Smite è cresciuto velocemente; sarà per una direzione artistica ricercata, che ha voluto basarsi sulle religioni per creare personaggi e ambientazioni; fatto sta che il titolo può essere considerato originale ma, soprattutto, unico. Hi-Rez Studios è riuscito infatti ad accumulare oltre 10 milioni di utenti nel giro di un anno scarso, portando persino il titolo su Xbox One, trasposizione peraltro mai condotta da un MOBA di questo calibro; persino il rinomato League of Legends è rimasto relegato all’amato PC. Il motivo? La cosa che differenzia maggiormente Smite dai suoi rivali è il gameplay in terza persona, che ben si sposa con i controller delle console. Da questa popolarità è ovviamente uscita fuori la Smite World Championship, che quest’anno arriva alla sua seconda edizione, iniziando il 7 e terminando il 10 Gennaio. Oltre ad avere un montepremi di 1 milione di dollari, il torneo è anche un’opportunità per gli sviluppatori di pubblicizzare le prossime novità in arrivo; e che novità!
La prima aggiunta, forse di poco conto ma che stavano aspettando molti appassionati, è una nuova mappa; unica per la modalità Joust. Da notare gli influssi orientaleggianti che se a pelle possono solamente far pensare ad un colorato ed ispirato level design, da un altro punto di vista possono portare ad una conclusione ben più sconvolgente: E se Hi-Rez Studios stesse per introdurre altre divinità proveniente dall’Oriente?
La realtà è che l’introduzione dello Shintoismo nel titolo si sapeva già da diversi mesi, ma le vere informazioni sono trapelate solamente nelle giornate antecedenti al torneo. Amaterasu, la dea del Sole, sarà quella che aprirà le porte della religione del Sol Levante, diventando disponibile il 12 Gennaio su PC e a fine febbraio su Xbox One. Ovviamente ci aspettiamo che vengano aggiunte ulteriori divinità in futuro, ma per adesso non possiamo che accontentarci di questa piccola anteprima del pantheon giapponese.
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