Secondo quanto annunciato recentemente, il Pixel 6 ha dato il via al viaggio dei chipset Tensor di Google, con i successori immediati utilizzati nei modelli più recenti. Per diverse generazioni, il gigante di Mountain View è stato duramente criticato per aver preferito i suoi chipset a quelli di Qualcomm, il che ha portato queste costose ammiraglie a essere significativamente più lente della concorrenza, con molteplici segnalazioni di surriscaldamento che spuntano di tanto in tanto. Però, secondo i documenti trapelati, l’azienda probabilmente non collaborerà mai con Qualcomm perché vuole continuare a rendere sostenibile il suo business degli smartphone.
Per Google, se la scelta è quella di garantire un business sostenibile per la sua lineup Pixel piuttosto che utilizzare i chipset Qualcomm per prestazioni ed efficienza superiori nei suoi dispositivi che potrebbero non durare pochi lanci a causa dell’emorragia di milioni di spesa del gigante della pubblicità per i chipset. Il colosso della tecnologia è noto per la chiusura delle sue imprese che non ottengono buoni risultati finanziari, e queste chiusure avvengono nel giro di un paio d’anni. Il desiderio dell’azienda di raggiungere un obiettivo di prezzo Tensor basso evidenzia che Google fa sul serio con la famiglia Pixel. Secondo Android Authority, il nuovo obiettivo finanziario è portare il prezzo di ogni unità Tensor a 65 dollari.
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