La doppia esposizione รจ un tecnica fotografica molto particolare ed รจ concettualmente al centro della trama di Life is Strange Double Exposure, nuovo capitolo della celebre saga ora in mano a Deck Nine. Perchรฉ fare riferimento ad essa? Innanzi tutto, essa consente di creare immagini molto suggestive sovrapponendo un soggetto, in pose diverse, nella stessa fotografia quasi a imprimere su pellicola le diverse anime della persona ritratta. Ed รจ piรน o meno quello che accade qui. Life is Strange Double Exposure si muove tra due realtร esistenziali diverse, ma sovrapponibili.ย Abbiamo avuto la possibilitร di esplorarle entrambe per questa recensione. Il titolo sarร disponibile su PC, PlayStation 5, Xbox Series X e Series S il 29 ottobre. Arriverร anche su Nintendo Switch poco piรน avanti.
Life is Strange Double Exposure: Il ritorno di Max
Come anticipato nel nostro provato, Max Caulfield รจ una giovane donna realizzata professionalmente: vive e insegna presso l’universitร di Caledon come artista ospite. La giovane ha due nuovi amici, Safi e Moses, con cui condividere le piccole gioie della vita, come una serata horror o una partita a scacchi, gode della stima di professori e alunni e ha una nuova casa tutta per sรฉ, ma soprattutto vive in un ambiente dove respirare l’arte รจ all’ordine del giorno. Insomma, un’ottima occasione per ricostruire la sua vita dopo le vicende di Arcadia Bay del primo capitolo e proprio queste, costituiscono la prima delle scelte importati del titolo: il giocatore sarร chiamato a decidere sul destino di Chloe dopo la tempesta. La scelta avrร conseguenze reali, ma non aspettatevi un ritorno del personaggio.
Il momento idilliaco viene interrotto nel modo peggiore possibile: durante una piacevole serata a guardare le stelle con Safi e Moses,ย l’amica viene uccisa in circostanze che tutto sono fuorchรฉ chiare. Apparentemente sembrerebbe un suicidio, ma la scena del crimine suggerisce anche un omicidio. Un mistero in piena regola. A questo si aggiunge la ricomparsa dei poteri della protagonista, nel primo capitolo, Max era in grado di manipolare il tempo riavvolgendolo. Ora puรฒ attraversare due realtร parallele: quella della vita e quella della morte. In una timeline Safi รจ morta. Nell’altra รจ invece ancora viva. Per Max, scoprire la veritร diventa l’obiettivo principale. Una prioritร la cui urgenza viene esasperata da un gustoso plot twist. Non vogliamo dirvi di piรน della trama per lasciare a voi il piacere di scoprire gli eventi di Double Exposure.
La scrittura รจ protagonista
In un gioco come Life is Strange, la scrittura รจ al centro dell’attenzione non solo dal punto di vista della trama ma anche nella caratterizzazione dei personaggi: infatti oltre al trio principale, il titolo ha un cast di personaggi piuttosto variegato. La posizione professionale di Max la mette in contatto non solo con studenti piรน o meno coetanei, ma anche con figure piรน adulte. Si nota come nessuno di questi sia tratteggiato univocamente come buono o cattivo. Tutti presentano un ventaglio piรน o meno ampio di sfaccettature e sfumature: ognuno ha le sue meschinitร , debolezze e virtรน. Piรน ci si addentra nell’esplorazione di ogni soggetto che popola l’universitร , piรน ci si rende conto che le prime impressioni restano disattese a partire proprio dalla vittima Safi. Anche la stessa Max resta confusa da quel che scopre dell’amica, tanto da farla dubitare di averla conosciuta per davvero.
Al centro di tutto, ovviamente, ci sono le scelte dialogiche che il gioco offre e che possiamo dividere in opzioni di puro flavour, ad esempio un approccio piรน morbido rispetto ad un tono piรน rude e consentono una “personalizzazione” della nostra Max, fino a scelte che condurranno a veri e propri bivi narrativi con conseguenze sul lungo periodo. In molti casi, gli esiti delle nostre scelte le vedremo davvero a trama inoltrata. Un’altra particolaritร รจ dettata dall’esistenza di due realtร parallele che puรฒ determinare il dare risposte sbagliate se poste in un mondo piuttosto che nell’altro, cosa in cui siamo incappati in alcune occasioni. Ad esempio abbiamo chiesto ad una crime blogger se fosse riuscita a scoprire qualche indizio decisivo su Safi ma ci trovavamo nel mondo errato e la reazione della ragazza รจ stata di esplicita confusione.
Possibili DLC o sequel?
Un elemento che ci ha fatto molto piacere รจ stata la brillantezza di alcuni dialoghi, sorprendentemente realistici. In particolare, abbiamo apprezzato la scrittura di Vinh, assistente della preside e di Amanda, la barista del Turtle. Nei confronti di quest’ultima il team di sviluppo ha dedicato una particolarissima fase di gioco, dove diventa protagonista di una delle scene migliori del titolo. Una cosa che ci รจ piaciuta meno รจ stata la gestione di alcuni elementi narrativi che sembrano, in tutto e per tutto, sospesi per un eventuale sequel o DLC, come alcuni enigmi non del tutto risolti o personaggi la cui fine risulta piuttosto ambigua. Anche il finale sembra concepito solo ed esclusivamente per gettare le basi per un sequel e quel che ne abbiamo ricavato ci ha lasciato piuttosto disorientati rispetto a quello a cui eravamo abituati in passato.
Sebbene il gameplay complessivo di Life is Strange Double Exposure trovi la sua cifra stilistica nelle scelte di dialogo, i nuovi poteri di Max offrono spazio anche a fasi di indagine e risoluzioni di enigmi ambientali dove sfruttare l’abilitร di attraversamento dei due mondi paralleli. Esso รจ consentito solo nei pressi di punti specifici di passaggio sparsi per la mappa. Questo potrebbe far pensare ad un via e vai piuttosto tedioso, ma, in realtร i “portali” sono numerosi e strategicamente sparsi negli ambienti di gioco.
A questo si deve aggiungere la capacitร di Max di percepire le due realtร sovrapponendole a piacere: questo ci consente di ascoltare dialoghi che avvengono in una delle dimensioni di gioco mentre ci troviamo “dall’altra parte”, dandoci la possibilitร di origliare. Questo non solo ci permette di scoprire indizi importantissimi, ma anche di risolvere alcune missioni secondarie e avere una anteprima di cosa ci aspetta dall’altra parte.
Life is Strange Double Exposure : mistery murder
Pur avendo apprezzato queste meccaniche, avremmo preferito una maggiore complessitร delle situazioni ludiche perchรฉ di base si parla di una indagine volta a scoprire i misteri dietro la morte di un personaggio. Di fatto, le soluzioni sono praticamente alla portata del giocatore senza che ci sia alcun vero ricorso alla materia grigia. Pur comprendendo la necessitร di non creare troppi intoppi al ritmo della narrazione da parte degli sviluppatori. Anche l’uso della macchina fotografica di Max viene relegata a mero strumento estetico piuttosto che utile meccanica in termini di gameplay.
Un elemento che invece ha arricchito in maniera egregia la scrittura del gioco in modo credibile sono i post di CrossTalk, una sorta di Twitter, consultabili con lo smartphone di Max. Grazie ad esso, studenti e non postano commenti su esami imminenti, avvenimenti mondani o lamentele offrendo uno “slice of life” molto simile alla realtร . Altrettanto utile รจ il diario di Max, dove รจ possibile leggere le sue impressioni su ciรฒ che accade intorno a lei.
Da un punto di vista estetico, Life is Strange Double Exposure offre una resa di una buona qualitร sebbene non dia ampio spazio all’esplorazione libera: infatti i luoghi visitabili sono molto limitati e ristretti alle casistiche previste dalla trama. I dettagli degli ambienti permettono di respirare il classico clima universitarioย artistico e culturale. Sculture, quadri e volantini di vario genere tendono a completare quella sensazione di quotidianitร oltre a offrire la possibilitร di raccogliere collezionabili che, in questo caso, sono Polaroid. Una caratteristica peculiare del titolo รจ la differenziazione della fotografia registica dei due mondi di gioco, infatti quello della vita risulta essere molto piรน luminoso e caldo rispetto a quello della morte, dove predominano le sfumature di blu.
Qualche sbavatura tecnica
Il gioco presenta qualche incertezza tecnica come piccoli glitch o bug di poco conto che riteniamo facilmente risolvibili al momento della release ufficiale. Quello che consideriamo meno sistemabile รจ la qualitร delle animazioni e la resa dei volti. Nel caso di Max รจ di buona qualitร , ma non possiamo dire altrettanto per i comprimari. In particolare ci riferiamo al personaggio di Moses che appare piuttosto “plasticoso” e poco espressivo. Di per sรฉ non sarebbe un grosso problema, ma dato il ricorso estensivo ai primi piani l’effetto appare piuttosto paradossale. ร altrettanto vero che gli animatori del team hanno arricchito i dialoghi tra personaggi di molta gestualitร . Essi infatti muovono coerentemente mani e il corpo in base al tono della conversazione.
Per quanto riguarda le opzioni di gioco, รจ presente una modalitร qualitร e una performance che consideriamo piuttosto inutile data la natura del gioco stesso, ma ci sembra giusto citarla. Il corredo viene completato da una serie di personalizzazioni di accessibilitร di tutto rispetto come la dimensione dei sottotitoli o avvisi relativi a temi sensibili come il suicidio o la violenza. Relativamente a quest’ultimo aspetto, il tutto viene trasposto con competenza, senza scadere in facilonerie o banalizzazioni come, ad esempio, la genitorialitร che viene messa in scena anche negli aspetti negativi e non solo celebrata come infallibile.
Life is Strange Double Exposure รจ un gioco che trova giustificazione nella narrazione e nella caratterizzazione dei suoi personaggi: la trattazione di temi sensibili รจ al centro della scena e il team di sviluppo รจ riuscito a trasporli senza scadere in un didascalico paternalismo. Abbiamo apprezzato molti dei comprimari come Vinh e Amanda, che sicuramente faranno breccia anche nei cuori dei fan della serie. Ciononostante, Deck Nine non ha sfruttato fino in fondo le rinnovate meccaniche al fine di far risaltare la componente mistery murder che soggiace alla trama, facendo trasparire una spiccata linearitร del gameplay. Anche il finale sembra concepito solo come base per un possibile capitolo futuro, facendo trapelare una forte eterodirezione narrativa da parte del team.