Ci sono dei film (e dei personaggi) che sembrano fatti apposta per essere trasformati in videogiochi. No, di più: che sarebbero molto più adatti a essere videogiochi che film. Primo tra tutti Rambo, che in quattro film ha rispettivamente ucciso: 1 persona (clamoroso), 69 persone, 132 persone e 236 persone. Un buon body count, non c’è che dire, che certamente varrebbe almeno un colloquio al nostro amato veterano di guerra per interpretare, che so, un Call of Duty. Eppure il caro John Rambo persiste con i film, preparandosi nel 2015 al gran finale con Rambo 5: Last Blood, pellicola confermata da Sylvester Stallone via Twitter che sarà probabilmente diretta da Sly in persona, ancora caldo dopo il terzo capitolo de I Mercenari. Della trama non sappiamo ancora nulla ma, ehi, lo sapete anche voi che non conta poi così tanto: ci accontenteremmo di non vedere avverarsi le voci di corridoio che parlavano di alieni o animali mostruosi geneticamente modificati. Quella è più roba da Predator, no? E quindi territorio di Schwarzy.
Ora, premesso che ci basterà rivedere Rambo che, i muscoli gonfi, storce la bocca e vomita piombo sui nemici per sentirci vivi ed esaltati, come se gli Anni Ottanta non fossero mai finiti, vogliamo soltanto condividere due considerazioni con voi.
Primo: l’evoluzione del Sig. Rambo John. Reggerà ancora Sly come forzuto reduce del Vietnam alquanto armato e pericoloso? Scopritelo da soli grazie a queste foto comparative.
La seconda considerazione, che è d’obbligo, è la seguente. Perché dopo un gran diavolazzo di giocone come questo (Rambo: First Blood Part II, Commodore 64, Ocean, 1986)…
…dobbiamo aver subito proprio lo scorso anno una porcata come questa (Rambo: The Video Game, PS3, Xbox 360, PC, Reef Entertainment, 2014)…
…proprio con un nuovo film in arrivo? Qualcuno faccia qualcosa. Arriviamo persino a invocare il Kickstarter. O John Riccitiello. Ma insomma, basta che qualcuno faccia qualcosa. Il sangue di Rambo, primo o ultimo che sia, grida vendetta!
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