Il viaggio in compagnia di Enotria The Last Song รจ stato piรน piacevole di quanto si potesse immaginare in partenza, chiariamolo subito. Dopo tutte le polemiche e i polveroni sollevati in fase di pubblicazione del gioco e, soprattutto, dopo aver letto alcuni commenti veramente molto negativi sul gioco, la preoccupazione di trovarsi di fronte a un prodotto potenzialmente problematico รจ diventata piรน che asfissiante, per ovvie ragioni. Considerando anche lo stato poco โsalutareโ della demo, e i continui rinvii ricevuti dal gioco, insomma, ci eravamo un poโ tutti quanti convinti che Enotria The Last Song avrebbe potuto rappresentare quasi un fallimento annunciato, per Jyamma Games.
Il publisher italiano ha riversato nella produzione tutto il suo amore, lo si รจ capito sin dalle primi istanti dalla nascita del progetto, ragion per cui eravamo sinceramente preoccupati nel dover prendere in esame un prodotto cosรฌ delicato, un poโ per tutto il movimento nostrano. Fortunatamente, dopo aver provato il titolo ci siamo potuti ricredere: Enotria The Last Song non รจ affatto un prodotto perfetto, anzi, ma ha un potenziale enorme e, soprattutto, รจ stato concepito con grande amore e passione. Il grande problema del gioco รจ che sembra che sia stato un poโ troppo โtiratoโ, gli sviluppatori si sono macchiati dellโonta di voler osare forse troppo, cosa che ha reso alcune cose difficili da far combaciare, con risultati finali decisamente meno convincenti.
Enotria The Last Song: scateniamo il potere dellaโฆmusica!
Partiamo subito dalle cose belle, anzi bellissime: il lavoro svolto sulla lore e sulla direzione narrativa del gioco รจ assolutamente emozionante e brillante. Il titolo di Jyamma Games sembra un viaggio nel tempo, un emozionante volo nei ricordi e nella cultura di un paese meraviglioso e ricco di cultura come quello nostrano. Ciรฒ si traduce non soltanto in un racconto impregnato a dismisura di folklore e citazioni di classe, ma anche in una direzione artistica che, in alcuni casi, ci รจ sembrata veramente sublime e con nulla (o quasi) da invidiare al lavoro di FromSoftware e ai suoi alfieri. Enotria The Last Song, perรฒ, chiaramente prende una fortissima ispirazione dai sopracitati giganti di questo settore, e non potrebbe essere altrimenti. La scena iniziale, lโintroduzione, per intenderci, trasuda infatti amore e quasi devozione nei confronti di perle come Elden Ring o la trilogia di Souls, per tematiche e per la preparazione fatta al giocatore, che capisce subito di trovarsi in un mondo tanto bello da vedere quanto spaventosamente minaccioso e ricco di pericoli.
La misteriosa piaga del Canovaccio tormenta da eoni la popolazione, costretta a vivere e soprattutto a rivivere in continuazione un loop senza fine di canti, danze e musiche da eseguire, anche quando (e soprattutto) il cuore รจ logo e stanco. Gli abitanti del coloratissimo e accesissimo mondo di gioco di Enotria sono infatti intrappolati in quella che viene definita subito una maledizione senza fine, che, chiaramente, soltanto il protagonista della storia puรฒ spezzare. In questo racconto il nostro avatar prende il nome di Senza Maschera, un individuo dotato del libero arbitrio, grazie alle sapienti mani di Pulcinella, che si erge come baluardo ultimo e unico essere in grado di rompere la maledizione. Non si tratta di nulla di geniale o di innovativo, anche perchรฉ il tutto viene lesinato attraverso il solito sistema combo tra descrizioni e narrativa ambientale, anche se dobbiamo ammettere che la storia ci รจ sembrata sempre in qualche modo piรน chiara e facilmente inquadrabile rispetto al lavoro di FromSoftware. Quello che colpisce di piรน, come vi dicevamo anche pocโanzi, รจ tutto lโimmaginario che fa da contorno, anche e soprattutto in termini di level design, esplorazione e qualitร del mondo di gioco, che in molti casi ci ha fatto veramente rimpiangere tutte le scelte sbagliate e le limitazioni oggettive che vanno a contrastare parecchio col grande lavoro svolto in tal senso.
Un mondo ricco di pericoliโฆe segreti
Il lavoro migliore, senza se e senza ma, รจ stato svolto sul comparto estetico e sul world building. Pur risultando sempre molto grezzo e un poโ datato tecnicamente, Enotria รจ un titolo caratterizzato da una direzione artistica sublime, tanto a livello concettuale tanto sul piano pratico. Le ambientazioni scelte dal team di sviluppo sono veramente splendide, anacronistiche nella scelta di una pigmentazione sempre accesa e con tanti colori a fare da sfondo a ogni scorcio, e rendono lโesperienza di gioco un vero e proprio viaggio nella cultura e nellโarte. Molto spesso ci siamo ritrovati in borghi che ricordano in maniera evidente i paesini del sud Italia, e spesso le case di questโultimi sono ricoperte di quadri e opere dโarte attribuibili ai piรน grandi maestri della cultura nostrana, cosa che ci ha strappato qualche momento di troppo in cui ci siamo sentiti costretti a fermarci per osservare e ammirare tutta la bellezza del gioco. Anche la disposizione dei nemici e dei segreti ci รจ sembrate molto valida e competente, e ci ha sempre spinti ad esplorare, anche perchรฉ i viaggi rapidi, che si attivano sbloccando le varie Corde (i falรฒ, per intenderci), sparsi per le varie mappe di gioco sono molto numerosi e offrono al giocatore la possibilitร di poter esplorare sempre senza troppi rischi.
In questo contesto si inserisce lโottimo level design, che abbiamo apprezzato giร dalle primissime battute e nelle prime aree di gioco. Jyamma Games ha lavorato veramente bene, ha saputo creare tantissime aree molto ben interconnesse tra loro, tra passaggi segreti e punti di collegamento geniali e talvolta impensabili, cosa che dobbiamo ammettere che non ci saremmo aspettati in una produzione cosรฌ giovane. Purtroppo, perรฒ, lโinesperienza si รจ perรฒ comunque sentita. Il team italiano si รจ lasciato un poโ prendere la mano e in alcuni casi la voglia di fare รจ sfociata nello strafare. Alcune aree, infatti, ci sono sembrate anche fin troppo complesse da leggere e da vivere, con passaggi complessi da individuare e con il pericolo di perdersi che diventa pressochรฉ un compagno di viaggio inseparabile. La varietร , perรฒ, riesce a compensare questo aspetto problematico, Il team di sviluppo ha saputo creare tante soluzioni diverse per un gioco che ha molto piรน da offrire di quanto ci si poteva immaginare, in apertura, e questo รจ soltanto un bene, al netto dei limiti sopracitati.
Un uomo, una maschera e la sua spada
Lโaspetto meno convincente di questo Enotria, purtroppo, รจ proprio il combat-system, ed รจ un vero peccato. Le idee alla base sono molto particolari, hanno un sapore di nuovo e fresco, ma finiscono per lo scontrarsi con una struttura ludica incapace di andare fino in fondo e, soprattutto, tornando al discorso fatto in apertura, finisce un poโ schiacciata sotto il peso di quel desiderio di voler fare il proverbiale passo piรน lungo della gamba. Il sistema che si muove dietro la creazione di un buon Senza Maschera รจ legato allโinteressante idea dei Corredi, che sono a conti fatti dei veri e propri lodaout liberamente (o quasi personalizzabili) con cui variare le proprie build in maniera autonoma e veloce. Il grande passo avanti รจ rappresentato dal fatto che questi Corredi, che sono tre in tutto, possono essere switchati in qualunque momento cosa che, chiaramente, rende lโesperienza di gioco molto dinamica e sprezzante, sin dalle prime battute. Sembra tutto molto bello? Di fatti sรฌ, lo รจ, ma non del tutto. Alla lunga, infatti, le personalizzazioni e le combo varie sembrano perdere un poโ di efficacia, ma il problema principale, ritornando a quanto detto poco sopra, รจ che anche qui gli sviluppatori hanno voluto strafare, fino a dar vita a qualcosa di eccessivamente complesso da gestire e un poโ โopprimenteโ, soprattutto allโinizio, che va un poโ a vanificare il concetto di super velocitร e immediatezza dei loadout stessi.
Per il resto, il gioco รจ chiaramente caratterizzato da un sistema di combattimento molto in linea con i prodotti del genere piรน blasonati, sia per quanto riguarda la mappatura dei comandi sia per la resa sul campo effettiva. La particolaritร รจ che il gioco รจ fortemente incentrato sulla meccanica del parry, e lo si capisce praticamente sin dal tutorial. Enotria The Last Song, infatti, รจ un titolo fortemente incentrato sui parry, tanto che da anche una finestra di parata anche nettamente piรน generosa rispetto agli altri giochi del genere, ma ancora una volta il vero punto della questione รจ che, in fin dei conti, poi la dinamica dei parry diventa praticamente soverchiante, in alcuni casi lโunica soluzione per buttare giรน i nemici, soprattutto alcuni boss. No, non abbiamo apprezzato particolarmente questa scelta, ma abbiamo apprezzato parecchio, invece, la qualitร e la peculiaritร degli status alterati, che abbiamo trovato molto originali, sia sul piano estetico e concettuale sia, soprattutto, allโatto pratico. Gestire la stordimento, le vertigini e via dicendo, si รจ rivelato una variabile sempre molto presente e impattante, tanto che abbiamo anche apprezzato non poco la qualitร delle build creabili proprio dando prioritร a queste ultime e ai Versi, ossia le abilitร usate per attaccare i nemici. Occhio perรฒ che anche loro usano parecchio le magie e gli status, quando possono, quindiโฆ
Combattimenti problematici per boss memorabili (ma non sempre)
Il fulcro dellโesperienza, ovviamente, rimane il gameplay. E, a essere onesti, sotto questo aspetto non ci possiamo definire pienamente soddisfatti. Enotria The Last Song รจ, ancora una volta, un titolo con tantissime buone idee e tanta voglia di fare, che finisce perรฒ per risultare troppo pesante e difficile da masterare. Il gioco di Jyamma Games, va detto subito, offre un numero di sfide considerevole. I nemici sono tanti, molto spesso diversi tra loro per abilitร e modo di interpretare lo sconto, e alcuni boss sono veramente meravigliosi, sia da vedere sia da affrontare, ma a risultare problematico sin da subito รจ il bilanciamento di questโultimi. Molto spesso, infatti, ci siamo trovati di fronte a nemici veramente troppo forti, per il punto in cui si trovano, o a boss spietati, capaci di ucciderci con pochi colpi e che, quindi, costringono il giocatore ad abusare del parry. Ciรฒ che ne consegue รจ uno scoraggiamento generale, un sorta di rifiuto nel continuare a utilizzare strategie diverse e, di conseguenza, armi diverse, poichรฉ รจ evidente che alcune cose funzionano decisamente di piรน rispetto ad altre. Certo, non รจ nulla che non abbiamo giร visto in altri giochi, ma unito alla poca varietร nel moveset delle armi, beh, tutto poi rischia di diventare un poโ troppo pesante.
Ci volevamo arrivare con calma, perchรฉ pensiamo che sia una delle cose meno riuscite del gioco, ma le Armi di Enotria, per quanto belle da vedere, ci hanno restituito un feeling troppo superficiale. Durante la nostra run abbiamo provato a variare, a cambiare tipologia di arma in continuazione, ma alla fine siamo stati quasi costretti a tornare un poโ allโovile e ad affidarci a quella che รจ lโarma utilizzata nelle fasi iniziale, che ci รจ sembrata essere sempre lโopzione migliore, la classica โcosa giusta al momento giustoโ. Questo ovviamente รจ colpa anche, come dicevamo poco sopra, del feedback dei colpi, che abbiamo trovato veramente troppo rivedibile. Sia chiaro, rispetto alla demo i passi avanti sono veramente enormi ed evidenti, ma il risultato finale non cambia piรน di tanto e, lasciatelo dire, in un gioco improntato spudoratamente sui parry รจ un errore che forse non puoi permetterti piรน di tanto. Perรฒ, considerando lโinesperienza del team di sviluppo, alla fine ci sentiamo di โperdonareโ i ragazzi di Jyamma, anche perchรฉ siamo convinti che faranno di tutto per puntellare questo aspetto.
Tecnica e grafica: si poteva fare di piรน, ma alcune cose sono meravigliose
In apertura vi parlavamo di una voglia di osare troppo grande da parte del team, un qualcosa che ha finito per risultare controproducente in molti casi, e questo aspetto ha pesato non poco anche sulla qualitร tecnica del gioco. A livello di prestazioni, infatti, Enotria The Last Song, nel complesso, gira anche piuttosto bene su PS5, ma รจ innegabile che risulta spesso e volentieri un prodotto vecchio e decisamente poco al passo coi tempi. Il quadro complessivo della produzione รจ un poโ sporco e datato, al netto di una bellezza creativa encomiabile, ma quello che rende maggiormente lโidea รจ senza dubbio il numero e la quantitร di bug che minano lโesperienza di gioco. Noi, ad essere onesti, ci siamo trovati un poโ troppo spesso costretti a dover ricaricare il gioco per sfuggire a cadute strane e a passaggi funestati da cose a volte poco spiegabili, ma considerando la poca esperienza del team di sviluppo e soprattutto la natura da doppia A del gioco siamo comunque di fronte a qualcosa di complessivamente comprensibile e passabile. Anche perchรฉ Jyamma Games sta lavorando sodo per rendere lโesperienza via via sempre piรน godibile e il lavoro svolto finora รจ positivo.
Quello che ci ha letteralmente estasiato รจ il comparto sonoro. Il doppiaggio italiano, ormai quasi una chimera nel mondo del videogioco attuale, รจ a tratti meraviglioso, sublime, capace di elevare lโesperienza di gioco verso vette qualitative decisamente emozionanti. Al di lร di questo dettaglio, anche la colonna sonora ci ha fatto battere fortemente il cuore, in piรน di unโoccasione. Le musiche di alcuni boss, in particolare quella di Vermiglio, ci hanno dimostrato, ancora una volta, che il team di sviluppo ha compiuto un grossissimo lavoro in termini non soltanto pratici ma anche e soprattutto sul piano della ricerca e dellโevoluzione dei contenuti. E, del resto, un gioco che ha “la musica nel cuore e un sorriso (finto, purtroppo) sulle labbra” non poteva che essere esattamente questo: un oceano di emozioni sonore, che prendono a schiaffi con le loro onde violente i – doverosi – dubbi generati da un lavoro tanto meraviglioso quanto impreciso ma che, onestamente, vogliamo comunque elogiare, specialmente quando si tratta di valorizzarne la componente artistica.
Enotria The Last Song ci ha veramente sorpreso. Senza poter e voler negare gli evidenti (e abbastanza evidenti) limiti e problemi di natura strutturale, alcuni anche evidenti, รจ impossibile non apprezzare il lavoro svolto da Jyamma Games nella creazione di un mondo di gioco ricco di amore e passione, sia per la cultura italiana sia per quella videoludica. โBuona la primaโ, per rimanere in tema, e siamo sinceramente curiosi di scoprire come il gioco evolverร nel corso dei prossimi mesi. Per ora, comunque, la base sembra esserci e non lasciatevi ingannare da chi dice per forza il contrario.