Ys X Nordics Recensione: navigando verso le origini

Un decimo capitolo nostalgico, diviso tra passato e futuro della saga.

Ys X Nordics è l’attesissimo decimo capitolo principale di una saga ruolistica leggendaria, che affonda le sue radici ben quaranta anni fa, nei granitici anni ottanta. Una serie forse meno nota al grande pubblico occidentale rispetto ai mostri sacri del genere JRPG che rispondono ai nomi di Final Fantasy o Dragon Quest, ma che può contare su uno zoccolo duro di appassionati notevole. Il titolo della blasonata Nihon Falcom ha già debuttato nel Sol Levante circa un anno fa, nel Settembre 2023, a quattro anni di distanza dal predecessore, l’eccezionale Ys IX Monster Nox, ed oggi, finalmente, arriva anche in Occidente, Europa compresa. Siete pronti a vestire nuovamente i panni del prode Adol dalla rossa chioma e duellare di cappa e spada? Vi conviene munirvi anche di impermeabile giallo e scarpe da barca, poiché uno dei grandi protagonisti di questo decimo episodio sarà il mare.

Ys X Nordics
Uno degli splendidi artwork di Ys X Nordics

Un graditissimo ritorno alle origini della saga

Per la grande gioia di chi segue la saga fin dai tempi degli otto bit, e sicuramente meno per chi ha invece iniziato dai capitoli più moderni, il decimo capitolo non è un sequel diretto del nono, come invece lo era quest’ultimo dell’ottavo, con una trama consequenziale, ma invece punta a riscoprire le origini, con scelte principalmente narrative, ma in parte anche ludiche, che si rifanno al passato remoto, un passato indimenticabile, come diranno a gran voce i fan storici.  Ripercorriamo dunque, brevemente, i passi salienti di questa notevole opera ruolistica, che nella sua quarantennale carriera ci ha regalato piccole grandi perle ludiche. Tutto è iniziato nel 1987 con Ys I Ancient Ys Vanished un titolo sviluppato per gli home computer nipponici ad otto bit dell’epoca, e dalla piattaforma di sviluppo originale, ovvero NEC PC-88, arriva presto anche su PC-98, Fujitsu FM-7 e soprattutto sistemi basati sullo Standard MSX2, grazie a questo diffusissimo formato il gioco conosce una notevole fama. Il primo titolo, in realtà, in fase di develop, risulta troppo lungo e complesso, ed ecco che lo sviluppatore Nihon Falcom, nome oggi leggendario nelle produzioni ruolistiche, assieme ai i suoi autori Masaya Hashimoto e Tomoyoshi Miyazaki, rispettivamente game designer, oltre che programmatore, responsabile degli scenari, ed il musicista Yuzo Kohiro, fanno una scelta drastica, ovvero dividere in due parti distinte l’opera.

Ys X Nordics
La ghiotta Deluxe Edition da collezione di Ys X Nordics

L’anno dopo, nel 1988, arriva infatti  Ys II Ancient Ys Vanished – The Final Chapter, che conclude l’opera originale. Il dittico verrà in seguito spesso riproposto nella sua interezza in diversi remake per sistemi più moderni, a partire dall’epoca sedici bit, su Sharp X68000, inclusa una notevole versione su CD-ROM per NEC PC-Engine, o su SEGA Saturn. Ovviamente l’Occidente conosce il titolo grazie alle conversioni per console, tra cui spicca quella per SEGA Master System, che giunge anche in Europa. L’enorme successo dei primi due episodi porta al rilascio, già nel 1989, del terzo capitolo, Ys III Wanderers from Ys, che. oltre alle edizioni otto bit, vede conversioni successive anche per SNES e Mega Drive, anche in Occidente, ed è ricordato per la forte contaminazione con il genere platform. Il gioco ha anche un moderno remake per Windows XP e PlayStation 2 dal titolo Ys The Oath in Felghana. Bisogna aspettare il 1993 invece per il quarto capitolo, che esce suddiviso in due opere distinte per Super Famicom e PC-Engine, ovvero, Ys IV Mask of the Sun e Ys IV The Dawn of Ys. I due giochi sono gradevoli, ma perdono purtroppo i loro autori originali e vengono sviluppati su licenza per cavalcare il sempre più crescente successo del mercato console.

Due anni dopo è il turno di Ys V Lost Kefin, Kingdom of Sand, sviluppato nuovamente da Nihon Falcom, sotto la direzione di Tadashi Hayakawa. Un titolo eccezionale, esclusivo per Super Famicom, che chiude la cosiddetta produzione classica e resta però in terra nipponica come i due IV. Quando ormai i fan storici, che seguivano la saga fin dagli otto bit (come chi scrive), erano convinti che non sarebbero più usciti nuovi episodi, ecco che nel 2003 debutta il primo gioco moderno della saga, Ys VI The Ark of Napishtim, con tanto di release ufficiale in lingua inglese e grande diffusione, su Windows XP, Playstation 2 e PSP. Ormai la saga, al pari di Final Fantasy, è apprezzata ed amata in Occidente, cosa che porta alla produzione di vari remake, il prequel Ys Origins, spin-off, capitoli strategici e crossover impossibili. La strada è ormai aperta per i capitoli attuali, ovvero Ys Seven del 2009 per PSP,  Ys (IV) Memories of Celceta del 2016 per PS4 e PS Vita, che è un “nuovo” quarto capitolo creato in alternativa a quelli sviluppati su licenza nel 1993, Ys VIII Lacrimosa of Dana del 2016 e Ys IX Monstrum Nox del 2019, per PS4, che abbiamo recensito in questa pagina, convertito in seguito anche per Switch. Su questo stesso formato abbiamo provato il decimo episodio, che festeggia, per altro, il 35mo anniversario della saga.

Ys X Nordics
I due protagonisti di Ys X Nordics

Ys X Nordics: tradizione classica ed innovativa navigazione

Il titolo, come già anticipato nel paragrafo precedente, abbandona due caratteristiche viste nei titoli moderni, ovvero una trama direttamente legata a quanto narrato nel nono episodio che, come ricorderete, era ambientato pochi anni dopo l’ottavo, e, cosa forse ancora più eclatante, la possibilità di utilizzare un variegato party di personaggi, riducendo i protagonisti giocabili a solo due, ovvero il protagonista storico Adol Christin, l’eroe rosso di capelli più celebre del panorama ruolistico nipponico, assieme ad una combattiva donzella, ovvero la guerriera normanna Karja Varta, peraltro inizialmente ostile e restia ad aiutarci nella quest.  L’avventura principale si svolge infatti nel passato (remoto) della saga, e più precisamente dopo i primi due episodi ad otto bit. Questo, ovviamente, farà felici i fan storici, ma metterà in difficoltà i neofiti. Vi consigliamo quindi caldamente di riaccendere i vostri Master System e PC Engine o di dedicarvi all’emulazione per comprendere al meglio la trama. Adol, infatti, lasciato praticamente “anziano” in Monstum Nox, è tornato teen-ager e si trova a dirigersi dalle terre di Esteria (setting di Ys I) a quelle di Celceta, con una importante sosta nei pressi di Obelia, dove farà un incontro con la cultura dei Normanni e, soprattutto, si troverà a dover navigare in mare, con tanto di scontri navali coi nemici alla ricerca di preziosi pezzi da montare sul proprio veliero. Questa, a sorpresa, è infatti una delle caratteristiche salienti di  Ys X Nordics. 

Non ve lo aspettavate, vero? Ma di fatto il decimo capitolo è praticamente il Black Flag della saga di Ys, per citare Assassin’s Creed, o il Wind Waker, per restare invece nel settore ruolistico e scomodare sua maestà Zelda in persona! La parte dedicata all’arte della navigazione, è bene saperlo, occupa ben il venti per cento dell’avventura totale, come dichiarato dagli sviluppatori. Preparatevi quindi per lente esplorazioni, inclusi incontri con pirati, mostri marini ed epiche battaglie navali all’ultimo cannone! Mentre impariamo a governare le navi dei Normanni ed andar per mare, ci troveremo a dover lottare contro un popolo zombi molto ostile, ovvero i malvagi Griegr. Nella quest principale, per altro, ritroveremo alcuni personaggi, divisi tra nuovi e classici, ovvero Dogi, purtroppo non giocabile, che ci ricorda i bei tempi di Celceta ed anche Ys Seven, oltre che Flair Rall medico tratto direttamente da Ys II, la sexy locandiera Rosalind Lazveli e Cruz Carpent, responsabili delle omonime ditte, fino al figlio del sindaco Glen Berge, perfetti per un party, ma tutti NPC. Di fatto i due protagonisti dell’avventura Adol e Karja sono dei diciassettenni, quindi aspettatevi una impostazione scanzonata e consona alla loro età. Con questo non vogliamo certo dire che la trama non sia profonda, sia chiaro, anzi, il plot della storia diretta da Toshihiro Kondo è davvero intrigante ed appassionante. la realizzazione tecnica è di buona fattura, con un comparto audiovisivo nella media della saga, rispettoso del passato, delle scelte artistiche peculiari e con una ottima colonna sonora. La presenza delle mini mappa a schermo è un comodo valore aggiunto.

Ys X Nordics
L’evocativa sezione dedicata alla navigazione di Ys X Nordics

Si è dunque fatto il tempo dei combattimenti e delle magie!

Ma ben più della grafica, cari avventurieri, lo sappiamo, a voi interessa il combat system, e magari l’utilizzo del Mana magico, che non fa mai male. Ys X Nordics è un solido JRPG d’azione, e come tale propone scelte ludiche aderenti alla tradizione del genere, ed in parte alla saga stessa a cui appartiene, ovviamente. la parola chiave è quella del Cross Action, un sistema di combattimento interessante e variegato, che permette sia di comandare un solo personaggio, con l’altro gestito dalla CPU del nostro Nintendo Switch, oppure entrambi in alternanza. La prima, denominata Solo Mode, è chiaramente più aderente agli stilemi della saga di Ys, oltre che più basata su combo e velocità, con il supporto alla schiva automatica, la seconda, chiamata Combination Mode, è invece più innovativa, ma anche lenta e macchinosa. Per contro la modalità offre attacchi più potenti ed una difesa maggiore, quindi sarà utile padroneggiarle entrambe e scegliere quale sia la migliore tra boss e nemici semplici e quelli dotati di malvagia “aura rossa” super! Dura la vita dell’avventuriero negli RPG al giorno d’oggi.

Anche sul fronte delle magie e degli attacchi speciali il gioco offre delle feature interessanti, lo riconosciamo. I pacchetti “Mana Action” non sono magie di base da imparare da un ipotetico mago nero o bianco (alla Final Fantasy per capirci) ma dei veri oggetti speciali, recuperabili un po’ ovunque, dalla terraferma al mare, agli scontri coi nemici, che permettono di equipaggiare poteri speciali più o meno duraturi. Non solo il controllo di forze elementali, ovviamente, ma anche una super velocità, la possibilità di levitare a mezz’aria come Peach in Super Mario Bros 2 (quello occidentale che era Doki Doki Panic), chiamata “Mana Ride” come un bizzarro rampino alla Metroid, utile per arrivare in location prima inaccessibili, denominato “Mana String”. Non manca una citazione diretta proprio dai primissimi JRPG ad otto bit, con il comodo “Mana Burst”, che permette di padroneggiare il potere del fuoco e del ghiaccio, anche sulla mappa. A quanto pare anche a Nihon Falcom amano alla follia le citazioni tratte dal NES… Tra esplorazione, navigazione, combattimenti e magie non ci annoieremo un attimo.


Un titolo particolare, questo Ys X Nordic, sviluppato da Nihon Falcom e distribuito da NIS America, sospeso tra modernità e nostalgia, che riesce a coinvolgere ed appassionare, dunque, solido e ben realizzato, con l’unico possibile difetto di essere forse indirizzato troppo agli esperti conoscitori della saga di Ys, così da risultare un po’ ostico per i neofiti che hanno giocato solo i capitoli moderni. La parte dedicata alla navigazione è ben dosata e non noiosa, il combat-system solido si unisce ad una buona trama di fondo. Il gioco è disponibile da Settembre dello scorso anno in territorio Giapponese e debutta oggi in Occidente, nei formati PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, la versione da noi provata, tutti in versione fisica, ed anche per Windows, nella sola edizione digitale tramite Steam. Un decimo capitolo che conferma, ancora una volta, la grande qualità della saga di Ys.

 

 

V MENSILE
Clicca sulla copertina per leggere
V008 Mensile
Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.