Nel 2014 la Square Enix, famosissima casa produttrice giapponese che ha dato vita a giochi storici quali Final Fantasy, Kingdom Hearts e Dragon Quest, fondò una piccola società sussidiaria specializzata nella produzione di cloud gaming, la Shinra Technologies. Molti avranno letto qualcosa di familiare, poiché il nome Shinra trae ispirazione proprio dalla Shinra Electric Power Company, la malvagia organizzazione di Final Fantasy VII. Purtroppo, nelle ultime ore, la società è stata chiusa e il suo sito oscurato, apparentemente perché non è stata in grado di raccogliere sufficienti fondi da terze parti per poter portare avanti i progetti su cui stava lavorando insieme ad altre tre case di sviluppo, la Prey 2, la Republique e la Blacklight Retribution. I tentativi di convincere i finanziatori a lanciarsi nel campo del cloud gaming si è rivelato fallimentare, principalmente perché non è stato possibile portare un progetto abbastanza convincente e perché si sono trovate molte difficoltà nel far comprendere il potenziale di questa tecnologia; ciò si traduce in un grave negativo economico per la Square Enix, la quale ha perso molte risorse e dovrà anche versare 2 miliardi di yen in liquidazione, ovvero circa 16 milioni di euro. Yoichi Wada, fondatore della Shinra Technologies, aveva affermato, durante il Tokyo Game Show 2014, di credere molto nell’idea del cloud gaming, considerandolo come un nuovo ecosistema per l’industria del videogioco, poiché convinto delle possibilità offerte da tale mercato. La convinzione era tale da spingerlo ad abbandonare il suo ruolo alla Square Enix, fondando una società dedicata esclusivamente allo sviluppo di giochi pensati per tale tecnologia.
Cos’è però il cloud gaming? Si tratta di un sistema che fornisce un nuovo modo di avere accesso al videogioco. Fin’ora, per entrare in possesso di un prodotto videoludico, sono disponibili due strade: comprare la copia fisica in negozio, oppure, acquistare quella digitale. Per quanto la seconda opzione risulti essere più efficiente sotto diversi aspetti, entrambi i sistemi sono funzionali e soddisfano tutt’oggi le necessità di ogni giocatore. Il cloud gaming va oltre: grazie ad esso è possibile giocare su ogni piattaforma a qualsiasi titolo, indipendentemente dai requisiti di sistema o dalla compatibilità, perchè il gioco gira direttamente sull’hardware dei server su cui sono stati caricati, e non su quello dell’apparecchio che stiamo usando, i quali si occupano di rispedire il risultato dell’elaborazione dei calcoli e dei comandi direttamente sul nostro dispositivo, scavalcando quindi tutti i problemi hardware che alcuni di noi possono aver sperimentato, quali, ad esempio, schede grafiche troppo vecchie, e permettendoci di giocare ovunque e su qualunque dispositivo, sia esso console, TV, cellulare o tablet. Si parla in un certo senso di giocare ai nostri videogiochi in streaming, ed è quindi assolutamente necessario avere una buona connessione ad internet per ovviare a fastidiosi ed eccessivi problemi di lag. Questo tipo di tecnologia offre un territorio vastissimo su cui lanciare i propri prodotti considerando l’universalità e la versatilità che la caratterizza, e anche se la Shinra Technologies ha fallito nel suo tentativo, e si trova adesso tra le nuvole, molto probabilmente qualcuno raccoglierà il testimone e, forte degli errori commessi dai suoi predecessori, continuerà a lavorare per realizzare il sogno di videogiochi accessibili a chiunque, ovunque e su qualsiasi dispositivo.
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