio di Singapore, ci viene difficile immaginare che il titolo vedrร futuri sviluppi.
Segnali di ripresa, anzi no! XDefiant: una meteora
Passano pochissimi mesi e Ubisoft torna subito in pista con un altro gioco parecchio atteso. Un multiplayer free-to-play di stampo parecchio piรน classico e che tanto ha preso in prestito da altre IP nel catalogo dei francesi (รจ uno dei giochi a marchio โTom Clancyโsโ, lo stesso di Splinter Cell) XDefiant, uscito nel maggio del 2024 ha stabilito un primato in Ubisoft: รจ il gioco della compagnia ad aver raggiunto il milione di player piรน velocemente. Ci sono volute meno di 48 ore per riuscire a ottenere quel risultato. Nelle settimane successive il numero cresce ancora: 11 milioni.ย Nemmeno gli ottimi dati delle open e closed beta avevano fatto sperare tanto. Un successo? Cosรฌ รจ sembrato fino agli ultimi mesi. Il riassetto societario dellโazienda, con conseguente sfoltimento del personale e taglio delle linee produttive ha tagliato le gambe allo studio di San Francisco responsabile dello shooter.ย
Non che ai videogiocatori sembri importare poi piรน di tanto: appena tre mesi dopo la release i numeri registrati – ma mai resi ufficialmente pubblico – raccontano di un drastico calo di interesse. Dai 300 mila iniziali, ancora a settembre il gioco faceva molta fatica a raggiungere i 20 mila contemporaneamente. Al momento รจ in corso la stagione 2, che ha portato contenuti a tema Far Cry New Daewn. Numeri simili potrebbero mettere a rischio la possibilitร di vedere ulteriori sviluppi. I suoi creatori dicono che non sarร cosรฌ, ma lo vedremo.
La parentesi Indie: The Rogue Prince of Persia
Nello stesso mese di uscita di XDefiant arriva anche The Rogue Prince of Persia. Annunciato a sorpresa il mese precedente durante il Triple-I Initiative targato Steam, il gioco esce sotto etichetta Ubisoft ma con un team esterno alle spalle: quello di Evil Empire.
Ancora piรน di The Lost Crown, The Rogue Prince of Persia prova a riafferrare i fasti iniziali di una serie nata col marchio Broderbund. Platform 2D a scorrimento orizzontale con tanta azione. La cifra stilistica รจ particolare e la formula funziona. Il piccolo progetto a budget ridotto riesce a ottenere un numero di giocatori contemporanei su PC pari alla metร di quelli che hanno affollato – al momento massimo – i server di Skull and Bones. Sarebbe stato un dato positivo se il piratesco avesse effettivamente raggiunto il pubblico sperato. Sappiamo tutti com’รจ andata.Al momento The Rogue Prince of Persia รจ ancora allo stato di Early Access. Chissร come si evolverร in futuro.
Star Wars Outlaws: lโavventura di Ubisoft nella galassia lontana lontana
Se non si tengono a mente gli investimenti esorbitanti sostenuti per Skull and Bones o il tonfo rumoroso registrato dal promettente XDefiant, Outlaws รจ certamente il gioco piรน importante pubblicato dai francesi nellโultimo anno. Non solo perchรฉ si tratta di un gioco che, ancora una volta, ci narra una storia proveniente dallโorlo esterno della galassia lontana lontana (non ne saremi mai sazi), ma anche perchรฉ รจ il primo RPG Open World ambientato in quellโuniverso narrativo. Sono stati in tanti a vestire i panni di Kay Vess. La protagonista – che i creatori hanno immaginato come versione al femminile di Han Solo – non รจ perรฒ stata accolta poi cosรฌ positivamente da parte dei giocatori.
Lโuscita settembrina รจ stata anticipata infatti da unโestate infiammata dalle polemiche. Bersaglio preferito dei gamer รจ stata lโoramai famigerata Sweet Baby Inc, che si occupa di offrire consulenze (non vincolanti) alle case di sviluppo che ne fanno richiesta. Nelle accuse dei videogiocatori, SBI starebbe sabotando la stessa industria per la quale lavora imponendo direzione artistica e cambi drastici a copioni e scrittura dei personaggi. Pur non approfondendo ora lโargomento, ci basti sapere che pure Star Wars Outlaws รจ finito – insieme ad altri – allโindice dei giochi โcontaminatiโ dalle consulenze di Sweet Baby Inc. In quel marasma ci sarebbe finita anche CDPR (ne ho parlato su V Mensile di Novembre).
La dimostrazione del coinvolgimento secondo le malelingue? Lโaspetto di Kay Vess. Modellata sulle fattezze dellโattrice venezualana Humberly Gonzalez, Kay sarebbe poi stata โimbruttitaโ per rispondere a supposte esigenze di Politically Correct. Non abbiamo idea di cosa ciรฒ voglia dire, specie se si considera che Kay tutto ci sembra fuorchรฉ un personaggio non canonicamente attraente, ma tantโรจ.
Della qualitร del gioco in sรฉ si discute poco. Le uniche vere critiche – quelle specializzate – vengono indirizzate ad una IA nemica non sempre allโaltezza (questo รจ un dato da testare pad alla mano) e una struttura delle missioni fin troppo ripetitiva. I voti comunque non sono troppo negativi e restituiscono lโidea di un gioco comunque godibile e scorrevole.
Oltre al danno, la beffa. Lโultimo motivo per cui Outlaws รจ balzato agli onori della cronaca รจ stato il danno fatto da Ubisoft stessa con una patch post day one che ha compromesso i salvataggi di chi si era assicurato una copia Early Access. A titolo di riparazione, Ubisoft ha offerto alcuni punti utili per ottenere sconti sul suo store. Riguardo le vendite? Anche in questo caso le stime a poche settimane dalla release raccontano di almeno un milione di copie in circolazione tra PC e console. Con un nome cosรฌ importante sulle spalle ci si poteva aspettare certamente di piรน.
Cara Ubisoft ti scrivo: l’anno che verrร
Gli ultimi dati, dunque, sono tutt’altro che incoraggianti.ย Nonostante le polemiche attorno a Shadows sembrino essersi placate (col gioco entrato in “silenzio stampa” fino a nuovo ordine), non riusciamo a non immaginare uno scenario dove queste poi riprenderanno copiose non appena ricominceranno le comunicazioni.
In casa di Guillemot, poi, i giochi in cantiere sono parecchi. Basti pensare a tutta la serie di giochi appartenenti alla serie Assassin’s Creed ancora lontani dall’uscita: Jade, Hexe e poi ancora Infinity… Nel mentre, non arrivano notizie nemmeno dalle altre produzioni che pure avevano catturato l’interesse della community.
Il remake de “Le Sabbie del Tempo” annunciato nel 2020 รจ sparito dai radar dopo il primo trailer. Il gioco affidato a Ubisoft Mumbay รจ passato di mano piรน volte. “ร ancora vivo” dice il publisher. Certo non gode di buona salute. Lo stesso dicasi per il remake di Splinter Cell. Di questo abbiamo ancora appena piรน di un teaser, poi silenzio radio che tutto fa pensare tranne a scenari idilliaci. Il ritorno di Sam Fisher รจ fissato – dagli insider – al 2026 addirittura.
E infine lui: Beyond Good and Evil 2. Si narra che sia ancora in sviluppo. Baggianate dico io. No, per me รจ una allucinazione collettiva dalla quale รจ bene riprendersi in fretta prima di farsi parecchio male.
L’ultimo anno di Ubisoft non รจ stato certamente tra quelli che in Francia vorranno ricordare volentieri. Il travagliato varo della nave Skull and Bones si รจ risolto con un prematuro naufragio e la frenesia di questo mondo che produce, consuma e getta via alla velocitร della luce ha trovato in XDefiant una nuova vittima. In tutto ciรฒ, una serie di polemiche che ci dicono molto dell’identikit del videogiocatore tipo del 2024, argomento che meriterebbe approfondimento a sรฉ. Per l’azienda di Guillemot, comunque, il dato da tenere d’occhio รจ quello delle vendite. Il trend purtroppo per loro non รจ tra i piรน positivi! Se tra gli uffici si dovesse respirare aria di ansia per il futuro, non faremmo fatica a comprenderlo!
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