MASTINI – HCMV Varese Hockey: al via il campionato Italian Hockey League, Vgmag.it è il co-sponsor del team!

Sabato 21 settembre, siamo stati ospiti della Acinque Ice Arena di Varese per assistere all’inizio del campionato della Italian Hockey League (IHL). Noi di Vgmag.it, in qualità di co-sponsor della squadra, non poteva perdere l’occasione per manifestare sostegno ai MASTINI – HCMV Varese Hockey (conosciuti anche come Mastini di Varese) in questa prima sfida contro gli ospiti altoatesini del HC 3 Zinnen Dolomites, meglio noti come Dobbiaco. Dopo un inizio furioso ed esaltante, i Mastini si sono trovati a dover affrontare un resto di partita faticoso che è culminato con una disfatta che ha da insegnare, ma che non ha in alcun modo stroncato la passione dei molti fan presenti sugli spalti.

hockye varese mastini
Il palaghiaccio… che però è anche piscina e palestra, quindi ospita un eterogeneo crogiuolo di umanità.

L’inizio campionato dei MASTINI – HCMV Varese Hockey

I MASTINI – HCMV Varese Hockey hanno scaldato immediatamente la pista da ghiaccio, segnando un gol su azione di rimessa ad appena un minuto e due secondi dall’inizio. Folla in visibilio, megaschermi festosi e altoparlanti che sparavano a mille la canzone Chelsea Dagger, colonna sonora presa in prestito dai Chicago Blackhawks della NHL. Da lì, una grandinata di attacchi e altrettanto parate. Poi, ad appena 8 minuti e 22 secondi, il capitano Andrea Vanetti si insinua dietro la gabbia avversaria per predisporre il tiro al più recente acquisto della squadra, Dylan Ghiglione, il quale infila il disco in rete con precisione chirurgica. Questi due colpi a inizio partita e a inizio campionato devo aver fatto male a Dobbiaco: da quel momento, gli ospiti hanno iniziato a vedere rosso e sono esplosi. La sfida è diventata immediatamente più accesa, sia nell’intensità del pattinato che nella frequenza degli scontri fisici. La tensione era palpabile e gli arbitri sono dovuti intervenire perché la situazione non degenerasse. Fine primo tempo, pausa negli spogliatoi ed eventuali discussioni coi reciproci coach.

Il secondo tempo è segnato da un’atmosfera profondamente diversa. Gli spiriti si sono placati, gli interventi tornano a essere più sportivi che rissosi, il gioco diventa meno energico e più metodico. Gli atleti dell’HC 3 Zinnen Dolomites serrano i ranghi e si dimostrano tattici, mentre i Mastini continuano a caricare infruttuosamente. La squadra di casa compie delle belle azioni, ma inizia a dissipare le energie, quindi gli avversari partono con il contrattacco. I giocatori del Dobbiaco finiscono con l’accalcarsi sopra il portiere varesino, nel caos il disco finisce in porta. Molta confusione, ma nessuna colonna sonora festosa. I megaschermi proiettano in loop dei meme in forma di gif, nell’attesa che gli arbitri stabiliscano i dettagli della situazione.

Il terzo tempo inizia terribilmente per i Mastini: a un giocatore manca il paracollo, penalità per “attrezzatura non conforme”. Da lì a poco, la squadra altoatesina scatta in avanti, seminando i difensori. Il portiere di casa, Rocco Perla, si lancia disperatamente contro l’avversario per evitare il peggio, ma il giocatore del Dobbiaco ha la meglio. 2 a 2, disco al centro. Gli ospiti proseguono con la loro strategia, dimostratasi vittoriosa. Si arroccano in difesa aspettando che i MASTINI – HCMV Varese Hockey lascino il fianco scoperto, conservano le energie, quindi avviano assalti non appena trovano un’apertura e mietono punti. Gli ultimi due minuti del match sono furiosi, il team domestico carica a testa bassa, ma non riesce a recuperare il distacco. La partita si conclude 3-4.

La panchina dei MASTINI – HCMV Varese Hockey.

La nostra intervista al capitano Andrea Vanetti

La delusione era palpabile, soprattutto in coda a un epilogo tanto energico, il quale aveva lasciato sperare in un miracoloso pareggio dell’ultimo secondo. Nonostante la sconfitta subita, i molti bambini presenti si sono accalcati verso gli spogliatoi per celebrare gli sforzi dei loro gladiatori, sostenendoli fino alla fine. Diversi minuti dopo, siamo andati negli spogliatoi per salutare la squadra e scambiare qualche parola con il capitano della squadra dei MASTINI – HCMV Varese Hockey. Braccia conserte, volto cupo, Vanetti ci ha comunque accolto nonostante il risultato non positivo. Gli abbiamo immediatamente chiesto come fosse l’atmosfera post-partita.

«Diciamo che il sentimento è assolutamente negativo, c’è un po’ di rammarico», ammette Vanetti. «Però la parte positiva è che siamo solo all’inizio. Quindi è ancora tutto da costruire, niente è perduto. Ma c’è tutto ancora da fare. Dobbiamo prendere quello che abbiamo costruito, quello che abbiamo fatto bene. Anche perché lavoriamo insieme da un mese, quindi chiaramente serve un attimo di tempo per amalgamare bene il gruppo, le linee, la chimica tra i giocatori nuovi». Al far notare che l’inizio e l’epilogo della partita sono comunque stati esplosivi, il capitano reagisce con austero contegno: «nell’hockey, come nella vita, come nello sport, non basta un guizzo, ma serve continuità».

Pian piano, la nostra interazione si allontana dal cocente discorso del match. La tensione si stempera e gli argomenti si muovono verso tematiche a più ampio respiro, in particolare sul centro polisportivo Acinque Ice Arena, ristrutturato nel novembre 2022 con la benedizione del Presidente Sergio Mattarella, e sull’importante affluenza di un pubblico giovanile. «Da quando stiamo giocando in questo nuovo la struttura la risposta di Varese – in generale, ma soprattutto dei bambini – è pazzesca. E giocare davanti a così tanta gente ti dà sempre quel qualcosa in più. È bello vedere tanti bambini, perché poi, alla fine, sono loro il futuro di questo sport», dice il capitano, concedendosi un mezzo sorriso. «Vedere che le tribune sono piene di giovani, sicuramente ci fa capire in qualche modo che stiamo lavorando nel modo giusto». Uno stimolo doppio, considerando che, in Italia, l’hockey vive un contesto frammentato, caotico e povero di risorse finanziarie.

«Le squadre hanno iniziato ad emigrare verso altri campionati… tipo Bolzano che è andato in Austria… poi hanno fondato un’altra lega austriaca dove hanno aderito un po’ di squadre italiane… Chiaramente si è un po’ scorporato tutto e in Italia è rimasta una realtà che fa fatica. […] Tra le varie crisi, non ci sono più stati soldi da mettere nelle squadre e penso che un altro tema importantissimo sono le infrastrutture. C’è stato un grande buco a livello infrastrutturale, dagli anni 90 in poi, fino a oggi, al 2024». Pur riconoscendo il panorama fosco, Vanetti vede però speranza nei progetti quali il palaghiaccio che viene presidiato dai MASTINI – HCMV Varese Hockey. «Con il progetto Varese siamo stati un po’ pionieri nel rilancio, perché siamo stati bravi all’interno della società di provare a dare un risvolto nuovo all’hockey. Una sorta di show – con un maxischermo in mezzo, un po’ di casino, col DJ – e ovviamente il pubblico l’ha apprezzato. Quindi, secondo me, l’hockey sta andando verso la direzione giusta. Eh sì, poi, alla fine, la differenza dovrebbe farla la federazione: ricostituire un campionato italiano, non più concedendo alle squadre di andare a fare campionati esteri. Allora lì, forse, si può ricostruire qualcosa.»