Da un paio di anni a questa parte, c’è una specie di strana alchimia che colpisce le più importanti esclusive PlayStation che passano al mondo mouse e tastiera. L’ultima vittima di questo maleficio (che si chiama “account PSN obbligatorio”) è God of War Ragnarok. Il secondo – e ultimo – capitolo della vita di Kratos in terra norrena è arrivato su Steam ed Epic Games Store il 19 settembre 2024. Il lancio, però, è passato pressoché inosservato per quasi tutti.
Problemi di performance e ottimizzazione? Non stando a quanto riportano i primi utenti sui vari social. La ragione non sembra nemmeno essere lo iato di quasi due anni tra l’uscita su PlayStation 5 e quella su PC. Uno span temporale simile avrebbe potuto scoraggiare i tanti che in un lasso di tempo così lungo possano essere incappati in spoiler o aver deciso di giocare direttamente su console.
Se quest’ultima considerazione potrebbe spiegare – almeno in parte – server pressoché deserti (su Steam si registra un picco di, al massimo, 23.000 giocatori in contemporanea. Il precedente GoW ne aveva oltre il triplo al lancio), dall’altra non si spiega il review bombing riservato al gioco sulla stessa piattaforma.
Una spiegazione a quest’ultimo fenomeno ce la offrono invece gli utenti che stanno lasciando recensioni ‘perlopiù negative’ sulla piattaforma Valve. A non andare giù ai PC Gamer è la necessità di aprire un account PlayStation Network come condicio sine qua non per giocare. Una richiesta che aveva già mandato su tutte le furie la community di Helldivers 2.
Il clamore generato dalla notizia e le iniziative di boicottaggio intraprese dalla community ai danni del gioco di Arrowhead convinsero Sony a ripensarci. Il publisher, che al tempo addirittura arrivò a scusarsi giustificandosi con la poca esperienza nel mondo PC, sembra però poco propenso a concedere la stessa amnistia con God of War Ragnarok.
imporre l’apertura di un account PSN per giocare a un titolo PlayStation su PC, lo ricordiamo, taglia fuori dalla festa una parte spropositata di utenti che vivono in paesi dove il servizio non è disponibile.