A distanza di qualche giorno dal brevissimo evento di Sony, ossia i 10 minuti che Mark Cerny ha passato a illustrare PS5 Pro (già anticipata da rumor e indiscrezioni), il web sta ancora discutendo della mid-gen di casa Sony. Tra chi si dice già pronto ad acquistarla e chi invece sta esprimendo ben più di una perplessità, forse è il caso di dare uno sguardo più approfondito alla “console Sony più potente di sempre”.
PS5 Pro: Cosa cambia rispetto alla precedente PlayStation 5?
Partiamo da ciò che è immediatamente visibile agli occhi: il design. Tramite alcune informazioni condivise proprio da Sony, sappiamo già che PS5 Pro riprende forme e dimensioni dell’attuale “Slim”. Identiche altezza, larghezza e ingombro.
L’unica differenza subito evidente tra Slim e Pro e rappresentata dalle linee sui due fianchi: mentre Slim ne presenta uno solo, PS5 Pro ne presenta tre. Una simile scelta stilistica, lo ricordiamo, era stata compiuta da Sony nel 2016 con PlayStation 4 Pro, che posta in orizzontale risultava essere più alta sia del modello iniziale uscito nel 2013 che della riedizione commercializzata in seguito. Fatta eccezione per questa minuzia terminano le differenze visibili tra le due console.
La quinta generazione PlayStation è stata caratterizzata da un più marcata apertura al mondo dell’Only Digital. Se nella prima iterazione, però, la distinzione era marcata dall’esistenza di due console distinte e separate, dallo scorso anno si è pensato a una soluzione ‘convertible’ con il lettore dischi installabile e rimovibile a piacere.
Ecco: lo stesso approccio è stato mantenuto anche con PS5 Pro. La console, di base, viene venduta come ‘digital only’, ma volendo è possibile accroccare il lettore per i nostri dischi. Una buona notizia è che Pro è perfettamente compatibile con lo stesso accessorio utilizzato per Slim.
Più grafica, più prestazioni, più memoria… e una grande GPU
Immaginiamo di rimuovere idealmente i pannelli laterali della console. Cosa troveremmo ad attenderci? La risposta a questa domanda – anche se in commercialese – ce l’ha data proprio Cerny durante la presentazione del 10 settembre. Per Cerny sono tre gli elementi che rendono PS5 Pro superiore al modello di base: GPU più grande, migliore gestione del ray tracing e tecnologia proprietaria per la gestione di frame-rate e upscaling. Vediamoli in ordine.
Secondo l’ingegnere che cura l’architettura delle console Sony, da quando è stata introdotta la possibilità di scegliere se dare priorità a grafica o a prestazioni, nel 75% dei casi i videogiocatori affermano di preferire la seconda opzione: meglio un framerate più stabile che una ricchezza di dettagli poco fluida.
Per questo, dice, su PS5 Pro si è deciso di montare una GPU che fosse il 67% più grande, il 28% più veloce e garantisse prestazioni complessive fino al 45% migliori della precedente. In questo modo, secondo Cerny, Pro dovrebbe essere in grado di garantire quello che potremmo definire il best of both worlds: una fluidità a 60fps stabili mantenendo inalterata la risoluzione video in uscita.
Lasciamo da parte, almeno in questo primo periodo, le rinnovate menzioni al target dei 120fps. D’altronde, lo ricordiamo, anche le prime confezioni di PS5 presentavano le diciture “up to” 120fps e 8K. Restano comunque possibili, in specifiche condizioni ottimali non sempre accessibili a tutti, però.
Sotto una nuova luce: Ray-Tracing potenziato
Come direbbe un mio amico: qui entriamo nei verbi difettivi. Secondo Cerny, infatti, i giochi lanciati su PS5 Pro godranno di una migliore gestione dell’illuminazione e, in particolare, del ray-tracing. Come sappiamo, si tratta della tecnologia con la quale nei giochi è stato possibile implementare un sistema di illuminazione ‘in tempo reale’ che apparisse realistico e verosimile a occhio nudo.
Pur presentata come feature separata dalle altre, la migliore gestione del Ray Tracing è certamente figlia proprio di una GPU migliorata così come descritta nel paragrafo precedente. Maggiore la potenza di calcolo della scheda grafica, maggiore la possibilità di accedere a effetti di luce migliorati.
L’ultimo punto descritto da Cerny è, sostanzialmente, la risposta di Sony alla tecnologia DLSS 3.5 di Nvidia (o, più precisamente, alla versione 3). Denominata PSSR (PlayStation Spectral Super Resolution), si tratta di una tecnologia basata su IA del tutto simile al Super Sampling presentato da NVIDIA non troppo tempo fa.
Detta in parole semplici, il concetto di base è lo stesso: nel caso di immagini con risoluzione in uscita potenzialmente inferiore a quella target, il PSSR interviene campionando l’immagine e ricostruendo i dettagli perduti. In sostanza si tratta di una evoluzione dell’upscaling.
Dunque, avendo sviluppato una propria tecnologia interna, PS5 Pro dirà addio a FSR, la tecnologia messa a punto da AMD che continua però a fornire i suoi processori Zen 2 per la console.
Più spazio per i propri giochi
L’ultima nella lista di migliorie apportate con questa nuova console è rappresentata da un nuovo SSD. Per Pro, Sony ha deciso di raddoppiare lo spazio messo a disposizione dei gamer per l’installazione dei propri titoli. Da 1TB del primo modello (di cui 825GB di capienza effettiva) si passa ai 2TB attuali.
Anche in questo caso, è evidente che Sony stia tentando di venire incontro alle esigenze di quei videogiocatori che hanno abbracciato la filosofia dell’Only Digital e che necessitano dunque di installare l’intero gioco sul loro spazio di archiviazione.
PS5 Pro Enhanced: giochi migliori da subito
Se per le prossime uscite i dev potrebbero pensare di mettere a punto apposite feature che sfruttino il nuovo hardware a disposizione dei gamer (già Cerny parlava di un bilanciamento tra le già esistenti Performance e Fidelity), praticamente ogni gioco nella nostra libreria potrebbe godere di una resa migliore se lanciato su PS5 Pro.
Da una parte abbiamo un semplice ‘boost’, in tutto e per tutto simile a quello pubblicizzato al momento del cambio generazionale da PS4: i titoli della console precedente lanciati sulla nuova potevano fare affidamento sul nuovo hardware per un frame rate più stabile, tempi di caricamento ridotti e una migliore resa grafica. Lo stesso dovrebbe avvenire anche in questo caso, solo a una qualità leggermente superiore.
Ci sono poi alcuni giochi già inseriti in una specifica lista “Enhanced” e che godranno di un miglioramento maggiormente visibile se avviati sul nuovo hardware. Si tratta di giochi che, pur usciti prima della presentazione, contengono al loro interno tutte le carte in regola per approfittare di PSSR, della nuova GPU e del ray-tracing avanzato.
Da Alan Wake 2 a The Last of Us Parte 2 passando per Horizon Forbidden West e Hogwarts Legacy, in tutto saranno 13 i giochi già pronti al salto qualitativo. Le promesse più impressionanti sono state fatte per Gran Turismo 7. Il driving simulator di Polyphony, secondo Cerny, girerà fino a 120fps e 8K e potrà avvalersi del ray-tracing che introdurrà riflessi realistici tra le auto in corsa.
Altri giochi della lista sono: Assassin’s Creed Shadows, Demon’s Souls, Dragon’s Dogma II, Final Fantasy VII Rebirth, Marvel’s Spider-Man 2, Ratchet & Clank: Rift Apart, The Crew Motorfest e The First Descent.
Compatibilità
PS5 Pro, lo ribadiamo, sarà compatibile con tutti gli accessori PlayStation 5 attualmente in commercio: headphone Pulse 3D, controller DualSense e DualSense Edge, lettore dischi rimovibile, PlayStation Portal e PS VR 2 sono tutti utilizzabili anche con la nuova console.
La nota ‘stonata’: prezzo e confezione
Una precisazione: nonostante le numerose proteste apparse in rete, sembra che tanti siano in realtà interessati all’acquisto. Alcune nostre fonti dal mondo retail ci informano già di numerose telefonate ricevute dai singoli rivenditori: tutti volevano saperne di più e, soprattutto, conoscere i tempi per la disponibilità.
Ecco, partiamo da questa informazione: sarà possibile prenotare l’acquisto di una Pro a partire dal 26 settembre, sia sul sito Direct di PlayStation sia attraverso le maggiori catene di distribuzione. La disponibilità effettiva poi dovrebbe arrivare a partire dal 7 novembre.
A far storcere il naso a tanti, sul web, è stato però il price-tag: 799,99€ di prezzo a listino in Europa. Nella confezione, però, non viene incluso il lettore dischi. Sul sito Direct, l’accessorio costa 119,99€ ed è sold-out da alcune ore. Segno che più di qualcuno si sta preparando al nuovo lancio? Possibilissimo.
Esattamente come per la precedente Slim, inoltre, andrà acquistato a parte anche il vertical stand. Nella confezione è stato aggiunto il solo piedino pensato per porre la console in orizzontale. Insomma, come già descritto in un nostro articolo precedente, facendo i cosiddetti conti della serva, si può arrivare a circa 1000€ per giocare con Pro.
Esistono tante considerazioni quante sono le persone interessate alla vicenda. Impossibile dunque – oltre che ingiusto – provare a tirare le somme o provare a decidere qualcosa in più rispetto a questa operazione affatto che nuova per Sony. Sia che consideriate PS5 Pro il must-have per il gaming da salotto, o un soprammobile più veloce del precedente, vostro è il potere più importante: quello dell’acquisto. Sta a voi insomma, decidere se il (video)gioco vale la candela.
