Transformers One Recensione: Ritorno alle origini

Per lโ€™ottavo film realizzato sulla saga dei Transformers, targata Paramount e Hasbro, nonchรฉ primo film completamente animato in computer grafica (dalle sapienti mani di Industrial Light & Magic), la storia torna alle origini degli amati robot e in particolare a quelle di Optimus Prime e Megatron, per sondare e far emergere i tratti profondamente umani e complessi che hanno poi dato vita nel tempo ai due acerrimi nemici, e alle due fazioni antagoniste Autobot e Decepticon. Il regista Josh Coleey (vincitore dellโ€™Oscar come miglior film dโ€™animazione 2020 per Toy Story 4) mette a frutto tutta la componente emotiva dei protagonisti per portare alla luce cause e veritร  di una trasformazione (Transformers, appunto) che non riguarda tanto lโ€™aspetto dinamico e robotico dei protagonisti, che pure รจ assai presente, ma soprattutto il loro lato interiore e piรน nascosto, dove il modo di reagire agli eventi della vita segnerร  inesorabilmente il loro modo di essere, e affrontare presente e futuro, in virtรน di unโ€™elaborazione del passato che non sempre porta alle medesime (re)azioni. Allโ€™interno dunque di una grande metafora esistenziale che contempla il valore e lโ€™unicitร  di quelle amicizie che poi si perdono per diversificazione di intenti e ideali o โ€œtrasformazioni irreversibiliโ€, Transformers One torna a parlare di manicheismo e dellโ€™eterna battaglia tra bene e male andando perรฒ a esaminare a fondo, seppur con una dinamica facilmente accessibile e appetibile anche al pubblico bambino di riferimento, le componenti che possono (o meno) far scaturire lโ€™esigenza di schierarsi da un lato o lโ€™altro della โ€œbarricataโ€ della vita. Un film che nonostante la sua apparente estetica roboante, sferragliante e meccanica, riesce a cogliere alcuni punti salienti dellโ€™animo umano celato dietro a questi grandi omoni di ferro apparentemente indistruttibili, e a riportarlo a un terreno emotivo che ci รจ molto prossimo e che ci parla da vicino di sentimenti noti come frustrazione, senso di rivalsa, voglia di riscatto e riconoscimento. Temi universali che si affacciano poco alla volta in unโ€™opera esteticamente avvincente, e in qualche modo perfino toccante, bivalente nel suo essere rappresentazione del manicheismo piรน classico, ma anche capace di accordare ai suoi eroi o anti-eroi una sincera profonditร  e complessitร  spiccatamente umane.

Transformers One
Il chara design dei personaggi ne snellisce le linee rispetto a molte altre incarnazioni.

Cโ€™era una voltaโ€ฆ

Il pianeta Cybertron vive i suoi primi giorni e Orion Pax (la voce della versione originale รจ di Chris Hemsworth) e D 16 (voce di Brian Tyree Henry) sono minatori โ€“ e amici – che lavorano insieme a tanti altri manovali come loro nelle profonditร  del pianeta al fine di produrre lโ€™energon che tiene in vita lโ€™intero sistema. Ma da quando la matrice del comando รจ andata persa (dallo stesso Primus, ovvero il creatore di Cybertron), le riserve di energon scarseggiano, a discapito dellโ€™intero sistema. Di conseguenza, solo parte dei robot di Cybertron รจ in grado di trasformarsi e Pax e D-16 fanno parte proprio di quella grande fetta di robot nati senza possibilitร  di mutare. In queste profonditร  abitate da lavoratori non-stop serpeggiano quindi tanta insoddisfazione e frustrazione, che monterร  ancora piรน forte in Pax di fronte allโ€™impossibilitร  di gareggiare alla Iacon 5000 per la loro โ€˜limitata mobilitร  strutturaleโ€™. Ma Pax non si darร  per vinto e finirร  cosรฌ per trascinare il suo migliore amico D16 in una sorta di sfida al sistema, ben oltre il limite delle ferree regole del protocollo, e che poi darร  conseguenze inaspettate. Ad affiancarli in questa avventura e parabola, ci saranno la scrupolosa Elita (voce originale di Scarlett Johnasson) e il simpatico B-127 (che sarร  poi il giallo Bumblebee).

Transformers One
“Roll out!”

Amici & Nemici

Ideati attorno allโ€™accattivante idea di poter mutare da bot in veicoli e viceversa, la fama dei Transformers รจ da sempre legata allโ€™originalitร  e al potere che si cela dietro a una Trasformazione, qualsiasi essa sia. E in questo film, che torna alle origini di tutto e segna il primo utilizzo assoluto della CGI (si tratta del primo film sui Transformers completamente animato in computer grafica), la trasformazione รจ soprattutto quella legata alla connotazione vitale ed emotiva di questi giganti robot, animati come tutti da sentimenti di sfida, rivalsa e affermazione. Lโ€™altissima qualitร  dellโ€™immagine associata a unโ€™estetica a tratti davvero tanto suggestiva contribuiscono di fatto a elevare le sfumature e la sofisticatezza di una classica lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi, in uno scontro ben piรน ampio di ideali e valori. Con un inizio dinamico di presentazione e a dispetto di una parte centrale che, anche fisiologicamente, resta un pochino piรน โ€œmacchinosaโ€, il vero punto forte del film arriva nel gran finale dove si materializzano il confronto, e lo scontro, tra Pax e D16, oramai proiettati verso ideali conflittuali e contrastanti. Ed รจ a questโ€™altezza che il film di Josh Cooley tira fuori tutta lโ€™anima e il cuore che non ti aspetteresti da un film che parla di robot, e dunque di semplice, rumoroso metallo. La superficialitร  della dinamica narrativa riesce cosรฌ a guadagnare profonditร  e senso nelle sfumature, come un cambio dโ€™occhi (da blu a rossi) che diventa profetico e irreversibile, segnando non solo il confine di un passaggio da amici in nemici, ma anche una trasformazione interiore che parla di noi, di dolorose elaborazioni, e di prese di coscienza che ci inducono a preferire una strada allโ€™altra, anche a costo di rinnegare dei legami fino a quel momento imprescindibili e intoccabili.


Ottavo film realizzato sulla serie dei Transformers (che giunge in Italia grazie a Eagle Pictures), e primo film della saga completamente animato in CGI, la storia torna alle origini di questi amati robot e in particolare a quelle di Optimus Prime e Megatron, per sondare e far emergere i tratti profondamente umani e complessi che hanno poi dato vita ai due acerrimi nemici Optimus Prime eย  Megatron, e alle due fazioni antagoniste Autobot e Decepticon. Il regista Josh Coleey (vincitore dellโ€™Oscar come miglior film dโ€™animazione 2020 per Toys Story 4) punta allโ€™anima della storia riuscendo a trasformare una storia di robot in un racconto a tratti toccante che parla di amicizia e ideali, vissuti o infranti a seconda dei punti di vista. Lโ€™accuratezza e la fluiditร  del comparto estetico (curati da Industrial Light & Magic) contribuiscono poi a dare al film una profonditร  concettuale ed emotiva inaspettata, in grado di catturare non solo lโ€™occhio e il cuore de bambino ma, a conti fatti, anche quello dellโ€™adulto piรน disincantato.