The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom rappresenta una significativa evoluzione nell’omonima saga. Dopo il trionfo di Tears of the Kingdom, Nintendo sorprende ancora una volta i fan con un’avventura che inverte i ruoli tradizionali. In questo nuovo capitolo, è Zelda a prendere le redini, affrontando un’epica missione per salvare Hyrule da una minaccia incombente.
Zelda, la tua vita è in pericolo
Imprigionata e confusa, la Principessa si ritrova a dover far fronte a un mondo sconvolto da misteriose spaccature e da un’oscura cospirazione. Aiutata da Tri, un’enigmatica creatura luminosa, Zelda scoprirà un potere straordinario: la capacità di creare “echi”, tradotti come Repliche in italiano, di oggetti, creature e persino del terreno circostante. Questa meccanica innovativa diventa il fulcro del gameplay, offrendo ai giocatori infinite possibilità per risolvere i rompicapo e superare gli ostacoli. Echoes of Wisdom non si limita dunque a implementare un semplice cambio di prospettiva in ricordo dei vecchi tempi, ma introduce un sistema di gioco profondo e coinvolgente, che invita i giocatori a sperimentare e a trovare soluzioni creative. La possibilità di replicare oggetti e creature apre le porte a combinazioni inaspettate e a strategie sempre nuove. Come da copione, ogni azione ha le sue conseguenze, e, in questo caso, la creazione di Repliche comporta un costo in termini di energia magica. All’inizio, il numero di repliche che possiamo creare è limitato, costringendoci a scegliere con cura quali oggetti duplicare. Man mano che avanziamo nell’avventura, questa limitazione si allenta gradualmente, ma non scompare mai del tutto. Tale scelta di design, se da un lato stimola la creatività e la risoluzione di problemi, dall’altro può generare un senso di frustrazione. A volte, mi sono ritrovata a desiderare di poter creare una quantità infinita di Repliche, soprattutto di fronte a problemi particolarmente complessi. Tuttavia, capisco perfettamente le ragioni: limitando la disponibilità delle stesse, gli sviluppatori hanno reso il gameplay più sfidante e gratificante. Quello che mi ha colpito maggiormente di questa meccanica è la sensazione di scoperta che accompagna ogni nuovo utilizzo delle Repliche: enigmi e ostacoli mi hanno spinto a pensare spesso fuori dagli schemi, a trovare soluzioni inaspettate e a sperimentare combinazioni sempre nuove. È come se gli sviluppatori ci avessero fornito un set di strumenti per poi lasciarci liberi di costruire il nostro percorso.
Principessa! Ci incontreremo di nuovo!
The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom non brilla solo per la sua accattivante introduzione delle Repliche, ma anche per la cura con cui è stato realizzato il mondo di gioco. Hyrule è un luogo vivo e pulsante, ricco di dettagli e atmosfere suggestive. Lo stile artistico, pur essendo divisivo, contribuisce a creare un’atmosfera unica e affascinante. Ho particolarmente apprezzato i piccoli tocchi che animano il mondo di gioco, dalle creature che popolano le foreste ai fenomeni naturali che modellano il paesaggio. Anche i dungeon, pur essendo più lineari rispetto al mondo aperto, offrono un’esperienza immersiva e gratificante. Tuttavia, non posso non menzionare un piccolo neo che ho riscontrato durante la mia avventura, ossia qualche sporadico calo di frame rate durante le mie peregrinazioni all’esterno. Fortunatamente, questo problema non incide in modo significativo sull’esperienza di gioco e sembra essere assente nei dungeon. Uno degli aspetti più sorprendenti di Echoes of Wisdom è la libertà che il gioco offre al giocatore. La possibilità di manipolare l’ambiente circostante attraverso gli echi apre le porte a soluzioni creative e inaspettate. Mi sono ritrovato a scalare alberi, a costruire ponti improvvisati e a risolvere enigmi in modi che non avrei mai immaginato. La varietà di oggetti che possono essere replicati e le infinite combinazioni possibili rendono ogni approccio un momento di pura gioia. Ho passato ore a sperimentare nuove strategie e a esplorare qualsiasi angolo del mondo di gioco. Le missioni secondarie, purtroppo, non sono tutte allo stesso livello. Alcune sono ben strutturate e offrono spunti interessanti per approfondire la lore del gioco, mentre altre si limitano a fornire una ricompensa monetaria, un po’ deludente dopo aver affrontato sfide più impegnative. Altra scelta di design interessante riguarda il sistema di combattimento: a differenza dei capitoli precedenti, in cui Link era il protagonista indiscusso degli scontri, Zelda può contare perlopiù sull’evocazione continua dei mostri tenendosi a debita distanza, che trasforma anche le battaglie in una sorta di strategico in tempo reale dove proviamo di volta in volta a trovare le combinazioni giuste di alleati che possano avere ragione delle debolezze degli avversari. La possibilità di trasformarsi temporaneamente in Link offre ai giocatori un’alternativa per affrontare i nemici più ostici, ma è un’opzione da utilizzare con parsimonia, data la limitata disponibilità di energia magica. Personalmente, ho apprezzato questa rilettura, in quanto mi ha spinto a trovare soluzioni più creative per superare gli scontri, sfruttando al massimo le abilità uniche di Zelda e di Tri. Ricordo ancora con piacere un episodio in cui sono riuscita a sconfiggere un gruppo di creature ostili molto forti utilizzando una serie di punte metalliche che ho fatto oscillare avanti e indietro, infliggendo loro danni finché non hanno capitolato. Momenti come questi dimostrano quanto sia divertente e creativo il gameplay di Echoes of Wisdom.
Conclusioni
The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è un titolo che ha saputo sorprendermi positivamente: la commistione di elementi familiari e idee innovative lo rende un’aggiunta imprescindibile alla saga. L’atmosfera incantata che pervade il mondo di gioco, unita a una colonna sonora deliziosa, crea un’esperienza immersiva che difficilmente dimenticherete.
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