Super Mario Party Jamboree Recensione: mini-giochi senza frontiere

Super Mario Party Jamboree

Come recita il famoso (e immaginario) detto, non esiste un party migliore di un Mario Party. Tuttavia, sono trascorsi più di due decenni dall’uscita del primo Mario Party e, nonostante numerosi tentativi di rinnovare la formula, la serie ha preservato sempre una certa identità: alcuni capitoli hanno introdotto cambiamenti radicali, come Mario Party 9, mentre altri hanno sperimentato un po’ troppo con il motion control delle piattaforme Nintendo. Super Mario Party Jamboree scombina di nuovo le carte in tavola e non ha la benché minima intenzione di reinventare la ruota, ma piuttosto di racchiudere il meglio di Mario Party in quello che è stato pubblicizzato sin dall’annuncio come il più grande titolo della serie mai realizzato, affermazione decisamente pomposa ma con cui, dopo averci trascorso un quantitativo incalcolabile di ore, non me la sento affatto di dissentire. Il gioco offre una vasta gamma di contenuti, indipendentemente dal modo in cui si gioca: numerosi tabelloni da conquistare, oltre un centinaio di mini-giochi in cui immergersi e alcune modalità fuori dagli schemi per sperimentare la classica formula festaiola in modi molto diversi dal solito. Confesso di non aver mai sentito la parola “Jamboree” prima di leggerla utilizzata in questa iterazione ma, considerandone il significato (una festa tanto grande quanto sontuosa), sembra un titolo che calza a pennello per quel che sono le dimensioni effettive del gioco.

Super Mario Party Jamboree
L’esplorazione solitaria dei tabelloni viene intervallata da numerose sfide per acquisire ministelle

Super Mario Party Jamboree: l’evoluzione della specie

Jamboree mi ha riportato ai pomeriggi passati a giocare con gli amici, un tuffo nel passato che mi ha strappato un sorriso in più di un’occasione. Il ritmo frenetico e le meccaniche semplici mi ricordano tantissimo i primi capitoli di Mario Party, con cui abbiamo trascorso infinite ore tra amici intorno al Nintendo 64: è un po’ come se gli sviluppatori avessero voluto catturare l’essenza di quei giochi e riportarla ai giorni nostri, con una veste grafica più moderna ma senza snaturare l’anima della serie. I tabelloni sono un vero e proprio viaggio nel mondo di Mario, ognuna con la sua atmosfera unica e tonnellate di ostacoli tematici da evitare. Ho apprezzato in particolar modo la Galleria Arcobaleno, un coloratissimo centro commerciale composto da un piano terra e due piani rialzati collegati da ascensori e scale mobili, dove ogni tanto gli oggetti vengono venduti a prezzi dimezzati grazie a una svendita ed è possibile collezionare 4 diversi francobolli per ottenere un bonus in monete. E poi ci sono i mini-giochi, un mix perfetto tra le classiche prove di abilità e le nuove sfide che mettono alla prova i riflessi e la coordinazione. Le Abilità Jamboree sono una piacevole novità, che aggiunge un tocco di strategia senza complicare eccessivamente il gameplay, come quella di Daisy che riduce il costo degli strumenti nei negozi, Donkey Kong che trasporta il giocatore in uno spazio randomico prima di tirare per risparmiare qualche stellina al negozio, o Waluigi che sottrae qualche moneta agli avversari quando passiamo loro accanto. È un sistema che infonde consapevolezza nella scelta del nostro alter ego e consente di personalizzare l’approccio a seconda dello stile di gioco prediletto.

Ecco dunque che il nuovo capitolo rappresenta un perfetto esempio di come la serie stia colmando il divario tra i vecchi e i nuovi Mario Party, da un lato ricatturando l’essenza degli esordi con tabelloni riconoscibili e mini-giochi divertenti, e dall’altro innovando con l’introduzione di nuove meccaniche e modalità di gioco che riescono a renderlo fin da subito uno dei più esilaranti, e cospicui, capitoli della serie. L’equilibrio tra nostalgia e innovazione è perfettamente bilanciato, e regala ai giocatori un’esperienza di gioco coinvolgente e appagante. La maggior parte delle persone conosce già le regole di Mario Party, quindi non mi soffermerò troppo su questo aspetto, ma ciò che mi ha davvero colpito in Jamboree è il modo in cui l’esperienza single-player viene finalmente rinfrescata. La modalità Aiutante in Arrivo è una ventata d’aria fresca, che offre una ragione in più per tornare a giocare anche quando non si hanno amici con cui sfidarsi: viaggiare lungo le diverse zone di gioco per aiutare Kamek a organizzare una festa è di per sé un’attività spassosa e coinvolgente, che ti tiene incollato allo schermo per ore e mi auguro sia destinata a diventare uno standard per la serie. Inoltre, ho gradito parecchio il richiamo a meccaniche classiche di titoli come Mario Party Superstars e Star Rush, che sono state rivisitate e migliorate in Jamboree, ulteriore testimonianza della miscela di novità e tradizione che rende il gioco estremamente piacevole e coinvolgente.

Trionfare dopo una sfida agguerrita regala sempre grandi emozioni!

Più grosso, più lungo e tutto intero

Aiutante in Arrivo, accessibile dalla vivace Piazza Party, è una modalità che lega il progresso direttamente al personaggio del giocatore. Prima di lanciarsi nell’avventura, è possibile personalizzare l’esperienza decidendo se includere o meno i mini-giochi che sfruttano i controlli di movimento dei Joy-Con, una scelta apprezzabile per chi preferisce un approccio più classico. Una volta selezionata, veniamo quindi catapultati sul primo tabellone, con l’obiettivo di raccogliere trenta ministelle per dare il via alla festa. La trama, seppur semplice, funge da efficace collante per un’esperienza di gioco divertente e leggera. A differenza delle tradizionali modalità di Mario Party, in questa non è previsto l’impiego di qualsivoglia dado ma siamo liberi di gironzolare per le caselle a piacere, saltando da una all’altra in libertà. Questa meccanica, seppur innovativa, presenta un piccolo inconveniente: l’assenza di una mappa dettagliata, perché vagabondare per la plancia alla cieca, cercando di localizzare missioni o raccogliere oggetti, può risultare frustrante, soprattutto per chi preferisce un approccio più metodico. La possibilità di consultare un elenco delle missioni di cui ci siamo fatti carico serve a ben poco se poi non ci indirizza verso i rispettivi mandanti, e avrei preferito di gran lunga un sistema di navigazione più intuitivo.

Il gioco offre due metodi principali per accumulare preziose ministelle: il primo, e più immediato, è diretta conseguenza dei numerosi mini-giochi disseminati lungo il percorso. Mentre esploriamo i tabelloni, potremmo imbatterci in un vivace pasticcere che ci invita a una sfrenata sfida di ritaglio dei biscotti, oppure in un povero Toad che ci chiede di recuperare le monete che ha perso in un corso d’acqua poco distante, percorrendolo in groppa all’amichevole Plessie. Queste vivaci attività, tratte direttamente dall’ampio repertorio di Jamboree, sono sapientemente integrate nel mondo di gioco e creano un filo conduttore spassoso e contiguo. Il successo ottenuto in ogni sfida sarà direttamente proporzionale al numero di ministelle che riceveremo, un ottimo incentivo a dare sempre il meglio di noi stessi. Ma le lucenti stelline non si ottengono solo sfidando gli altri giocatori. Esplorando l’universo di gioco, incontreremo anche una miriade di personaggi che ti affideranno piccoli compiti e missioni. Potrebbe trattarsi di una semplice ricerca di un oggetto nascosto nelle vicinanze o di una breve conversazione per risolvere un enigma. Queste attività, apparentemente semplici, sono in realtà degli strategici punti di respiro tra un mini-gioco e l’altro, spezzando la monotonia e offrendo un’opportunità per immergersi maggiormente nella storia. Alcune volte, basterà rispondere a una domanda o superare un breve quiz per ottenere una generosa ricompensa stellare.

Svariati minigiochi non prevedono soltanto lo scontro tutti contro tutti, ma ci dividono in coppie o squadre

Amicizie in frantumi, anche online

Oltre all’obiettivo principale di raccogliere stelle per avanzare nei differenti scenari, il nuovo Mario Party contiene interessanti dinamiche cooperative. Durante l’esplorazione, potremmo incontrare personaggi che ci chiederanno aiuto: completando una serie di mini-giochi a tema, potremo convincerli a unirsi alla squadra, facilitando la strada verso la meta. Il nostro successo in queste sfide permetterà di contare sul supporto di nuovi alleati per affrontare le ultime fasi del tabellone. A proposito di questi ultimi, per passare da uno all’altro è necessario accumulare almeno trenta stelle, anche se ne sono disponibili molte di più. Raccogliendone più di trenta, avremo modo di sbloccare decorazioni esclusive per agghindare Piazza Party, infondendole un tocco unico e confortevole. Oltre alla modalità principale, Jamboree offre un nutrito assortimento di alternative, dalla classica competizione alla Mario Party al Porto dei Minigiochi, dove è possibile cimentarsi in tutti quelli già sbloccati e partecipare ad una pletora di sfide quotidiane online, una vera e propria arena per mettere alla prova le abilità maturate e confrontarsi con giocatori di tutto il mondo. Tre modalità aggiuntive sfruttano i sensori di movimento per offrire esperienze uniche, come volare alla stregua di un Paratroopa, risolvere enigmi collaborativi nella fabbrica dei Toad o affrontare sfide di cucina ritmiche, tutte occasioni inedite per cimentarsi con la voglia di divertirsi in gruppo che anima Super Mario Party Jamboree e ne amplificano il carattere spiritoso e appassionante, soprattutto quando si gioca in compagnia.

A tal proposito, Mario Party Jamboree offre due modalità online che portano il divertimento a livelli davvero stratosferici. Nella prima, Bowserathlon, 20 giocatori si sfidano in una frenetica battaglia reale, gareggiando su un percorso dinamico e ricco di ostacoli. Le posizioni vengono determinate dalle prestazioni nei numerosi minigiochi, che spaziano da sfide di reazione rapidissime a prove di abilità più strategiche. Le scariche di adrenalina sono assicurate mentre lottiamo per conquistare la vetta della classifica e diventare il campione indiscusso del torneo. La seconda, Squadra Anti-Bowser, propone un’esperienza collettiva davvero particolare: come parte di una squadra di massimo otto giocatori, dovremo collaborare per sconfiggere un gigantesco Bowser impostore che ci inseguirà all’interno di un’arena circoscritta e pericolosa, all’interno della quale piovono alcune casse contenenti le bombe necessarie a caricare un cannone e indebolire il temibile (finto) re dei Koopa. L’azione è frenetica e richiede una perfetta coordinazione tra i partecipanti, che dovranno evitare gli attacchi di Bowser e dei suoi fedeli servitori, i Plakkoopa, mentre lavorano insieme per raggiungere l’obiettivo comune. Non posso negare che i momenti più concitati di Squadra Anti-Bowser mi hanno riportato alla mente le sessioni notturne con Dead by Daylight, dove la raccolta di risorse, l’aiuto reciproco e lo studio meticoloso dei dintorni erano di fondamentale importanza affinché il gruppo avesse ragione dei killer. Sotto il profilo puramente tecnico, posso affermare senza timore di essere smentito che Super Mario Party Jamboree è un vero e proprio gioiellino. La grafica colorata e disinvolta, insieme a un frame rate granitico, offrono un’esperienza visiva di altissimo livello. Anche le performance online sono impeccabili, garantendo partite fluide e senza interruzioni. In poche parole, l’attenzione ai dettagli e la cura nella realizzazione dei mini-giochi e delle modalità di gioco rendono Mario Party Jamboree un titolo imperdibile per tutti gli appassionati della serie.


È incredibile quante cose Super Mario Party Jamboree riesca a racchiudere in un’esperienza di gioco così coinvolgente e variegata, sia per chi ama le sfide individuali che per chi predilige la cooperazione di squadra. Le modalità online sono il vero e proprio punto di forza del gioco, capaci da sole di regalare ore di divertimento e la possibilità di creare ricordi indimenticabili con gli amici vicini e lontani. Malgrado qualche veniale difetto per quanto riguarda l’interfaccia e una piccola percentuale di riciclo dai predecessori, le nuove modalità, i mini-giochi creativi e la grafica impeccabile rendono da subito questo nuovissimo capitolo del franchise un punto di riferimento per il genere. Se state cercando un’esperienza di gioco appassionante, spiritosa e ricca di sorprese, Super Mario Party Jamboree è sicuramente il gioco che fa per voi.


V MENSILE
V007 Mensile
Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.