Little Nightmares III Anteprima V mensile

Talvolta gli sviluppatori, nel realizzare un titolo, amano mescolare vari generi videoludici, anche molto distanti tra loro come concept e meccaniche. Nella maggior parte dei casi, questa tecnica porta a prodotti caotici, privi di una propria identitร  e che non funzionano bene in nessuno dei generi che vorrebbero includere. Ma capita anche di vedere ottime opere, che riescono a ritagliarsi uno spazio proprio. Nel 2017 Tarsier Studios decise di prendere il gameplay di un classico platform e unirlo a meccaniche stealth e alla presenza di numerosi enigmi, inserendo il tutto in una cornice horror densa di personaggi inquietanti e ambientazioni affascinanti: Little Nightmare. Il successo del titolo fu tale da portare a un seguito, altrettanto riuscito, oltre a un DLC e un episodio per soli dispositivi mobili. Dopo lโ€™acquisizione di Tarsier da parte di Embracer Group, la saga era considerata conclusa con il secondo episodio. Ma, dal momento che i diritti appartengono a Bandai Namco, รจ ripresa con questo Little Nightmares III, pur con qualche ritardo. Per lโ€™occasione, lo sviluppo รจ passato a Supermassive Games, azienda ormai esperta in titoli horror, che sembra aver rispettato la tradizione dei precedenti episodi.ย 

Little Nightmares III
2 piccoli protagonisti contro tutti!

Il Nulla che dilaga, dilaga

Visti i tempi di sviluppo ancora abbastanza lunghi, sappiamo ben poco della trama che fa da sfondo a questa nuova avventura. I due protagonisti, Low e Alone, si ritrovano prigionieri in un mondo desolato noto come il Nulla. Partiti dalla Spirale, un agglomerato di luoghi densi di allucinazioni e dei lugubri avversari tipici di questa saga, dovremo farci strada attraverso varie ambientazioni, tra cui una necropoli, una fabbrica di caramelle e una fiera (ovviamente tutte declinate in chiave horror), tentando allo stesso tempo di sfuggire a un inquietante, gigantesco bambolotto intenzionato a mettere fine alle nostre imprese. La presenza di due protagonisti non รจ un semplice pretesto narrativo, ma introduce la prima, vera novitร  di questo episodio.

Little Nightmares III
Le ambientazioni trasmettono un senso di… non riusciamo a descriverlo!

Orrore in cooperativa

Il gameplay di questa nuova avventura riprende in buona parte quanto visto nei precedenti episodi, ma introduce anche qualche interessante novitร . Dovremo ancora sopravvivere ad avversari piรน forti di noi ed esplorare ogni angolo delle ambientazioni, nel tentativo di rintracciare gli oggetti e i meccanismi necessari a risolvere i vari enigmi che incontreremo, con meccaniche a metร  tra unโ€™avventura dinamica e un platform. Non mancheranno le familiari sezioni stealth, dove sarร  necessario procedere con cautela sfruttando nascondigli e zone dโ€™ombra. Il cambiamento piรน evidente e interessante รจ lโ€™introduzione della modalitร  in cooperativa, sia online che con un compagno guidato dallโ€™IA, che espande le giร  notevoli possibilitร  viste negli altri titoli. Alone dispone di una versatile chiave inglese, con la quale potrร  rompere muri, premere interruttori, attivare meccanismi e altro. Low, da parte sua, ha un arco che gli permetterร  di rompere corde a distanza, attivare meccanismi fuori della portata della chiave inglese del suo compagno, e anche abbattere alcuni avversari. Una possibilitร , questโ€™ultima, che permette finalmente di non affidarsi soltanto alla fuga e allo stealth, almeno in alcune sezioni. Le meccaniche vengono ulteriormente arricchite dallโ€™opportunitร  di utilizzare ombrelli per sfruttare alcune correnti ascensionali. Con una tale varietร  di oggetti e possibilitร  sarร  necessario collaborare con attenzione, allo scopo di sfruttare e integrare le capacitร  uniche dei due protagonisti. Lโ€™impressione รจ che Supermassive Games miri ad estendere la varietร  del gameplay, aumentando quindi la sensazione di controllo da parte del giocatore e introducendo anche alcune possibilitร  di attacco, pur rimanendo fedele a quanto giร  collaudato nei precedenti episodi.

Little Nightmares III
Avremo paura, ma saremo in buona compagnia

Il fascino estetico della paura

Una delle caratteristiche migliori dei precedenti Little Nightmares, dal punto di vista estetico, era lโ€™atmosfera, grazie anche a scenari azzeccati, nemici decisamente inquietanti e alcune idee che avrebbero reso felice Tim Burton. Anche qui gli sviluppatori sembrano aver rispettato lโ€™ereditร  della saga, realizzando ambientazioni ricche di dettagli horror, tra corpi sospesi, bambolotti giganti e un generale senso di decadenza. Rimane solo una lieve sensazione che, dal punto di vista del design, Supermassive avrebbe potuto osare qualcosa in piรน. Anche se รจ ancora presto per esprimere un giudizio. Dal punto di vista puramente tecnico nulla da criticare, finora. Gli effetti di luce, come sempre, sono ottimi, e ancora funzionali alle meccaniche, mentre il comparto grafico e sonoro appare solido e piacevole.

Realizzare il terzo capitolo di una saga, sia essa videoludica o cinematografica, non รจ mai facile. Si rimane in bilico tra la necessitร  di introdurre qualcosa di nuovo rispettando allo stesso tempo la tradizione e il rischio di adagiarsi su una formula collaudata, realizzando un semplice clone dei precedenti episodi. Da quanto visto finora, Supermassive Games ha fatto un buon lavoro, soprattutto grazie allโ€™introduzione della modalitร  cooperativa, che espande di molto il gameplay, e alla possibilitร  di attaccare gli avversari e utilizzare piรน oggetti. Nonostante il cambio di sviluppatore, sembra che lโ€™ereditร  di Tarsier Studios sia stata quindi rispettata.

Leggilo gratis in versione impaginata e sfogliabile sul numero 6 di V – il mensile di critica videoludica

V MENSILE
V007 Mensile