Palmer Luckey: un taglio del prezzo? Semplicemente Impossibile

Negli ultimi giorni tutta l’attenzione del pubblico e della critica è stata monopolizzata dalle news riguardanti l’Oculus Rift che, come tutti sappiamo, è il visore per la realtà virtuale sviluppato da Oculus VR. Le polemiche sul dispositivo ideato da Palmer Luckey e il suo team sono incessanti da circa una settimana, ovvero il momento in cui è stata rivelata la data di rilascio e sopratutto il prezzo della periferica, vero grande motivo delle critiche giunte all’azienda. Infatti, esso, sarà disponibile, per tutti coloro che lo hanno prenotato entro il 6 gennaio, a fine marzo in un bundle con l’headset per la realtà virtuale, il sensore per il rilevamento dell’ Oculus Rift, l’Oculus Remote, che ricordiamo essere il telecomando pensato per navigare con semplicità all’interno dei menu della virtual reality, ma anche per potersi godere i video a 360°, e il controller wireless Xbox One; il prezzo, invece, sarà di 699€, ingente se pensiamo al costo delle attuali console e ancora più elevato se riflettiamo sul fatto che si tratta di una periferica, ovvero un dispositivo collegabile obbligatoriamente, nel caso dell’ Oculus, ad un pc, tra le altre cose, di fascia alta. Proprio per fornire nuovamente spiegazioni sull’importo da spendere per aggiudicarsi il famoso visore, Palmer Luckey è tornato a parlare del dispositivo affermando subito che un taglio di prezzo è assolutamente impossibile.

Qui possiamo vedere il volto dell'ideatore dell'Oculus Rift Palmer Luckey durante una presentazione del proprio gioiellino.
Qui possiamo vedere il volto dell’ideatore dell’Oculus Rift, Palmer Luckey con in mano l’Oculus remote, durante la presentazione al pubblico del proprio visore.

Egli ha continuato dicendo che tutto si riduce al raggiungimento della qualità ottimale di cui si ha bisogno per fare in modo che i consumatori possano provare una vera esperienza di virtual reality, L’Oculus, chiarisce, è sostanzialmente lo stretto necessario per fornire a tutti una degna opportunità di immergersi nella realtà virtuale. Il dispositivo, attualmente, è il minimo ma anche il massimo ottenibile con l’odierna tecnologia, quantomeno nella fascia di prezzo che è stata stabilita. A questo proposito, Palmer, assicura che non è possibile tagliare ulteriormente i costi a meno di ridurre sensibilmente la qualità del prodotto, cosa che è assolutamente da evitare. Luckey ha conscluso affermando che molte persone non hanno un PC pronto per la realtà virtuale, procurarsene uno idoneo arriverebbe a costare circa 1.000 dollari, ed effettivamente per ridurre la spesa generale si sarebbe potuto abbassare il prezzo di Oculus a 400$, ma, per una persona media, i costi da sostenere per entrare in questo mondo sarebbero stati comunque molto elevati; chi, invece, possiede un computer già predisposto non dovrebbe avere problemi a spendere 600 dollari per Oculus Rift.
Voi cosa ne pensate delle affermazioni di Palmer Luckey? Ritenete che sia giusto eliminare completamente una fascia di giocatori che non possono permettersi non solo il visore ma anche un PC di fascia alta? Non credete che si debba spendere troppo (circa 1700€ se non si possiede un personal computer potente) per poter testare con mano la realtà virtuale?