DOCTOR WHO

Doctor Who Modern, Davies parla del rinnovo della serie

Doctor Who Modern, Russel T Davies parla del rinnovo della terza stagione

Doctor Who Modern, come ben sanno i fan più attenti, è la terza incarnazione della leggendaria saga britannica Doctor Who che, da brava serie più longeva di fantascienza della televisione, ci accompagna dall’ormai lontano 1963. la divisione in tre serie distinte, lo ricordiamo per i meno esperti, è del tutto arbitraria, e di fatto Classic (1963-1989), Revival (2005-2022) e Modern (2023-oggi) sono sempre la stessa serie. la grande novità è che l’attuale produzione è passata sotto l’ala protettrice di Disney Corporation, che figura anche tra i produttori e distributori di Doctor Who Modern, visibile in esclusiva mondiale sul canale Disney+, oltre che ovviamente sulla BBC. Un palcoscenico worldwide quindi molto più amplio, come facile immaginare, ma da grandi onori derivano anche grandi responsabilità e, soprattutto, grandi aspettative riguardanti gli ascolti da parte della Casa di Topolino.

Un momento tratto dallo statico ed emozionante episodio BOOM!

Doctor Who Modern rappresenta un grande investimento da parte di Disney, sia economico che di immagine, perché il franchise della serie, pur tra i più importanti della fantascienza internazionale, al pari dello statunitense Star Trek o del granitico Star Wars, anch’esso ormai parte integrante della famiglia Disney, ha visto una notevole flessione degli ascolti con l’era legata al primo dottore donna interpretato da Jodie Whittaker e gestito dallo showrunner Chris Chibnall, che in vari stati, tra cui l’Italia, è ancora orfano della localizzazione dell’ultima stagione. Il debutto su Disney+ viene dunque visto, specie dai dirigenti del canale, come una grande possibilità di conquistare un nuovo pubblico per la serie, specie tra i giovanissimi, target prediletto della Grande D, ed i risultati, per quanto buoni, secondo alcune fonti interne, non sono però stati all’altezza delle aspettative, per contro davvero molto alte. In molti hanno apprezzato il finale della prima stagione, che abbiamo recensito in questa pagina. Tra le scelte fatte c’è stata quella, azzeccata, di richiamare come showrunner colui che è riuscito, nel lontano 2005, a rilanciare la serie con il ciclo del Revival, ovvero Russell T Davies.

La prima stagione di Doctor Who Modern ci ha regalato molti costumi indimenticabili legati al passato

Proprio una dichiarazione di quest’ultimo, in queste ore, ha scosso il web, e molte testate hanno interpretato male le sue parole parlando di mancato rinnovo della serie per una terza stagione! I fan, come facile aspettarsi, sono insorti, perché hanno preso la notizia come una sorta di minaccia di chiusura della serie da parte di Disney. Mettendo avanti il fatto che, in ogni caso, la serie tornerebbe semplicemente sulla sola BBC, con la trasmissione internazionale affidata ai singoli canali dei vari stati, come ad esempio da noi è stata la RAI, nessuno ha mai parlato apertamente di cancellazione, ma del fatto che verrà deciso il destino della serie solo alla fine della seconda stagione, ancora inedita. Di fatto Doctor Who Modern è stata parecchio seguita dal target giovanile a cui si puntava, ed anche, ovviamente, dai fan storici, ma certo non si tratta di un successo stratosferico come ai vecchi tempi della Serie Revival, che è stata una vera mania mediatica degna degli anni settanta o dell’epoca classica di Tom Baker, uno dei dottori del passato più amati. Il fatto che sia stato messo in cantiere anche uno spin-off sulla UNIT, farebbe però pensare al contrario che l’interesse del canale verso il franchise da poco adottato sia ben alto.

Di seguito la semplice dichiarazione dello showrunner:

(Il rinnovo della serie) è una scelta dell’industria, come in ogni azienda commerciale, e queste cose richiedono tempo. Penso che la decisione arriverà solo dopo la trasmissione della seconda stagione. È quello che ci aspettiamo, ed è quello verso cui ci siamo sempre diretti“. (Russell T Davies)

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V008 Mensile
Appassionato e storico del videogioco, Fabio D'Anna scrive di opere videoludiche, film e serie tv dal 2008. Tra le tante realtà del settore ha collaborato con Art of Games e siti come Retrogaming History, Games Collection, Games Replay, Games Village e riviste come PS Mania, PSM, Game Republic, Retrogame Magazine, Game Pro, oltre che col Museo VIGAMUS. Ha anche organizzato due edizioni della Mostra Archeoludica ed ha scritto due libri dedicati a PAC-MAN e Star Trek. Nella vita colleziona console PONG based ed alleva cagnoline, tra cui spicca Zelda.