Vi presentiamo oggi il dietro le quinte ufficiale de L’Ultima Settimana di Settembre, la pellicola di Gianni De Blasi presentato in anteprima durante il Giffoni Film Festival per poi andare in tutte le sale cinematografiche dal 12 settembre, distribuito da Medusa. Tratto dall’omonimo romanzo di Lorenzo Licalzi (edito da Rizzoli), il film ha una sceneggiatura dello stesso De Blasi, Antonella W. Gaeta e Pippo Mezzapesa, e vede nel cast Diego Abatantuono e Biagio Venditti.
Note di regia:
Scrittore sulla vetta del successo per molto tempo, Pietro Rinaldi ora fa i conti con il declino. Si ritrova cosรฌ solo e frustrato a contemplare nel suicidio lโultima possibilitร di consacrazione.
Ma il lutto che lo investe lo costringe finalmente ad aprire gli occhi per trovare Mattia: il riflesso di sรฉ stesso.
Il viaggio col nipote non sarร un โback to lifeโ, ma piuttosto un mettersi allo specchio per riuscire ad accettarsi, a perdonarsi, ad ammettere di doversi annoverare tra le categorie di esseri umani che avrebbe appuntato sul suo taccuino.
Pietro, attraversando il dolore condiviso col nipote, da scrittore maledetto si riscopre improvvisamente nonno solido, originale, spiritoso e ironicamente rude. Non di quelli che raccontano le favole, ma di quelli che senza falsi moralismi, ti insegnano a crescere lasciandoti libero di sbagliare.
A sua volta Mattia ritrova un suo senso nel mondo assorbendo lโimmagine dolente di Pietro, divenendo specchio necessario al nonno. Nel frattempo conserva i tratti caratteristici dellโinnocenza: la passione per la pesca, lโimpaccio del primo amore, la dolcezza che investirร Pietro, nel momento in cui finalmente si sentirร chiamare โnonnoโ.
Il road movie offre il pretesto per trovare un terreno neutro su cui muovere la coppia. Ma il nostro stile รจ molto distante dalla loquacitร del โViaggio con papร โ di sordiana memoria o dalle atmosfere pop di โLittle miss sunshineโ. Il nostro film vuole essere morbido, poetico, emozionante.
Un racconto dellโโironia della sorteโ che investe tutti gli esseri umani. In questo โterreno di giocoโ la macchina da presa si muove tra fiammate e pause, a centrare gli umori dei personaggi, restando ad osservarli soprattutto nel loro โnon dirsiโ. Da inquadrature fisse e inchiodate si scivola su movimenti di macchina fluidi, in unโosservazione ravvicinata che restituisce uno stile realistico.
Sinossi:
Pietro Rinaldi รจ un anziano scrittore in declino. Rimasto vedovo e ormai stanco della vita, progetta di suicidarsi nel giorno del suo compleanno ma unโinattesa tragedia sconvolge i suoi propositi. La morte improvvisa di sua figlia e del genero a causa di un incidente automobilistico, lo porta a doversi occupare del nipote adolescente Mattia. Nonno e nipote, che si sono fino ad allora ignorati, si ritrovano a vivere una dolorosa, quanto indesiderata, convivenzaโฆ Un viaggio che si rivelerร fondamentale per loro. Colpi di scena e avvenimenti inaspettati cambieranno per sempre i loro destini.