Ci sono serie che non muoiono mai, e Romancing SaGa 2 è una di queste! Di anniversario in anniversario, poi, la situazione sembra addirittura migliorare. Ricorderete, in questo caso, che nel 2018 il noto titolo era tornato disponibile su console e PC, leggermente rivisto rispetto ai bei vecchi tempi andati (e con “andati” ci riferiamo al 1993). Ora, nel 2024, è il momento di una nuova operazione nostalgica, ma questa volta Square Enix ha deciso di fare le cose davvero in grande: Romancing SaGa 2 Revenge of the Seven non è semplicemente lo stesso gioco riproposto pari pari con qualche contenuto aggiuntivo. No: è lo stesso gioco, ma ripensato completamente per l’alta definizione e per la grafica in 3D. Praticamente è stato quindi rifatto da zero, in un remake che almeno visivamente esige già di suo una certa attenzione. Gliel’abbiamo concessa volentieri: state per leggere il nostro provato, in attesa del lancio ufficiale previsto per il prossimo 24 ottobre 2024.
Dinastie ed eroi vendicativi: la trama di Romancing SaGa 2 Revenge of the Seven
Non è cambiato sostanzialmente nulla dalla trama che ricordate di Romancing SaGa 2, ma siccome all’appello ci sono intere generazioni di nuovi giocatori è opportuno riportare alla mente un po’ gli attori principali, dal momento che in un GDR di questo tipo la narrazione principale è davvero fondamentale per la fruizione dell’intera vicenda. Molti, addirittura, potrebbero inizialmente scoraggiarsi alla vista di una tale mole di personaggi, che torna di prepotenza anche al centro degli eventi di Revenge of the Seven. Perché innanzitutto si parla di “revenge”, cioè di vendetta? Presto detto: un tempo, narrano le antiche leggende, il mondo era difeso da sette eroi, che combatterono e sconfissero i demoni dell’altro mondo, proteggendo così la popolazione. Gli eroi promisero di tornare, qualora fosse tornata, a sua volta, anche la minaccia per gli esseri umani.
Ma gli uomini, si sa, dimenticano presto i propri benefattori; così è stato anche per i sette eroi leggendari. Traditi nonostante il loro ruolo nella difesa del mondo, quindi esiliati, sono tornati ora per vendicarsi dei propri detrattori. Col tempo sono stati letteralmente corrotti dal male, e dunque ora sono diventati praticamente più pericolosi dei nemici che avevano giurato di combattere. A risolvere la situazione – perché intanto il mondo è nuovamente sotto la minaccia contemporanea dei demoni e dei “Sette” – deve pensarci l’imperatore di Avalon, regno che c’era all’epoca e c’è ancora. Non basta tuttavia un singolo erede a gestire una situazione di questo tipo: la narrazione di Romancing SaGa 2 Revenge of the Seven abbraccia infatti diversi secoli, e saremo proprio noi a stabilire chi ascenderà al trono e a guidarlo in battaglia sconfiggendo uno alla volta gli (ex) sette eroi.
Un remake vero e proprio
Romancing SaGa 2 Revenge of the Seven è un remake vero e proprio, a differenza della riproposizione del 2018 che partiva addirittura da smartphone per arrivare su console. Fatta salva la trama, dove pure sono stati introdotti degli intermezzi per rendere il tutto più chiaro, si ha l’impressione di ritrovarsi alle prese con un videogioco nuovo, realizzato con motori grafici dell’attuale generazione e in grado di offrire un’esperienza al pari di tutte quelle contemporanee. Il livello medio è quello dei GDR 3D realizzati da Square Enix, dunque molto buono, al netto di dungeon abbastanza lineari e con oggetti con cui interagire sempre ben in vista e luminosi. La situazione sembra migliorare nel castello di Avalon e nelle città, ma ripetiamo che qui si tratta di un provato, e che avremo bisogno della versione definitiva per valutare complessivamente l’entità (anche grafica) dell’aggiornamento.
Ottimi i miglioramenti dell’interfaccia utente e dei combattimenti, entrambi aggiornati ai tempi moderni. È molto più semplice ora navigare tra i menù, consultare le mappe, ma anche le varie schermate con cui gestire il party dei personaggi principali, la successione imperiale, e in generale tutta quella mole di informazioni imprescindibile a qualsivoglia GDR che si rispetti. I combattimenti, oltre all’aspetto grafico-tecnico, hanno subito però un aggiornamento che vuole favorire l’immediatezza (soprattutto per il più vasto pubblico di giovanissimi) a discapito degli “antichi” combattimenti a turni. Nei fatti si attacca ancora “uno alla volta”, ma una barra in alto nello schermo indica la sequenza delle azioni, e tutto è stato reso più dinamico. Pensate ai combattimenti di un qualunque Atelier Ryza, per intenderci, e avrete capito sufficientemente bene come funziona ora Romancing SaGa 2 Revenge of the Seven. Questo non è necessariamente un male, tra l’altro, perché tutto diventa più intuitivo, soprattutto nella distinzione tra attacchi fisici differenziati, magie e utilizzo di oggetti utili negli scontri. Si attiva infine, turno dopo turno, la barra dell’attacco combinato, che riguarda tutto il team, il cui riempimento è sempre sott’occhio sul lato destro dello schermo.
Romancing SaGa 2 Revenge of the Seven, ancora, presenta adesso tre livelli di difficoltà: il più basso pensato per la mera fruizione della storia, quello intermedio che propone una sfida “normale”, e infine il più alto pensato per i veterani. Nelle prime ore di gioco, il livello intermedio non ci ha posto alcuna sfida, dunque ci riproponiamo, in sede di recensione, di optare per il più elevato (tanto possono essere modificati in qualsiasi momento durante le sessioni di gioco, senza penalità di sorta). Su un PC di fascia medio-alta il colpo d’occhio, ad oggi, non è impressionante ma neanche deprecabile, assestandosi quindi su un livello degno di nota e apprezzabile.
Romancing SaGa 2 Revenge of the Seven è la riproposizione moderna di un classico dell’anno 1993. Questa volta si tratta di un vero e proprio remake ripensato da zero a partire dal titolo originale, e il comparto grafico-tecnico, con i suoi modelli 3D e la cura per gli ambienti, conferma l’impegno di Square Enix in quello che sembra essere già da ora un vero e proprio tributo alla serie. In questo provato abbiamo apprezzato la mediazione tra un contesto narrativo complesso e una fruibilità aperta a compromessi per i nuovi arrivati, pur senza snaturare l’antica filosofia di Romancing SaGa; e l’aggiornamento dei combattimenti, finalmente adatti alla contemporaneità e alle sue esigenze di immediatezza (che non significa compromettere la profondità dell’offerta). Ci riserviamo di pronunciarci con un verdetto definitivo, ovviamente, al momento del lancio, previsto per la fine di ottobre.
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