ll 2024 di Square Enix termina sotto il sigillo dell’eroe della leggenda Erdrick con Dragon Quest III HD-2D Remake, la re-immaginazione del terzo capitolo “introduttivo” dell’epica serie creata da Yuji Horii, illustrata dal compianto Akira Toriyama e impreziosita dalla colonna sonora di Kōichi Sugiyama. Utilizzando lo stile che ha rilanciato l’arte del JRPG in pura pixel art, Square Enix riavvia la narrativa del mondo di Dragon Quest dal terzo e storico capitolo uscito nel 1988, attraverso un’operazione nostalgia che arrivera al suo culmine solo a 2025 inoltrato. Ma intanto, ripercorriamo insieme i primi dettagli sul gioco e vediamo cosa è stato mostrato durante l’ultima edizione di questo Tokyo Game Show!
Nostalgia “zoomami” via!
Dragon Quest III HD-2D Remake è principalmente un’operazione di rilancio da parte di Square, per riportare in auge un titolo che sì ha generato una fidelizzazione maniacale da parte di quei fortunati che nel 1985 si sono sentiti incuriositi da quel Dragon Warrior III uscito su NES, ma che al contrario del suo cammino glorioso nel Sol Levante non è riuscito a raggiungere i successi del suo ex-rivale/gemello Final Fantasy. Ma gli anni passano e laddove la serie ideata da Hironobu Sakaguchi sta ancora subendo gli strascichi di una settima generazione vissuta tra crisi di identità spostandosi tra varie sperimentazioni in stile action, e una crisi creativa che nel suo apice più basso stava per portare alla morte del franchise, Dragon Quest ha perseverato secondo la propria filosofia ed è arrivato fino al 2024 espandendo e migliorando quelle stesse caratteristiche che nel 1985 avevano fatto innamorare quei “pochi eletti”, arrivando a un undicesimo capitolo in grado di superare ogni record di vendita sia in madrepatria che nel tanto agognato occidente. E quindi perché non farlo? Perché non riproporre in un formato moderno il titolo che ha dato (sotto certi termini) inizio a tutto? E perché non riprendere proprio da quel terzo capitolo che ha ricollegato le gesta dei suoi predecessori all’interno di una timeline ben definita? Probabilmente questa è una delle tante domande che Yuji Horii si è posto più e più volte nel corso degli anni e che ha più volte accantonato in attesa del momento giusto.
Tra innovazione grafica e reverenza del passato
Un allineamento planetario che è arrivato a ridosso dell’uscita di Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age e di Nintendo Switch qualche mese prima, con quest’ultima che proponeva all’interno della sua line-up un titolo come nessun altro prima d’ora. All’apparenza un JRPG a turni come gli altri, Octopath Traveler era molto di più di questo e rappresentava per Square una scommessa dal punto di vista tecnologico. Il titolo infatti mostrava sia delle ottime grafiche in pixel art, sia degli scenari 3D mozzafiato. Uno stile, ribattezzato poi come “HD-2D” che poteva effettivamente riprodurre fedelmente le atmosfere del mito di Erdrick (o Roto) con la minuzia e la bellezza di un diorama. E infatti in questo frangente Dragon Quest HD-2D Remake rappresenta un’eccelsa meraviglia, mostrando paesaggi e panorami che in questo nuovo stile prendono vita e superano finalmente i limiti hardware del passato e avvicinandosi all’ideale fantasia che si poteva intravedere tra i pixel presenti all’interno del tubo catodico, oltre la grafica “vetusta” del primo Famicom Nintendo. In particolare, i mostri ideati dal buon Toriyama godono di nuova linfa vitale attraverso animazioni speciali che enfatizzano la loro duplice natura: pericolosi ma anche goffi e bizzarri nei loro design. Anche la colonna sonora ricalca questa riproposizione maestosa, con la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra che non ha badato a spese per restituire a Dragon Quest III quell’aura di regalità e sontuosità che ben si sposa con l’idea narrativa del “cammino dell’eroe” presentata in questo terzo capitolo.
Proprio come te lo ricordavi… e qualcosa in più
Ma non sarebbe un remake senza una buona dose di rivoluzione dal punto di vista del gameplay, e infatti durante gli scorsi mesi gli sviluppatori si sono divertiti a stuzzicare il nostro interesse con sporadici reveal sulle novità in arrivo. Oltre ai classici rinnovamenti di tipo “Quality of Life”, come la possibilità di salvare ovunque durante la partita, Dragon Quest III HD-2D re-introdurrà ai giocatori una delle classi del capitolo online Dragon Quest XI, il Wrangler. Dotato di capacità fisiche impressionanti, ma carente nelle qualità magiche, questa classe compensa a questo deficit attraverso la propria abilità nel poter catturare e lanciare all’attacco i mostri presenti nell’Overworld, aggiungendo al titolo una potenziale sotto-meccanica di monster collecting. Ma non finisce qui perché durante l’ultimo Tokyo Game Show Square ha mostrato una interessante monster arena dove il giocatore potrà sfidarsi a suon di mostri facendoli competere tra di loro, in una sorta di versione alternativa dei Pokémon. Una novità assoluta per la saga che ci rende ancora più impazienti nei confronti di quel 14 novembre che non è poi così lontano.
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