Dopo l’annuncio a sorpresa e poche apparizioni pubbliche trailer, Life is Strange: Double Exposure si è fatto vedere anche sul palco del Tokyo Game Show. Sapevamo che Square Enix lo avrebbe portato alla kermesse già da qualche settimana. Da quando, cioè, il publisher aveva rivelato la line-up dei giochi mostrati in fiera. Quindi, accanto a Final Fantasy e Visions of Mana (già sul mercato), anche le ultimissime sul gioco Deck Nine in arrivo a fine ottobre.
Nuovi poteri, nuove minacce
Dal palco di Tokyo non scopriamo nulla che in realtà non conoscessimo o non avessimo già intuito. Ci ritroveremo anche in questo caso davanti a un’avventura grafica con (pochi) elementi presi in prestito da altri stili di gameplay. Anche in questo caso, una storia dove a farla da padrona saranno i buoni sentimenti e il potere dell’amicizia.
Sono trascorsi anni dai tempi della Blackwell ad Arcadia Bay. Max è ora una studentessa della Caledon University. Sulle coste del Pacifico, Max aveva scoperto di avere poteri paranormali quando, dopo aver assistito all’assassinio dell’amica Chloe riesce a riavvolgere il tempo così da intervenire e salvarle la vita.
Neanche fosse l’Agatha Fletcher del mondo videoludico, nella nuova città a Max succede una cosa molto simile. Stavolta a cadere vittima di uno spietato assassino è la nuova amica Safi. Dopo averla trovata priva di vita e riversa nella neve, Max prova a utilizzare ancora una volta il suo potere. A questo giro, però, qualcosa cambia: la nostra protagonista non riesce più a riportare indietro il tempo.
Invece, a sorpresa apre uno squarcio nel tessuto spazio-temporale che le permette di visitare una realtà alternativa dove Safi è ancora viva, ma pur sempre in pericolo. Non essendo in grado di salvare l’amica nella propria linea temporale, Max tenterà dunque di fare in modo che almeno la Safi della realtà alternativa possa scamparla. Non solo, Max spera anche che questa indagine le permetta di ottenere indizi che possano aiutarla a incastrare l’assassino anche dalla sua parte della barricata.
Molto di più non ci è dato sapere, ma conoscendo già i trascorsi della serie non ci è difficile immaginare dove si andrà a parare sul finale né quali possano essere le possibili tematiche che faranno capolino nel corso della storia.
Gameplay che vince…
… non si cambia e Deck Nine decide di puntare sull’usato sicuro. Anche per Double Exposure, infatti, si è scelto di adoperare gli stilemi della storia interattiva. Anche in questo caso faremo luce sulla faccenda attraverso poche semplici azioni e, soprattutto, attraverso le opzioni di dialogo con gli altri personaggi: scegliere la corretta sequenza di domande e risposte otterremo un diverso quantitativo di informazioni con cui poi giungere alla risoluzione del mistero.
Una formula collaudata già da diversi altri studi che, nel corso degli anni, ne hanno fatto quasi un marchio di fabbrica. DontNod ha tirato fuori una cifra stilistica poi riutilizzata anche in alcuni giochi appartenenti alla stessa categoria (pensiamo a quel Tell Me Why proposto gratuitamente ogni giugno). Deck Nine non ha dovuto far altro che prendere appunti e replicare.
Da questo punto di vista, dunque, non dovremo attenderci alcun tipo di cambiamento. Il più sostanzioso aggiornamento riguarda, ovviamente, i poteri di cui Max è capace e il loro utilizzo. Al posto del ‘rewind’ di quasi un decennio fa, ci troveremo nella possibilità di switchare a fasi alterne tra diverse linee temporali: eseguire azioni in una per ottenere un effetto nell’altra. Potremo farlo solo in determinate circostanze però. Niente avanti e indietro in totale libertà, dunque, ma un insieme di momenti specifici.
Ritorno al passato
Tornando piuttosto al punto trama, sia Square Enix che Deck Nine hanno voluto mettere in chiaro alcuni punti: pur trattandosi di un seguito diretto del primo Life is Strange (a differenza degli altri giochi, dove Max appariva sporadicamente), in molti si aspettavano che Double Exposure presentasse perlomeno la possibilità di importare i vecchi salvataggi così da poter continuare con la propria Maxine. Niente da fare: sono trascorsi quasi 10 anni e Square Enix non se l’è sentita di offrire questo genere di scelta. L’aspettativa era alimentata però dal fatto che l’originale LiS avesse più di un finale aperto e, con un sequel alle porte, era lecito domandarsi quale fosse quello canonico. La risposta è stata disarmante: lo sono tutti. Indipendentemente dalle scelte compiute in passato, ciascun giocatore potrà cominciare la sua storia con Max in modo immacolato.
In conclusione, come detto in apertura, difficile immaginare grossi stravolgimenti last-minute: Life is Strange: Double Exposure rappresenterà nient’altro che un sequel che affonda le proprie radici nelle solide basi già gettate dai predecessori. L’unica incognita è rappresentata dalla caratterizzazione dei personaggi che verranno mostrati a schermo: quanto della vecchia Max è rimasto, e quanto è cresciuta in questi ultimi nove anni? Bisognerà attendere il 29 ottobre per scoprirlo, il 15 se avete effettuato il preorder, quando cioè potrete accedere in anticipo ai primi due capitoli.
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